Cucciolo di cane chiede sempre cibo, anche dopo aver mangiato: che fare?
Cucciolo di cane chiede sempre cibo, cosa si può fare? Come intervenire per scoprire le cause di questo comportamento così consueto.
Il cibo caratterizza la quotidianità del vostro cucciolo di casa, non solo come fonte di nutrimento utile per la sua crescita ma anche come golosità personale. Del resto chi vive con un quadrupede è consapevole che il cucciolo di cane chiede sempre cibo, anche a pochi minuti di distanza dal suo pasto quotidiano.
Spesso lanciandosi verso la stessa ciotola nel tentativo di afferrare prima del tempo il cibo che il proprietario sta cercando di versare. Un comportamento non così anomalo, molto diffuso, ma che potrebbe nascondere una serie di significati precisi e di motivazioni da sondare.
Un atteggiamento che potrebbe risultare ossessivo, celare problematiche di natura fisica oppure emotiva e per questo da affrontare nel modo giusto. Comprendendo perché il cucciolo di cane chiede sempre cibo, cosa vuole comunicare attraverso la sua richiesta.
L’alimentazione del cane di casa
Il cibo e l’alimentazione rivestono un ruolo fondamentale nella vita del cane, in ogni fase ed età della sua esistenza. Una dieta bilanciata è la risposta più adatta per una crescita fisica ed emotiva adeguata, che garantisca al cane la giusta dose di forza ed energia. Per questo è necessario chiedere supporto al veterinario di fiducia che potrà suggerire il prodotto più adatto al quadrupede di casa, rispondendo così alle sue necessità.
Ma è fondamentale comprendere perché il cucciolo di cane chiede sempre cibo, nonostante abbia appena concluso il suo pasto. Un momento della giornata che spesso affronta con estrema voracità, che sia da solo davanti alla ciotola oppure debba proteggere il pasto dall’assalto di altri quadrupedi di affezione. Un comportamento innato nel cane che, sin dagli esordi, ha vissuto e vive in branco al pari del lupo suo parente più prossimo.
Un’esistenza scandita dalla vita in gruppo, dalla territorialità ma anche dalla spartizione e competizione per il cibo, un comportamento del tutto naturale e necessario per sopravvivere. Un atteggiamento istintivo che il cane ha conservato e replica anche tra le mura di casa al momento del pasto, avventandosi sulla ciotola e supplicando ulteriori porzioni. Non deve perciò sorprendere se chiede ancora cibo, ma è fondamentale monitorarne la frequenza.
Specialmente se l’atteggiamento diventa insistente e pressante, tanto tra tradire una certa ossessività che andrà vagliata correttamente così da individuarne l’origine. Scoprendone la causa, che potrebbe tradire un problema di tipo fisico come una malattia o comportamentale spingendo così il proprietario all’azione.
Problematiche di natura fisica
La golosità e la voracità sono due componenti molto presenti nella vita del cane di affezione, sempre speranzoso di ricevere bocconcini e crocchette gustose. Una richiesta che sembra non avere mai fine e, come già anticipato, figlia di un comportamento innato. Ma è necessario comprendere perché il cucciolo di cane chiede sempre cibo, specialmente se la richiesta diventa costante e ossessiva.
Potrebbe giungere come conseguenza di una dieta sbagliata e sbilanciata, data da un errato acquisto di prodotti non adeguati a rispondere al fabbisogno alimentare del cucciolo. Ma potrebbe nascondere anche una problematiche di natura fisica, ad esempio il prodotto potrebbe favorire intolleranze e allergie alimentari. O ancora la dieta casalinga imposta dal proprietario risultare troppo sbilanciata.
Passando per un eccesso di attività sportiva e gioco che richiedono pasti energetici e nutrienti, importanti per recuperare la calorie bruciate. Fino a celare patologie più importanti quali diabete, ipertiroidismo, morbo di Cushing o parassiti intestinali. Fino a una gravidanza nonostante la giovane età, specialmente se il cucciolo è femmina, sta affrontando il primo calore e non è stata ancora sterilizzata.
Il proprietario dovrà osservare il comportamento del cucciolo così da elencare il tutto al veterinario che, dopo una visita accurata, potrà stabilire la diagnosi più corretta. Impostando la soluzione e la cura più adatta per il piccolino di casa.
L’origine emotiva della richiesta
Non solo problematiche fisiche ma anche di origine emotiva, una condizione da non sottovalutare anche nei confronti di un tenero e adorabile cucciolone. Nonostante la giovane età il cagnolino potrebbe tradire un passato difficile, fatto di sofferenza e abusi e la richiesta ossessiva di cibo potrebbe equivalere a un bisogno di attenzioni. Il cibo come elemento di contatto anche per ricevere crocchette golose, premi oltre a coccole e carezze.
Se il cucciolo di cane chiede sempre cibo probabilmente vuole comunicare una necessità emotiva, forse le lunghe ore di solitudine casalinga lo hanno annoiato particolarmente. Il piccolo ha vissuto l’assenza dell’amico umano al pari di un abbandono, si è sentito trascurato e rifiutato tanto da cercare rifugio nel cibo.
Una condizione molto comune anche all’uomo che si abbandono agli eccessi quando è particolarmente stressato e agitato, due condizioni emotive che possono colpire anche lo stesso cane. Ansia, angoscia, stress, depressione possono colpire il povero cucciolo spingendolo ad affogare i suoi dispiaceri nel cibo. Accumulando però con il tempo un eccesso di chili e di peso, una condizione che potrebbe rivelarsi dannosa non solo per la salute emotiva spingendolo verso l’obesità.
Soluzioni e rimedi più utili
Per risolvere la problematica riducendo l’ossessività del cucciolo verso il cibo è importante avviare una serie di modifiche sostanziale, a partire dalla tipologia di cibo offerto. Preferendo un prodotto completo che possa rispondere alle singole necessità fisiche del cagnolino, migliorando il suo apporto nutritivo ed energetico. Rivolgendo quesiti e domande al veterinario che potrà consigliare il cibo più adatto oppure, in caso di dieta casalinga, il mix corretto per ottenere pasti bilanciati.
Se il cucciolo di cane chiede sempre cibo e bocconcini lo si può distrarre con una serie di giochi e attività di intrattenimento, a partire dalla sgambata d’ordinanza. Aumentando le ore all’aria aperta e le attività ludiche correlate, evitando al contempo di lasciare nella ciotola le crocchette avanzate dal pasto precedente. Che potrebbero deteriorarsi e risultare indigeste, incidendo sulla salute dell’apparato digerente del piccolo.
Se la problematica è di natura emotiva è necessario dedicargli più tempo di qualità non solo giocando ma interagendo verbalmente, così da renderlo parte integrante della quotidianità e in particolare dei momenti importanti. Non trascurando visite e controlli che potrebbero evidenziare la presenza di una malattia non curata, sottolineata appunto da una richiesta eccessiva di cibo.