Cucciolo di cane che vuole scappare, come evitare che fugga
Un cucciolo di cane che vuole scappare è un vero problema e va risolto prima possibile, basta anche una sola fuga a metterlo in pericolo.
In alcuni casi si tratta di un vero e proprio problema quotidiano, il cucciolo di cane che vuole scappare le escogita tutte per riuscire nell’intento. Può scavare una buca nel terreno o aspettare un nostro momento di distrazione e dileguarsi in un millesimo di secondo: il peggior incubo di chiunque abbia deciso di adottare un amico a quattro zampe.
Tuttavia è un istinto naturale, che può nascere per diverse ragioni. Conoscere cause e fattori scatenanti è il modo migliore per trovare le soluzioni più adeguate, senza stare in apprensione o far soffrire Fido inutilmente.
Cosa dice la legge
Il cucciolo di cane che vuole scappare non ci spezza solo il cuore, ma ci mette anche nei guai di fronte alla legge. La normativa, infatti, parla di omissione di custodia. Il proprietario va incontro a una multa amministrativa e a un reato che diventa penale nel momento in cui il cane mette in pericolo qualcuno.
Potrebbe provocare un incidente, mordere persone o animali e danneggiare beni. Inoltre, e non meno grave, potrebbe essere lui a farsi del male (e anche seriamente). Rischia di ferirsi, finire sotto un’auto o rimanere incastrato da qualche parte, potrebbe anche non ritrovare più la strada di casa.
Le aree create ad hoc per Fido
Proprio per evitare che durante le passeggiate il nostro amico a quattro zampe possa fuggire o sia costretto al guinzaglio tutto il tempo, ormai quasi tutte le città italiane hanno creato delle aree pensate appositamente per fare in modo che i cani siano liberi di correre e giocare, magari facendo amicizia con i loro simili.
Altri luoghi sono assolutamente da evitare: qualsiasi fattore esterno potrebbe spingere Fido a scappare per paura, una reazione a un rumore improvviso o un odore particolarmente invitante. E noi potremmo non essere in grado di fermarlo in maniera tempestiva.
Le possibili cause
Un cucciolo di cane che vuole scappare, la maggior parte delle volte, lo fa per istinto. Soprattutto i cani maschi non sterilizzati potrebbero rispondere al richiamo del calore delle femmine, ma non crediamo che le signorinelle non possano fare altrettanto.
Poi, indubbiamente ci sono delle razze più inclini alla fuga rispetto ad altre. C’è chi ha un vero istinto da Cristoforo Colombo, un esploratore mancato sempre pronto a fuggire verso una nuova emozionante, ma anche pericolosa, avventura. I retriever, i jack russell, i cani da pastore australiani o i border collie sono tra le razze più birichine. A tal proposito, potrebbe tornare utile conoscere tutti i cani maestri della fuga.
Attenzione all’iperattività
A essere a rischio sono anche i cani iperattivi, indipendentemente dal pedigree. Hanno tanta energia da incanalare e spesso cercano metodi alternativi per farlo. Fondamentale, in questi casi, è fare in modo che possano farlo insieme a noi.
Inoltre, alcuni amici a quattro zampe hanno uno spiccato istinto predatorio. In questo caso facciamo attenzione a eventuali gatti nei paragi: potrebbero fare una brutta fine.
Altri sono territoriali e possono decidere di inseguire qualsiasi macchina o motorino passi davanti casa. Si tratta di un istinto di protezione verso il luogo che considerano la loro dimora.
L’istinto è una brutta bestia
Un cucciolo di cane che vuole scappare, lo abbiamo già detto, lo fa perché c’è qualcosa dentro di sé che glielo impone. Questo lo rende estremamente imprevedibile, anche perché le ragioni possono essere davvero tante. Tra le più comuni:
- Il desiderio di cacciare;
- L’istinto predatorio dovuto a odori particolari o il passaggio di un altro animale libero;
- La protezione del territorio;
- La volontà di ricongiungersi con il branco.
Fido può scappare anche perché vuole ‘mettere su famiglia’ o semplicemente per noia. Da non sottovalutare, poi, è il desiderio di libertà. Questo succede soprattutto a chi conduce una vita sedentaria. In questi casi però è molto più facile che il nostro amico a quattro zampe ritorni a casa.
Gioco o patologia?
Se il cancello di casa rimane aperto, il cane può decidere di seguire il padrone appena uscito di casa, per esempio. Un rischio non da poco, considerando i pericoli che ci sono in giro.
La linea, però, tra istinto e patologia è più sottile di quanto si possa immaginare. Un cucciolo di cane che vuole scappare potrebbe essere molto pauroso o avere il trauma dell’abbandono (la cosiddetta ansia da separazione).
È un problema comportamentale che va monitorato e, quando possibile, risolto con l’aiuto di un etologo esperto e con comprovata esperienza nel campo, mi raccomando.
Quando la paura ha il sopravvento
Se succede qualcosa che Fido ricollega a un episodio traumatico, il rischio di fuga è molto alto. Attenzione quindi a come reagisce quando sente rumori forti. Il cane timoroso può avere un atteggiamento che viene definito “xenofobo”, e quindi essere più incline alla fuga. Le ragioni più comuni per cui succede in questo contesto sono:
- I rumori forti, come quelli provocati da auto e moto;
- I fuochi d’artificio o i petardi;
- Un temporale violento;
- Un forte vento.
La condizione di panico che il nostro amico a quattro zampe è portato a vivere può avere conseguenze disastrose. Oltretutto, un animale confuso difficilmente si fa avvicinare per ricevere aiuto. Sono situazioni assolutamente da evitare.
Quando la causa è un trasferimento
Gli animali domestici tendono a essere particolarmente abitudinari. Cambiare casa, ambiente, ritrovarsi in mezzo a un arredamento nuovo potrebbe non fare piacere.
Nel caso dei cani adottati da un rifugio, la fuga potrebbe avvenire per cercare di tornare a casa, dal padrone, non importa se è stato proprio lui ad abbandonarlo: il cane cerca di tornare all’ovile, il luogo che sentiva casa sua, il porto sicuro. Inoltre, non capirà e supererà mai un evento traumatico del genere.
Possibili soluzioni
Una volta individuate le cause, è bene trovare delle possibili soluzioni. Anche se nella maggior parte dei casi è un istinto che difficilmente più essere estirpato, soprattutto nel caso di traumi pregressi. Il rimedio ideale, quindi, è tenere Fido in un ambiente protetto.
Un’altra soluzione spesso consigliata dal veterinario è la sterilizzazione. In questo modo si limitano i desideri di fuga per riprodursi.
Un recinto resistente
Il cucciolo di cane che vuole scappare non ha modo di farlo se la cancellata attorno al giardino di casa è a prova di fuga. Il recinto è bene che sia ben saldo a terra, magari con del cemento.
Inoltre, è consigliabile che la rete parta da una profondità di almeno 30 centimetri. A volte può essere utile una rete antivolpe, quella che evita la fuga con un’intraprendente arrampicata.
Esiste, quindi, un sistema di paletti di circa 70 centimetri curvi verso l’interno. Si tratta di un ostacolo che fa abbandonare l’impresa automaticamente. Quindi, ricapitolando: una rete disposta almeno 30 centimetri sottoterra, meglio se cementata; un’altezza di almeno un metro e 80, più 70 centimetri di rete curva.
Microchip e medaglietta
Visto che un cane che vuole scappare a volte ci riesce, bisogna pensare al dopo ed essere previdenti. Al di là del fatto che ormai il microchip sia un obbligo di legge, è molto importante in caso di smarrimento: è l’unico modo per chi ritrova il quattro zampe di risalire al proprietario.
Esistono anche dei collari GPS e, infine, è molto utile una medaglietta con il nome e il numero di telefono. Un modo ancora più veloce di rintracciare al padrone del peloso avventuriero.
Il collare GPS, una rivoluzione
Negli ultimi anni, come appena detto, in commercio sono disponibili dei collari con un localizzatore integrato. In questo modo è possibile sapere sempre dove si trova il nostro adorato Fido.
Può essere intercettato e monitorato in tempo reale. Un ottimo contributo per ritrovarlo o per non perderlo mai di vista, insomma.
L’addestramento
Il cucciolo di cane che vuole scappare non deve essere un’eterna preoccupazione. Il modo migliore per risolvere il problema è l’addestramento, insegnargli che la fuga può mettere in pericolo se stesso e gli altri.
Certamente è il rimedio che richiede più tempo e pazienza in assoluto. Prima di tutto, però, dobbiamo fare in modo che il cane riceva gli stimoli necessari perché si senta appagato e non cerchi valvole di sfogo fuori dalle mura domestiche.
Il branco, la famiglia sono concetti fondamentali per il migliore amico dell’uomo: ha bisogno di avere un ruolo, di sentirsi parte integrante di qualcosa, con un compito ben preciso, all’interno del nucleo.
Ecco allora che un cane da guardia, addestrato per essere territoriale, non abbandonerà la ‘nave’ per nulla al mondo. Insegniamo a Fido cosa significa prendersi cura della casa e prestare attenzione ai cuccioli, bipedi compresi naturalmente.
Coinvolgiamolo nelle diverse attività che fanno parte della nostra vita e creiamone ad hoc per lui. Magari con degli oggetti, dei giochi da riporto che gli facciano automatizzare il ritorno alla ‘base’.
La compagnia di un altro amico a quattro zampe è un elemento che mitiga l’istinto alla fuga, inoltre combatte la noia. Se la razza del nostro Fido è particolarmente attiva, non dimentichiamoci le passeggiate quotidiane.
Il cane necessita di regole e disciplina, di sentire un legame con il padrone, di avere un contatto fisico. Prima di adottarne uno valutiamo bene ogni aspetto e assicuriamoci di poterci prendere un impegno che dura tutta la vita.