Cucciolo di cane, come gestirlo? Primi passi e mosse per crescerlo
Abbiamo deciso di prendere un cucciolo di cane, ma non sappiamo come gestirlo. Di seguito una breve guida per poter affrontare al meglio in nuovo arrivo in casa.
Le prime settimane in cui prendiamo un cucciolo, sono quelle decisive. Conquistati dalla sua dolcezza, dal suo musino e dalla goffaggine che lo caratterizza, pensiamo che saremmo in grado di fare di tutto per lui. Ma siamo sicuri di poterlo fare? Prima di prenderne uno forse dovremmo informarci su come va gestito. La domanda è quindi: cucciolo di cane, come gestirlo al meglio? Di seguito una piccola guida con qualche consiglio.
Tempo a disposizione
Questo è l’argomento di maggiore importanza se si prende un cucciolo. Se ci poniamo la domanda “cucciolo di cane, come gestirlo?”, sicuramente dobbiamo tener conto del fatto che serve molto tempo a disposizione. Lo abbiamo?
Soprattutto le prime settimane, i piccoli quattro zampe hanno bisogno di davvero tante attenzioni. Non sono ancora autonomi e hanno bisogno che li guidiamo in ogni passo. Se siamo occupati tutto il giorno per lavoro o per altre esigenze, forse è il caso di rimandare l’adozione di un cucciolo. Non possiamo lasciarlo in casa solo per troppo tempo.
Man mano che il cagnolino crescerà, ovviamente, ognuno di noi trova il giusto modo per poterlo gestire. Questo però può accadere solo dopo che il cane sarà adulto e sarà stato educato ed abituato ad essere autonomo.
Dove prenderlo
Dopo aver deciso di prendere un cane, la domanda che ci poniamo riguarda proprio il luogo in cui va preso. Ovviamente, è altamente sconsigliata la vendita privata.
I cani presi tramite privati sono sempre di dubbia provenienza e non si sa mai se godono di buone condizioni di salute o se presentano difetti genetici.
Se quello che vogliamo è un cane di razza, è il caso di rivolgersi a degli allevamenti ufficialmente riconosciuti. Sono facilmente rintracciabili e gli enti più importanti, anche su internet, dispongono delle liste di quelli riconosciuti.
C’è solo l’imbarazzo della scelta e raramente non se ne trova uno all’interno della propria regione o della propria città.
Se invece non si bada all’estetica e al prestigio, prendere un cagnolino da un rifugio è un grande gesto d’amore.
Prendere un cucciolo in un rifugio
Quotidianamente, il lavoro dei rifugi, delle associazioni e dei volontari è immenso.
Si occupano ogni giorno di salvare quei cani che hanno avuto solo la colpa di nascere per strada o di aver trovato una famiglia che non li ha più voluti.
Prendere un cucciolo da un rifugio significa dargli una seconda possibilità di vita.
Molti di loro, a volte, restano all’interno di una gabbietta per il resto della loro vita.
Non sono infatti poche le persone che optano per salvare una vita e per provare a renderla felice. D’altronde i quattro zampe presenti all’interno dei rifugi, non hanno mai grosse pretese. Hanno solo bisogno di compagnia, amore e tante coccole.
Cucciolo di cane, come gestirlo? Conosci intanto il suo carattere
Ogni cucciolo di cane, caratterialmente, è un caso a sé. Un po’ come noi umani, il carattere dei cani dipende da tanti fattori.
Soprattutto se un cane viene adottato da un rifugio, è possibile che abbia qualche problema a relazionarsi o a socializzare.
Serve solo che abbia a disposizione un po’ più di tempo per superare le sue paure.
Conoscere i trascorsi del cane appena adottato, può essere già un buon punto di partenza per poter comprendere le sue dinamiche caratteriali.
Alimentazione
Un cucciolo di cane, teoricamente, va svezzato tra il secondo e il terzo mese di vita. Se siamo in presenza di un cucciolo di cane e ci chiediamo come gestirlo, cosa dargli da mangiare è una domanda obbligatoria che dobbiamo porci.
Sicuramente la loro alimentazione va cambiata gradualmente ed è consigliato il consulto del veterinario per poter stilare un piano alimentare sano ed equilibrato.
Spesso le necessita alimentari variano al variare della dimensione, della razza e delle caratteristiche fisiche del cane interessato. Per questo motivo non esiste una dieta ben precisa che possa soddisfare tutti i cani senza eccezioni.
Veterinario
Altro dettaglio da non sottovalutare: le visite dal veterinario. Sicuramente, poniamo più attenzione agli inizi per la somministrazione dei vaccini. Il percorso parte dalle prime due settimane di vita e va gestito con precisione.
Una volta terminate le vaccinazioni, però, è bene ricordare che i controlli di routine non vanno sottovalutati o evitati. Sebbene dalle prime visite il cucciolo sia stato definito sano, durante la vita, può manifestare delle patologie che non sono legate alla genetica.
Per questo motivo è sempre consigliato avviare un piano di prevenzione. Consultando il proprio veterinario di fiducia, è possibile stabilire quanto tempo dovrebbe passare da una visita all’altra e mantenere il nostro cane in ottime condizioni di salute.
Cura del pelo
La cura del pelo, per un cucciolo, è molto soggettiva. È sempre bene non esagerare con i lavaggi in quanto potrebbero manifestarsi problemi alla cute o al pelo.
Sui tempi da rispettare tra un lavaggio e l’altro, però, non esiste una stima ben precisa. Tutto dipende dal tipo di pelo che presenta l’esemplare.
Cani a pelo lungo e folto, probabilmente, richiedono cure più specifiche e frequenti. Cani a pelo corto, invece, sono più gestibili.
Per quanto riguarda la spazzolata del pelo, è sempre consigliato farlo frequentemente in entrambi i casi. È l’unico mezzo che permette la caduta graduale del pelo vecchio e la conseguente rigenerazione di quello nuovo.
Per ultima, anche se non meno importante, è la decisione sul detergente da utilizzare. Bisogna sceglierne sempre uno poco aggressivo per il pelo e per la cute. Più delicato è, più benefici trarrà il cucciolo.
Se però non sai quale scegliere perché è la prima volta che ti trovi davanti a questo punto interrogativo, puoi rivolgerti al veterinario. In base alle caratteristiche del tuo cane, ti consiglierà quello più adatto.
Spazi
Quello degli spazi è un po’ un tasto dolente. Pensare di tenere un cucciolo relegato in caso, comporta tanti rischi. Spesso quando i cani si sentono oppressi, manifestano parecchi segni di disagio. Prurito compulsivo, bisogni sparsi per casa e atteggiamenti ansiosi sono solo alcuni dei segni che manifesta un cane che sta solo in casa in uno spazio ridotto.
Prima di prendersi un cucciolo, quindi, è il caso di capire se disponiamo degli spazi adeguati. Certo, questo dipende anche dal cucciolo che prenderemo. Sotto questo punto di vista, un cane di piccola taglia, è più semplice da gestire rispetto ad una di taglia di grande.
L’ideale è sempre disporre di piccoli o grandi spazi, cortili o giardini, in cui il cane può passare qualche ora al giorno. Vale già dalle prime settimane di vita del cucciolo.
Stare fuori lo aiuterà a riconoscere odori, territori e a sensibilizzarlo circa la vita all’esterno. Se un cane è abituato a stare in casa e improvvisamente si ritrova in luoghi dispersivi ed eccessivamente grandi, potrebbe averne paura.
Avviare quindi una sorta di percorso sensoriale caratterizzato da curiosità e scoperte, può aiutare il cane ad essere più disinvolto.
Socializzazione
Ricordiamo sempre che ogni cane è un caso a sé. Bisogna sempre ascoltare le esperienze altrui, ma mai prenderle come esempio. Soprattutto per i cani adottati in un rifugio, la socializzazione è una cosa delicata. Il cucciolo potrebbe aver subito abusi ed essere più suscettibile o più lento ad instaurare un rapporto di fiducia con noi.
L’importante è non mettergli mai fretta e affrontare il percorso di socializzazione un passo alla volta. Prima è il caso di far ambientare il cucciolo in casa e solo dopo, lentamente, è consigliato farlo relazionare con altri esseri umani e, soprattutto, con i suoi simili.
Un cane non abituato a socializzare, potrebbe manifestare segni di aggressività, se pur spinto con la paura e non intenzionato a far del male volontariamente.
Addestramento
Il percorso educativo di un cucciolo, generalmente, inizia dopo i tre mesi di vita. È possibile scegliere se impartire l’educazione da sé o se rivolgersi ad un addestratore esperto.
Nel caso si voglia intraprendere la strada di un addestramento con un esperto, l’età più adatta è quella successiva al compimento del sesto mese di età del cucciolo.
Se invece si opta per un “addestramento fai da te”, è possibile iniziare già con i comandi base dal terzo mese.
Alcuni cuccioli potrebbero essere più lenti di altri, ma non c’è da preoccuparsi. Alcune razze di cani sono famose per la loro indole indipendente e si ribelleranno un po’ inizialmente. Altri cuccioli magari non sono ancora abbastanza maturi e pronti per iniziare questo percorso.
Come per la socializzazione, bisogna dare del tempo al cucciolo.
Una volta che apprendono, difficilmente disobbediscono.
Cucciolo di cane, come gestirlo? Pensiamo ai giochi
Il gioco, per un cucciolo, è fondamentale. Soprattutto durante le prime settimane, i cuccioli sono vivaci, giocosi e mirano alla scoperta continua. Fornirgli dei giochi che li tengano impegnati è di primaria importanza. Tendenzialmente, il loro acquisto, non è complicato.
Ogni negozio di animali ne ha in gradi quantità e per tutte le esigenze. Bisogna soltanto capire quale sia il più adatto al nostro cucciolo. Alcuni cani, tra l’altro, sviluppano un vero e proprio amore verso determinati giochi. Non è raro sentire storie di cani che portano con sé un pupazzo o un giochino particolare per tutta la vita.