Cucciolo di cane ringhia sempre: cosa può significare?
Un cucciolo di cane che ringhia sempre è aggressivo o c'è dell'altro? Scopriamo le possibili cause (e cosa fare)
Tantissimi cani hanno l’abitudine di ringhiare, ma se un cucciolo di cane ringhia sempre può trattarsi di una faccenda a parte da analizzare a dovere.
Non è sempre facile riuscire a interpretare questa reazione apparentemente eccessiva da parte sua: c’è chi tende a minimizzare e chi drammatizza, cercando di correre subito ai ripari. Ma cosa si nasconde davvero dietro a un comportamento del genere?
Cerchiamo di capire perché il cucciolo di cane ringhia sempre, se si tratta di un semplice segno di aggressività o se dietro questo comportamento possono nascondersi altre ragioni.
Aggressività o altro?
A tutti prima o poi è capitato di vedere un cane che ringhia e molte persone in questa situazione pensano automaticamente che si tratti di un segno inconfondibile di aggressività, a prescindere dal contesto in cui ciò accade.
Una interpretazione di questo tipo non è necessariamente sbagliata, poiché il ringhio spesso è proprio un segnale di avvertimento, il preludio a una risposta aggressiva (come il morso). Essa è però anche fortemente riduttiva, perché non tiene conto di una gran varietà di altri scenari non meno comuni. Un cane, cucciolo o adulto che sia, può utilizzare questa forma di comunicazione per diverse necessità.
Per distinguere e riconoscere questi scenari e capire come comportarsi di conseguenza è necessario conoscere e saper individuare cosa ruota “attorno” al ringhio. Il cucciolo che ringhia sempre assume tutta una serie di altri comportamenti che ci forniscono delle informazioni in più su ciò che gli sta accadendo.
Nel caso del cucciolo, che è ancora inesperto e sta scoprendo solo adesso il mondo attorno a lui, il linguaggio del corpo assume un’importanza fondamentale. Dobbiamo quindi essere noi a effettuare le giuste correlazioni tra comportamenti e intenzioni, cercando di venirgli incontro.
Segnali e linguaggio del corpo
Contrariamente a quanto si pensi è piuttosto comune osservare dei cuccioli che presentano un modo di giocare piuttosto intenso. Tendono a mordere, si agitano e sono perfino possessivi verso gli oggetti e persino le persone o altri animali.
All’apparenza una persona inesperta direbbe che il cucciolo di cane ringhia sempre e si comporta così perché è aggressivo, ma dobbiamo scavare più a fondo. Non è detto che un cucciolo abbia un qualche problema comportamentale, piuttosto ha bisogno di una guida (un buon addestratore) che corregga certi atteggiamenti. Cosa assolutamente normale, se consideriamo che i primi mesi di vita sono proprio quelli in cui impara tutto, anche a comportarsi bene.
Avere a che fare con un cucciolo è spesso simile all’avere a che fare con un bambino. Pensate a un bimbo di 6 anni che spintona i suoi coetanei, colpendoli con forza e ripetutamente. Questo è un comportamento che dovrebbe destare preoccupazione, perché è palese l’intento di far del male a un’altra persona.
Se, in modo simile al bambino, il cucciolo mostra un comportamento aggressivo straordinariamente intenso, frequente e costante nel tempo, potrebbero esserci dei problemi.
Questione di età
Vedere il cucciolo di cane che ringhia sempre è sinceramente preoccupante per qualsiasi padroncino. Ci aspettiamo che il piccolo sia un concentrato di coccole e tenerezza e osservarlo così “incattivito” non è bello. Ma secondo alcuni esperti un simile comportamento è in parte legato proprio alla sua giovane età.
Ad esempio i cuccioli di cane dai 9 ai 18 mesi di vita spesso sono un po’ “eccessivi”, sia a contatto con le persone che con altri animali. Non è inusuale che siano iperattivi e (troppo) entusiasti nel corso di una passeggiata, così come è frequente in un contesto simile che assumano un atteggiamento di provocazione ai danni di altri cani. Spesso i cagnolini di questa età ringhiano per possessività verso il cibo o qualche oggetto “personale”.
In pratica è come se avessimo a che fare con un adolescente ribelle! Questo comportamento all’apparenza aggressivo può essere corretto ovviamente con un buon addestramento.
Sta male
Non dimentichiamo una cosa fondamentale: spesso quando un cucciolo di cane ringhia sempre e si mostra aggressivo c’è una causa puramente medica. L’aggressività nei cani non è qualcosa di innato, i cani non sono affatto cattivi né tanto meno vogliono farci del male. Se si comportano così c’è sempre un motivo e spesso, purtroppo, è l’unico modo che hanno per dirci che stanno male.
Controlliamo quindi se il piccolino si è ferito e portiamolo dal veterinario per capire se è malato o ha un disturbo di cui non siamo a conoscenza. Quando i cani (di qualsiasi età) stanno male, tendono ad allontanare le persone, anche lo stesso padroncino. È una reazione istintiva di protezione dal dolore.
Ha paura
I primi mesi di vita del cucciolo sono cruciali per determinare ciò che sarà una volta adulto. Si parla sempre di socializzazione e un cucciolo di cane che ringhia sempre evidentemente non ha affrontato questo processo a dovere. La socializzazione non è una “leggenda”, ma un percorso di crescita che aiuta il piccolo ad affrontare la vita nel migliore dei modi, a contatto con le persone ma anche con gli altri cani.
Quando adottiamo un cane, però, spesso ignoriamo le sue esperienze precedenti. I cuccioli non hanno sempre la fortuna di nascere in una famiglia che gli dona amore e vivono terribili esperienze di abbandono, anche di violenza. Il cucciolo che ringhia sempre verso le persone potrebbe semplicemente avere paura, perché vede gli esseri umani come un pericolo da cui fuggire.
Possessività
Se un cucciolo di cane ringhia sempre quando ci avviciniamo alla ciotola della pappa o ai suoi giocattoli, potrebbe trattarsi di una forma di possessività. Niente di eclatante né di troppo preoccupante, ma comunque un comportamento che dovremmo cercare di risolvere.
Anche in questo caso potrebbero influire le cattive esperienze che il piccolo ha vissuto. È un fenomeno diffuso tra i cuccioli che nella loro primissima infanzia sono stati nutriti tutti da un’unica ciotola, perciò hanno dovuto “fare a gara” tra loro per assicurarsi un pasto.
Questo ha contribuito a sviluppare in loro una forma di competitività, che gli impedisce loro di condividere gli stessi spazi e oggetti in modo sereno. Ecco perché anche se la loro sussistenza non è (più) a rischio, continuano a mantenere una diffidenza di fondo che non gli consente di vivere in modo tranquillo. E anche il semplice momento della pappa rischia di diventare un vero incubo.
Cosa fare se il cucciolo ringhia sempre
Se dopo aver analizzato il comportamento del cucciolo è consigliabile rivolgersi a un esperto di comportamento canino, affinché ci dia una mano a guidarvi nel superare questa situazione.
Più il cucciolo è piccolo e più l’intervento di uno specialista è importante e può essere efficace. Per facilitare il suo lavoro e anche il nostro (perché il ruolo del padrone è sempre e comunque fondamentale) potrebbe essere una buona idea documentare in modo quanto più dettagliato gli episodi in cui il cagnolino ringhia. Possiamo anche filmarli se possibile, guardandoci bene dal provocarli apposta.
Se abbiamo dedotto che si tratta di paura o sfiducia nei nostri confronti, magari perché è arrivato da poco e non sa ancora cosa aspettarsi da noi o proviene da contesti traumatici, ci vorranno pazienza e affetto in abbondanza per guadagnarci la sua fiducia. Diamogli il tempo di ambientarsi ed evitiamo accuratamente di inserirlo in situazioni che gli possano provocare stress e indurlo a mettersi sulla difensiva.
Premiamolo per i progressi che farà e non rimproveriamolo: il rischio è non solo quello di spaventarlo ancora di più, facendogli perdere qualunque fiducia avesse in noi, ma anche quello di portarlo direttamente a morderci senza l’avvertimento rappresentato dal ringhio.
Se invece il suo continuo ringhiare rientra in un contesto di gioco più o meno portato all’estremo e che sfocia in qualche capriccio, magari quando vuole a tutti i costi uscire per una passeggiata o giocare quando non possiamo accontentarlo, in questo caso dovremmo cercare di non cedere alla sua insistenza. Meglio ignorare le sue manifestazioni di frustrazione, in modo che con il passare del tempo imparerà non solo a rispettare i nostri spazi ma soprattutto ad attirare la nostra attenzione in modo meno aggressivo.