Cucciolo di cane non vuole compagnia e si isola: che significa?
Abbiamo un piccolo amico a 4 zampe che tende ad isolarsi? Come mai un cucciolo di cane non vuole compagnia? Cosa lo spinge ad avere paura di relazionarsi con gli altri? Vediamo nel dettaglio qualche info.
Socializzazione del cucciolo: quando e come avviene
Si può generalmente considerare vero il motto molto comune che recita: “il cane è il migliore amico dell’uomo”. È vero, o meglio nella maggior parte dei casi i cagnolini, fin da quando sono molto cuccioli, hanno una propensione particolare per diventare degli ottimi compagni di vita.
Quando si decide di prendere un cucciolo di cane in case, la maggior parte delle volte si pensa di accoglierlo in tenerissima età, appena è possibile distaccarlo dalla mamma. Perché questo è importante?
Sicuramente, questo è un fattore che contribuisce a instaurare un rapporto di amicizia, amore, fiducia e rispetto reciproci che con gli anni diventerà sempre più forte.
Crescere insieme ai padroncini è considerevole. Affrontare ogni singolo aspetto della vita in compagnia dell’essere umano, ovvero della sua famiglia, è molto importante per il cagnolino.
Lui, infatti, potrà imparare pian piano a fidarsi dei suoi amici umani, a non considerarli un pericolo, anzi entrerà in confidenza perché si sentirà a suo agio e al sicuro.
Per fare in modo che tutto questo avvenga nel modo corretto, però, è essenziale anche il nostro contributo: come potremmo aiutare il cucciolo a non temerci? Come possiamo fare in modo che riesca a guardarci con quegli occhioni innamorati che sciolgono il cuore a tutti senza puara? Questa non è di certo una cosa facile.
Può anche succedere, infatti, che il piccolino non sia troppo entusiasta di socializzare, che debba farlo con noi padroncini o con altri animali. Cosa fare in tal caso? Perché un cucciolo di cane non vuole compagnia? Andiamo per gradi: vediamo ora, in generale, qualche informazione sulla socializzazione dei cuccioli.
Fin dalle prime settimane di vita, il cucciolo impara a entrare in confidenza con i fratelli o con la mamma (quando presenti). Sviluppa pian piano un senso di affetto, amore e dolcezza nei loro confronti che lo portano a sentirsi amato e rispettato, protetto.
Il primo mezzo tramite cui il piccolo cagnolino inizia la socializzazione è ovviamente quello del gioco, esattamente come avviene per i bambini. Fin da quando inizia a camminare e a reggersi in modo autonomo sulle sue zampe, si divertirà a rincorrere i fratelli e divertirsi con loro, soprattutto tramite il contatto.
Questo tipo di socializzazione di primo grado avviene in modo quasi istintivo. Il cucciolo prima di tutto seguirà tutti i comportamenti della madre per imparare a stare al mondo, esattamente come faranno anche gli altri membri della cucciolata.
Fra il primo e il secondo mese il cucciolo avrà contatti quasi esclusivamente con i propri familiari chiamiamoli “di sangue” (ovvero fratellini e mamma). Noi padroncini solitamente subentriamo più tardi, quando il piccolino è pronto per essere allontanato dalla mamma e può imparare a vivere con più indipendenza.
Generalmente, infatti, un cucciolo di cane viene dato in affidamento dopo il terzo mese di vita circa, quando si ritiene abbastanza “grande” per poter affrontare ogni cosa quasi da solo. O meglio: sotto la guida di un adulto, che in questo caso saremo noi umani.
Però non dobbiamo mai tralasciare un aspetto di vitale importanza: il periodo migliore per la socializzazione è proprio quello che va fra le 8 e le 12 settimane.
Dunque, anche se potremo portare a casa il piccolino dal terzo mese in poi, dovremmo comunque essere perspicaci! Sarà bene, infatti, preoccuparsi di avere qualche contatto con lui anche nei momenti precedenti alla dodicesima settimana.
Andarlo a trovare, giocare con lui, iniziare a fargli conoscere il nostro odore, a riconoscere il nostro volto sono tutte azioni fondamentali! Così gli concederemo preventivamente la possibilità di abituarsi a noi.
Una volta che arriverà nella nostra casa, già potrà avere un po’ di fiducia in noi! Questo è un passo in avanti assai speciale perché gli permette di sentirsi a proprio agio.
Pian piano, gli faremo conoscere ogni componente della famiglia e lo faremo socializzare con altri umani, adulti, bambini e anziani. Lui, da parte sua, comincerà a esplorare il mondo circostante, l’ambiente, la casa, il giardino e cercherà di adattarsi a quel nuovo luogo.
Non dobbiamo credere, però, che farlo sia una passeggiata! Se qualcosa dovesse andare storto? Se il piccolo avesse difficoltà di approccio? Vediamo perché un cucciolo di cane non vuole compagnia.
Cucciolo di cane non vuole compagnia: perché succede?
Può accadere invece che un cucciolo non sia particolarmente affabile, né con altri animali né con l’umano. Se questo accade, ci sarà sicuramente sotto un motivo abbastanza valido che non può di certo essere sottovalutato.
La prima socializzazione del cucciolo, come già sottolineato, avviene con i suoi simili. Relazionarsi con altri cagnolini, all’inizio della stessa età, gli dà la possibilità di prevenire eventuali comportamenti aggressivi. Se il cane diventa aggressivo già da piccolino, sarà sempre più difficile farlo calmare da grande: bisogna, allora, agire immediatamente e insegnargli qualche regola da seguire necessariamente per la buona convivenza con tutti.
Se il cagnolino non riesce ad entrare in contatto con il resto nel mondo, o parte di esso, entro il terzo mese di vita, sarà poi difficile che lo faccia più tardi. Al massimo, si dovrà chiamare qualche esperto che lo stimoli e lo aiuti a farlo nel modo corretto.
Il primo punto da considerare è questo: dargli il tempo necessario per abituarsi ai cambiamenti. Entrare in una casa nuova, con persone (o eventualmente altri animali) visti pochissime volte, non è di certo una cosa facile.
Il carattere del piccolo che si sta via via formando può avere varie sfumature che lo portano ad essere più o meno socievole col mondo.
Può darsi, dunque, che qualche temperamento più schivo, timido e riservato non abbia una grande voglia di interagire. A questo punto, allora, dovremmo chiederci: perché un cucciolo di cane non vuole compagnia? Da cosa dipende tutto questo?
Dal momento che l’idea che comunemente si ha del cane, soprattutto del cucciolo, è quella che lo vede amorevole, coccolone e affettuoso, risulta difficile credere che qualche esemplare non lo sia.
Vediamo qualche esempio di asocialità del cucciolo di cane e cerchiamo di scovarne i motivi.
Cagnolino si isola: non vuole giocare con altri cani
Non è detto che tutti i cuccioli, anche fin da piccoli, siano disposti ad essere socievoli con tutti gli altri cagnolini che incontrano. È vero che generalmente il rapporto con i fratelli li aiuta ad aprirsi anche alle relazioni con altri esemplari, ma questa cosa sicuramente non è scontata.
Abituarlo fin da piccolino a giocare con altri esemplari è fondamentale: quando avrà imparato a conoscere i suoi simili, sarà in grado di capire che non sono una minaccia. La prima cosa a cui pensare è: MAI FORZARLO se non vuole.
Questo deve essere assolutamente graduale: arriverà un momento in cui il cagnolino si sentirà perfettamente pronto per affrontare il rapporto con altri esemplari che non siano i suoi familiari. Stargli molto dietro, fargli prendere confidenza pian piano ed essere pazienti sono le parole chiave per tutto questo.
Prima si agirà, prima il cucciolo potrà sentirsi tranquillo a giocare liberamente al parco con altri e nuovi amici. È sicuramente importante osservarlo e non perderlo mai vista: non dimentichiamoci mai che parliamo di animali che, in quanto tali, possono essere imprevedibili.
Amico a 4 zampe non accetta una new entry in famiglia
A volte può succedere che il cucciolo di cane non vuole compagnia perché non si sente abbastanza amato o non ha troppe attenzioni. In tal caso, potrebbe tendere ad isolarsi per mandare dei segnali. Molte volte questo avviene quando c’è una new entry in famiglia, ovvero quando arriva qualche altro animale.
Molto spesso un amante degli animali come un buon padroncino non si accontenta di averne uno solo. Capita, infatti, che senta l’esigenza di avere più animali in casa. Perché questo succede? Ovviamente è la risposta è molto semplice.
Il motivo va ricercato in un aspetto che dovrebbe essere scontato: l’amore che dà un animaletto è smisurato, assoluto, totale! Perché allora non prendere in considerazione l’idea di avere più di un cucciolo in casa? Facciamo però molta attenzione a scegliere cosa prendere!
Se abbiamo accolto da pochi mesi un cucciolo di cane, ad esempio, dovremmo essere cauti nel portargli subito un altro piccolino in casa. O li prendiamo esattamente nello stesso periodo e li facciamo abituare insieme ai nuovi ambienti, oppure sarà meglio non fare passi azzardati!
Perché il cucciolo di cane non vuole compagnia? Ecco, questo è spesso un motivo di disagio per il cagnolino che già è diventato parte della famiglia. Un po’ come quando un bambino deve affrontare l’arrivo di un fratellino/sorellina: la gelosia sarà istintiva e spontanea!
Esattamente così avviene anche per gli animali: il cane ancora cucciolo, vedendosi arrivare un altro piccolo, che sia della stessa specie o di altro tipo, potrebbe sentirsi messo da parte.
A questo punto, svilupperà una sorta di aggressività nei confronti della new entry. Questo perché sente quel territorio e quel padroncino come di sua proprietà: di conseguenza, il nuovo arrivato non sarà ben accetto.
Oltre al non porsi in armonia col piccolo e a assumere atteggiamenti aggressivi, un’azione molto probabile è quella dell’isolamento. Il cagnolino, sentendosi messo in secondo piano rispetto al nuovo arrivato, vorrà sempre meno non solo la nostra compagnia, ma quella di chiunque.
Ricordiamoci dunque che è molto importante avere a disposizione il tempo da dedicare a TUTTI gli animali che decidiamo di prendere in casa. Questo è fondamentale per far capire loro che nessuno verrà messo da parte e che tutti potranno ricevere le stesse attenzioni, le stesse cure, lo stesso amore, indistintamente.
Cucciolo di cane che non vuole compagnia: questo significa che sente dolore?
In casi ancora più spiacevoli, invece, può capitare che il cucciolo di cane che non vuole compagnia senta dolore e voglia soffrire in solitudine. Questa, purché molto triste, è una cosa che avviene con la maggior parte degli animali, soprattutto quelli domestici.
L’atteggiamento che assume è una sorta di autodifesa. Spesso succede che il cucciolo non ci aspetta davanti alla porta quando rientriamo (cosa che invece avviene quasi fin da subito) oppure proverà ad evitare qualunque contatto fisico con chiunque. Come mai? Probabilmente ha qualche forte disagio che vuole risolvere in autonomia.
Questo atteggiamento spesso è accompagnata anche da aggressività verso tutti coloro che invece, in buona fede, provano ad aiutarlo. In realtà, è una reazione assolutamente spontanea, non davvero “cattiva”. Questo è il suo modo per comunicarci che qualcosa che non va: dovremmo essere noi, poi, bravi a capire dove sia il problema e come poter intervenire.
Il cane infatti si nasconderà in ogni angolo dove si possa sentire al sicuro, sotto un tavolo, sotto al letto, dietro gli angoli, nella cuccetta: ovunque riesca a percepire la privacy. La cosa migliore da fare quando il cucciolo, soprattutto in tenera età, tende ad evitare qualunque tipo di compagnia è quella di studiare approfonditamente il suo comportamento. Solo così, oltre ad avvertire il veterinario tempestivamente, potremmo riuscire a capire la fonte dello squilibrio.
Cagnolino si sente trascurato dal padroncino: come fare?
Altra situazione comune è la seguente: il cucciolo si sente trascurato già dalla tenerissima età. Da cosa può dipendere tutto questo? In realtà da moltissimi fattori. Vediamo più nel dettaglio.
Il cucciolo di cane che non vuole compagnia può essere una conseguenza al nostro atteggiamento nei suoi confronti: o meglio, una sorta di ripicca! Ma cosa significa?
Ebbene, potrebbe stupire sapere che il piccolo cagnolino, se si dovesse sentire trascurato, sia spinto a reagire di conseguenza: “tu trascuri me, io trascuro te!”. Una delle principali cose cui bisogna far fronte quando si prende un cucciolo in casa, infatti, è quella di avere tanto tempo da dedicare alla cura del cane.
Questo vale ovviamente per ogni momento della sua vita ma, soprattutto in tenera età, il piccolino, esattamente come i bambini, necessita del doppio delle attenzioni. Il cane triste e ormai arrabbiato con l’umano che lo lascia da solo, si sente in dovere di comportarsi anche in modo sgarbato, pur di farla pagare al padroncino.
Elemento da non sottovalutare mai, dunque, è quello di abituarlo a stare in casa anche da solo. Dobbiamo essere bravi a insegnarli che questo non significa che lo stiamo abbandonando, ma semplicemente che ognuno ha degli impegni da dover rispettare e che dunque è importante capire le necessità di ognuno.
È un percorso lungo e faticoso, un obiettivo che sarà anche abbastanza difficile da raggiungere: ci vogliono costanza, impegno, fatica, dedizione…ma anche amore e affetto! Sarà facilissimo innamorarsi dei cuccioli, sono così dolci e teneri che non sarebbe possibile fare diversamente. Questo allora ci spingerà a essere degli ottimi padroncini che si prendono cura del cucciolo.
Dunque, è importante abituare il cagnolino a stare da solo gradualmente, all’inizio allontanandosi da casa per una mezz’ora, poi via via sempre di più. Quando torniamo, impieghiamo un po’ del nostro tempo per parlare con lui, giocarci, dargli tutte le attenzioni che merita. Solo così eviteremo che soffre la solitudine o che tenti di isolarsi e scansare chiunque provi ad avvicinarsi.
Insomma: il cucciolo di cane che non vuole compagnia deve essere educato fin da piccolo a convivere con le persone che faranno parte della sua famiglia, ai loro orari e alle loro giornate. Soltanto così riuscirà veramente a vivere la sua vita in salute, tranquillità, felicità e agiatezza.
Come abbiamo visto, i motivi possono essere i più svariati: allora è importante imparare a conoscere ogni comportamento del nostro cucciolo e, quando possibile, aiutarlo a sentirsi più a casa.