Perché il cucciolo di cane scappa se vado verso di lui?
Cucciolo di cane scappa se vado verso di lui: come mai? Come intervenire per tranquillizzarlo e aiutarlo riportando il sereno nella sua vita.
Una problematica molto diffusa ovvero quella del cucciolo di cane scappa se vado verso di lui, quando l’umano di riferimento si avvicina, un’immagine consueta per chi vive da poco con un adorabile piccolino. Le cause possono essere tante e tutte differenti, ma è bene sondarle nel dettaglio per intercettare eventuali situazioni di disagio.
Un cucciolo in fuga, anche tra le mura di casa, è una visione non così inconsueta e che può caratterizzare le dinamiche dei primi tempi di convivenza. Specialmente se il cucciolo di cane è stato adottato da pochi giorni o settimane, e non si è ancora completamente ambientato. E in particolare teme i nuovi proprietari, nonostante il loro impegno nel rende l’ingresso casalingo sereno e accogliente.
Non bisogna cadere nello sconforto quando il cucciolo di cane scappa se vado verso di lui, ma al contrario cercare di comprendere la causa di questo comportamento di resistenza. Cosa lo spinge a scappare dalla stanza in presenza del proprietario, fino a cercare un nascondiglio sotto al divano o dietro a un mobile. Per riportare il sereno casalingo è bene farsi supportare dagli esperti di settore, che potranno tracciare un cammino comune. Scopriamo come.
L’adozione di un nuovo cucciolo
L’adozione di un cucciolo di cane di pochi mesi è una novità entusiasmante, in grado di stravolgere la placida quotidianità di sempre. Una presenza che potrà portare una ventata i freschezza e tenerezza, ma anche di movimento ed energia. Amare un cucciolo di cane è un’esperienza davvero emozionante che riempie di affetto, colma di attenzioni e spinge a una nuova organizzazione della routine giornaliera.
Nulla che non si possa affrontare con serenità, ciò che conta è il rispetto delle tempistiche e del carattere del piccolo di casa. Un cagnolino è un essere senziente con sentimenti, preferenze, con una propria indole e un passato personale che non va sottovalutato.
Che abbia vissuto in allevamento accudito dalla mamma, oppure per strada tra pericoli e fame o ancora in canile, il piccolo potrebbe aver attraversato momenti difficili. Principalmente non aver affrontato una corretta socializzazione e per questo risultare aggressivo, o al contrario troppo timoroso e timido. Infatti non deve stupire se il cucciolo di cane scappa se il proprietario si avvicina, la reazione è del tutto consona alla situazione.
Il cagnolino potrebbe temere il nuovo amico umano, potrebbe riportargli alla memoria brutti ricordi somigliando a qualche figura negativa incrociata nel suo percorso. Ma anche temerne la voce o la gestualità, vediamo come risolvere positivamente la situazione.
Perché il cucciolo scappa dal proprietario
Il mio cucciolo di cane scappa se vado verso di lui, quante volte avrete sentito questa tipologia di lamentela pensando di risultarne immuni. E invece è accaduto anche a voi, e ora dovete fare i conti con il comportamento timoroso del vostro nuovo amico a quattro zampe. Molti proprietari non comprendono le dinamiche che possono favorire questa risposta comportamentale.
Ma prima di drammatizzare il tutto è bene comprendere le cause di questo atteggiamento canino, quali le motivazioni che possono aver condotto il cucciolo verso questo genere di reazione. Come anticipato il vissuto del piccolo è un fattore da non sottovalutare, in particolare se non è stato adeguatamente socializzato nei confronti di un’interazione positiva con gli umani.
Il proprietario potrebbe ricordargli una figura negativa incontrata durante i primi mesi di vita, sia per una somiglianza fisica legata alla tipologia di corporatura che della tonalità della voce. Oppure sfuggire a una situazione che gli procura disagio perché non avvezzo a coccole e carezze, e neppure al contatto fisico. Il cucciolo potrebbe cercare riparo in una stanza isolata oppure nascondersi sotto a un mobile oppure a un divano.
Le motivazioni possono essere tante, potrebbe infastidirlo un tono di voce troppo alto, una gestualità eccessiva, l’irruenza esagerata dei bambini piccoli e il caos di una casa molto affollata. Fino ad assumere un comportamento timoroso, di puro terrore e anche fobico.
Cosa fare per aiutarlo
Per aiutare un cucciolo che mostra disagio e fugge è importante annotare tutti i dati che riguardano la situazione, se sono presenti oggetti o condizioni che possono aver scatenato la reazione. Magari una concatenazione di eventi che il cucciolo associa alla figura del proprietario, che lo spingono alla fuga. Segnando anche la risposta fisica del cucciolo, se appare timido oppure impaurito, se è sottomesso, se ha la coda tra le gambe oppure risulta aggressivo, fino al rilascio dei bisogni fisiologici sul pavimento.
Riportando il tutto al veterinario di fiducia che potrà suggerire il percorso migliore da affrontare insieme, partendo dalle prime reazioni da innescare dopo la fuga. Se il cane scappa in presenza del proprietario non bisogna correre a rincuorarlo con carezze e abbracci, perché li vivrebbe come un rinforzo positivo della reazione innescata. Accarezzare un cucciolo spaventato equivale a premiare la sua azione, una sorta di approvazione implicita.
Invece è bene ignorare gentilmente il tutto mantenendo una distanza fisica dal cane stesso, continuando a parlargli con tono gentile ma proseguendo nelle incombenze di casa. In questo modo il piccolo potrà tranquillizzarsi fino a diminuire l’ansia e l’angoscia accumulate.
Quando coinvolgere il veterinario
Se la situazione risulta ingestibile, se il cucciolo di cane scappa se vado verso di lui è importante intervenire con il supporto di un esperto. Ovvero con l’aiuto del veterinario che, dopo un aggiornamento sulle dinamiche casalinghe, potrà suggerire la soluzione più adatta.
Iniziando con il visitare il piccolino che potrebbe fuggire perché dolorante, perché ammalato e quindi temere di soffrire se abbracciato o accarezzato. Patire il dolore di una zampa o di un osso rotto, magari fratturato durante una caduta o un gioco troppo irruento e inconsapevole.
Escluse le problematiche fisiche il veterinario si concentrerà sull’aspetto emotivo suggerendo l’intervento di un comportamentalista o di un educatore. Una figura professionale che potrà aiutare il proprietario nell’interazione con il cucciolo, creando un nuovo linguaggio comune. Abbattendo timori e paure, ma permettendo la creazione di un nuovo percorso positivo e sereno.
Stabilendo le basi per una nuova fiducia, aumentando al contempo la sicurezza personale del piccolo. Un cammino forse tortuoso ma necessario per il benessere del cagnolino di casa, sia fisico che emotivo.