Cucciolo di cane, quando inizia a sentire e quando preoccuparsi
Chi ha avuto a che fare con un cucciolo di cane quando inizia a sentire sa che non accade subito. Conoscere le tempistiche serve a intervenire quando serve
Appena nato è davvero indifeso e ancora con gli occhi chiusi. Un cucciolo di cane non ci vede e non sviluppa subito l’udito, quando inizia a sentire noteremo un cambiamento di comportamento. Inizierà a percepire tutto quello che lo circonda e per lui sarà tutto nuovo.
Durante la sua seconda settimana di vita, incoraggiato dalla mamma che lo leccherà non solo per tenerlo pulito, aprirà i suoi grandi occhi curiosi e le sue orecchie
Fido è sordo?
Un cucciolo di cane, quando inizia a sentire, scopre un mondo (letteralmente). Questo non vuol dire che durante i primi giorni di vita sia completamente sordo. L’unica percezione che ha è molto approssimativa, come se i suoni giungessero da lontano.
Per rendere l’idea, prova le stesse cose di noi esseri umani quando siamo sott’acqua, magari a qualche metro di profondità. Man mano che cresce, i canali uditivi inizialmente chiusi si apriranno da soli.
Cosa succede con la crescita
Questo processo, per definizione progressivo, farà in modo che il nostro amico a quattro zampe acquisisca un udito ottimale e naturale (naturalmente da supereroe, diremmo noi miseri bipedi).
Questo accade perché i piccoli appena nati hanno bisogno di tranquillità, di essere protetti dai rumori. Necessitano che l’apparato uditivo si sviluppi piano piano. Fino a quando non saranno in grado di elaborare i suoni in sicurezza e nel comfort che ancora per un po’ gli serve.
Cosa succede nelle orecchie
Quando le nostre orecchie percepiscono dei suoni, le onde sonore provocano alcuni mutamenti all’interno dell’apparato uditivo, oltre a un determinato movimento di tutte le parti che lo compongono. Questo avviene in maniera del tutto spontanea e inconsapevole anche in Fido.
Il cucciolo di cane, quando inizia a sentire, deve essere pronto: abbastanza ‘forte’. Se viene esposto a questo tipo di stimoli prima di uno sviluppo completo, può riportare lesioni e algie ai timpani e all’orecchio interno. In base alla gravità del problema, può avere danni seri e/o permanenti.
Il nostro ruolo
Quello che possiamo fare noi, già dai primi mesi di gravidanza della nostra amata cagnolina, ma soprattutto in prossimità del parto, è di fornirle un ambiente tranquillo, comodo e sicuro.
Quando si occuperà dei suoi piccoli, avrà bisogno della massima serenità e – se abita in un ambiente rumoroso – non potrà fare nulla per proteggerli. Queste piccole attenzioni, consentiranno uno sviluppo ottimale dell’udito.
La gravidanza della mamma
Per le nostre amiche a quattro zampe il periodo di gestazione, di norma, va dai 58 ai 68 giorni (con una media che si aggira intorno ai 62). È molto più ridotto rispetto a quello dell’essere umano, e a quelli esistenti in natura, quindi. Questo vuol dire che alcuni processi evolutivi devono continuare anche dopo il parto. Lo sviluppo dell’apparato uditivo è uno di questi.
In materia di mammiferi, ci sono tantissime ed enormi differenze tra le specie. Noi bipedi, che dovremmo sempre entrare in punta di piedi nel mondo animale, dobbiamo considerare con estrema attenzione e con rispetto lo stile di vita e la storia evolutiva di ciascuna di esse.
Il cane non è una preda
Fido al massimo è un cacciatore, magari un segugio provetto che aiuta il proprio padrone durante le battute di caccia. Una femmina in dolce attesa, però, non può andare alla ricerca di cibo (soprattutto durante le fasi finali della gestazione).
Quindi, prima partorisce, prima può effettivamente andare alla ricerca di qualcosa che sfami se stessa e i suoi amati cuccioli. In questo caso cerca di racimolare una quantità sufficiente per più giorni.
Così, è costretta a lasciare i propri piccoli solo per qualche ora. La sua presenza è fondamentale per impedire che succeda loro qualcosa. Ovviamente, si sta parlando di una situazione molto diversa da quella in cui si trova una mamma con un migliore amico bipede per padrone, ma la natura fa comunque il suo corso.
Quando Fido è indifeso
Il cucciolo di cane, quando comincia a sentire, e in special modo prima, è completamente dipendente da chi lo ha messo al mondo. È la mamma, infatti, che gli stimola la vescica e l’intestino per fare in modo che faccia i bisogni fisiologici. Non sa nemmeno camminare sulle proprie zampe. In caso di pericolo è lei che corre in suo soccorso, che si alza, lo prende tra i denti e lo porta in salvo.
È un meccanismo molto lontano da chi nasce preda e ha nel dna la capacità di difendersi da sé, o quantomeno l’istinto di scappare. Le mucche, invece, sono molto più simili all’uomo: portano in grembo il vitellino per nove mesi. Lui però è subito in grado di stare in piedi, già dopo poche ore dalla nascita.
Il piccolo della vacca è nelle condizioni ottimali per correre dopo pochissimo e i suoi cinque sensi non hanno bisogno di un completamento evolutivo. Questo dipende dal fatto che è per natura preda, quindi non può permettersi di essere indifeso da cucciolo. La fuga deve essere la cosa in cui riesce al meglio, perché in caso di minaccia, è l’unica arma che ha per non morire giovanissimo. Ogni caratteristica, quindi, è tale per un motivo.
Quando si sviluppa l’udito di Fido
Come già precedentemente accennato, i canali uditivi del nostro amico a quattro zampe iniziano ad aprirsi più o meno verso la fine della seconda settimana di vita. Perché il processo si concluda, in genere, è necessaria una settimana o poco più.
Se siamo particolarmente affascinati, è possibile seguire lo sviluppo da vicino: è abbastanza apprezzabile. Inoltre, un nostro monitoraggio è auspicabile per essere sicuri che tutto proceda per il meglio (altrimenti dobbiamo chiedere il consulto del veterinario di fiducia prima possibile).
Quando preoccuparsi e intervenire
Una nostra valutazione, dopo una preparazione in materia, può fare la differenza in caso di problematiche di qualche tipo. Se il cane, dalle tre settimane in poi ha ancora i canali uditivi chiusi, o pensiamo che possa avere problemi all’udito, lo specialista è l’unica strada percorribile.
In base al tipo di diagnosi effettuata, ammesso che ci sia un problema, sarà lui a dirci cosa è meglio fare per aiutare il nostro fedele e indifeso amico. A tal proposito potrebbe tornare utile sapere come eseguire un test per l’udito dei cani.