Cuccioli di Yorkshire Terrier e bambini, come dare vita a una perfetta convivenza
Bambini e cuccioli di Yorkshire Terrier vanno sempre d'amore e d'accordo... oppure no? Spieghiamo qui come farli convivere serenamente.
È comune a tantissime famiglie con bambini in tutto il mondo la decisione di prendere con sé uno o più cuccioli di cane. E molto spesso, in una situazione di questo tipo si tende a dare per scontato che la convivenza tra i piccoli di casa sia già di per sé serena; ma può non essere sempre così. In questo articolo parleremo nello specifico dei piccoli Yorkshire Terrier e di come sia possibile farli andare quanto più d’accordo con i bimbi di casa vostra.
Non solo una questione di taglia
Per chi non li conoscesse ancora molto bene, gli Yorkshire Terrier appartengono a una delle razze più popolari al mondo, nonché (secondo alcuni) alla categoria dei cosiddetti “toy dogs”. Questo è dovuto principalmente alla piccola taglia in cui si presentano anche dopo aver completato del tutto la loro crescita; in più, il loro pelo lungo e arruffato e la loro espressione benevola fa assumere loro l’aspetto di cani socievoli e instancabili giocherelloni, in particolare quando sono ancora cuccioli. La naturale conseguenza è che molte famiglie con bambini al seguito li scelgono come animali da prendere in casa con sé, considerandoli degli esemplari relativamente facili da gestire.
Ma attenzione: nel caso dello Yorkie come di tante altre razze, non è assolutamente il caso di lasciarsi ingannare dalle piccole dimensioni di un cane e presumere, basandosi solo su di esse, di conoscerne anche l’indole e il temperamento. L’idea che più un cane è piccolo e più sarà compatibile con i bambini di casa è in effetti uno degli errori più grandi che molti potenziali proprietari di cani (e cuccioli in particolare) tendono a commettere quando non godono ancora di molta esperienza in materia.
Si tratta di un aspetto da non sottovalutare minimamente, soprattutto quando ci si appresta ad accogliere un cagnolino in una casa abitata da bambini anche piccoli: la convivenza tra di loro, infatti, potrebbe rivelarsi tutt’altro che serena e provocare non pochi problemi.
Lo Yorkie e i più piccoli: i rischi della convivenza
Nonostante il loro aspetto innocuo e innocente, bisogna tenere a mente che gli Yorkshire Terrier hanno iniziato a essere considerati degli animali da compagnia solo nella fase più recente della loro storia. Sin dalle loro origini, infatti, erano stati utilizzati principalmente come piccoli “cacciatori” nelle case dei contadini e divennero particolarmente popolari nel corso del XIX secolo: il loro incredibile fiuto e le loro piccole dimensioni si rivelavano delle risorse straordinariamente utili quando bisognava cacciare delle piccole prede come topi e altri roditori e stanarle dalla loro tana scavando delle buche nel terreno e talvolta anche infilandocisi dentro.
E anche adesso che è totalmente addomesticato, lo Yorkie mantiene un discreto istinto predatorio; mostra una intelligenza fuori dal comune ed è capace di sviluppare una lealtà e un affetto verso il suo padrone assolutamente indiscussi, che non hanno nulla da invidiare al profondo legame che lega un essere umano a un cane di qualunque altra razza. Quando si tratta di bambini molto piccoli, però, è il caso di andarci piano.
Di norma si dice che un cane “sa stare” o “è bravo” con i bambini quando è dotato di una indole particolarmente mansueta, che gli permette di sopportare piccoli gesti di disattenzione nei suoi confronti senza reagire in modo nervoso o aggressivo. Parliamo ad esempio dei gesti compiuti da un bambino troppo piccolo per avere già imparato a misurare le sue forze quando accarezza un cagnolino, men che mai a rendersi conto che quest’ultimo non le gradisce. Un cane “bravo coi bambini” tende generalmente a rendersi conto di avere di fronte un “cucciolo” di umano e a trattarlo con maggior pazienza di quanto non farebbe, ad esempio, con un adulto che si comporta allo stesso modo.
Lo Yorkshire Terrier non rientra in genere in questa categoria di cani, poiché di per sé non è dotato di un temperamento docile a 360°: può rivelarsi un gran coccolone nelle giuste occasioni, ma se si sente minacciato questo cane reagirà in qualunque modo riterrà più efficace per trarsi fuori da una situazione di rischio il più presto possibile, senza badare troppo a chi ha di fronte o cercare possibili attenuanti: per come la vede lui, un bambino potrebbe rappresentare un pericolo quanto un adulto, o quanto un grosso cane inferocito. A ciò si aggiunge il fatto che, essendo un cane piuttosto piccolo, sarà naturalmente svantaggiato anche avendo a che fare con dei bambini, poiché essi possono facilmente fargli del male pur senza rendersene conto.
I rischi insiti in una situazione abitativa di questo tipo sono facilmente intuibili, anche se si vanno attenuando con l’aumentare dell’età dei bambini presenti e con l’evolversi della loro consapevolezza di come un cane – anche se cucciolo – vada avvicinato, trattato e maneggiato. Da questo rapporto inizialmente burrascoso potrebbe anzi, con il giusto approccio, nascere una splendida amicizia, un legame profondo destinato a durare tutta la vita.
Regole e rispetto da entrambe le parti
Come fare allora ad assicurare a tutti gli abitanti della propria casa – umani o animali che sia – lo stesso grado di serenità e sicurezza in ogni momento della loro convivenza insieme? La cosa più importante è lavorare fin da subito su due fronti.
Da un lato abbiamo un cucciolo di cane che, come tutti i suoi simili, va sottoposto a un addestramento rigoroso e più precoce possibile, in modo tale che tutto quello che gli viene insegnato attecchisca in modo duraturo e vi sia ampio margine per poter correggere determinati comportamenti prima che Fido raggiunga una certa soglia di età, oltre la quale ogni intervento risulterà meno efficace. Nel caso di un piccolo Yorkie sarà necessaria una dose extra di pazienza, trattandosi di un cagnolino assai testardo e determinato; la sua grande intelligenza e voglia di assecondarvi in quanto suo padrone, però, giocheranno dalla vostra parte.
Dall’altro lato vi sono i vostri bambini, che non rivestono certo un ruolo di seconda importanza nell’educazione e nello sviluppo del cucciolo. Sarà vostro preciso compito educare anche loro su come un cucciolo di cane vada trattato anche in situazioni di gioco, come rispettare i suoi spazi e le sue esigenze e soprattutto come rendersi conto che Fido non gradisce un certo tipo di contatto fisico in quel momento, agendo di conseguenza per venirgli incontro. E perché no, una volta fatto ciò cercate di coinvolgerli il più possibile nel percorso di addestramento e socializzazione del piccolo Bau, in modo che prendano familiarità l’uno con gli altri.
Finché su entrambi questi fronti non avrete raggiunto risultati sufficientemente rassicuranti, sarà importante mantenere delle precise regole di convivenza atte a evitare qualunque tipo di rischio; la prima di queste regole consiste senz’altro nel non lasciare i vostri bambini da soli con il vostro cucciolo ma mantenere la massima vigilanza su entrambi.