Cuccioli di Scottish Terrier: carattere, indole e cosa bisogna sapere su di loro
Impariamo a conoscere meglio i cuccioli di Scottish Terrier, dalle dimensioni minute ma dalla grande esuberanza ed energia.
Quella dello Scottish Terrier è una delle razze più popolari al mondo, e non deve quindi stupire che i suoi cuccioli siano diffusissimi e tanto amati dagli appassionati del mondo canino. Se anche voi fate parte di questa categoria di persone, questo articolo fa proprio al caso vostro: è proprio qui che parleremo approfonditamente di questi fantastici animali e di tutto quello che è il caso di sapere se ci si vuole prendere cura di loro nel modo migliore.
Origini storiche
Scottish Terrier, Aberdeen Terrier, “The Diehard” o semplicemente Scottie: ecco tutti i soprannomi che questo straordinario cane ha collezionato nel corso del tempo, e questo dimostra senza alcun dubbio il grado di popolarità che è riuscito a raggiungere.
Eppure di questa razza così famosa e discussa non si conoscono le origini con assoluta certezza. Ciò è principalmente dovuto all’antica usanza di chiamare Scottish Terrier o Scotch Terrier tutte le varietà di Terrier che venivano allevate in Scozia, senza ulteriori distinzioni. Si tende però a pensare che discenda dalla più antica di queste, ossia l’Old Scottish Terrier, allevata nelle Highlands della regione e capostipite di questa serie di razze.
La loro presenza in Gran Bretagna è documentata da millenni: si comincia con Plinio il Vecchio, che nel 55 a.C riportava racconti su cani di piccole dimensioni che avevano la capacità di scavare buchi nel terreno (da qui il nome che i Romani utilizzeranno per loro, Terrarii, dal quale a sua volta discenderà la versione inglese Terrier).
Questi cani mostravano anche delle spiccate doti di predatori nonostante la piccola taglia, e venivano quindi impiegati per dare la caccia a ratti, volpi e persino tassi poiché erano in grado di intrufolarsi nella tana delle loro prede. Diventarono famosi anche per il loro straordinario coraggio, che li dissuadeva dall’abbandonare qualunque combattimento nonostante il pericolo e il netto svantaggio, e che spesso li costringeva a essere letteralmente presi per la coda e tirati fuori dai guai (e dalle buche nel terreno) dai propri padroni.
Le piccole dimensioni non si limitavano ad aiutare questo caparbio cagnolino a intrufolarsi in ogni tana o buco nel terreno, ma li rendevano anche estremamente facili da trasportare. Pare anche che lo Scottie si muovesse in sella ai propri padroni durante le sessioni di caccia, seguiti a ruota dai ben più possenti mastini. Quando questi ultimi neutralizzavano la preda di turno, però, era proprio lui a essere rimesso a terra e a lanciarsi verso di essa per rifilarle il colpo mortale.
La sua diffusione oltre i confini britannici cominciò nel XVII secolo, quando il re Giacomo I d’Inghilterra regalò alcuni esemplari di Scottish Terrier al re di Francia. Con il progressivo aumento della sua popolarità in Europa, questo cane divenne oggetto di studio da parte di allevatori esperti e semplici appassionati, che gli riservarono un impiego sempre meno circoscritto alle sessioni di caccia: fu proprio in questo periodo che venne riscoperto come animale da compagnia e attira l’interesse delle principali esposizioni canine. Da lì a diventare uno dei cani preferiti dalle famiglie di tutto il mondo il passo è stato relativamente breve.
Aspetto fisico
Lo Scottish Terrier è per natura un cane le cui caratteristiche fisiche tendono a bilanciarsi perfettamente tra loro: se pensate che il suo essere di piccola taglia gli conferisca un aspetto fragile e indifeso vi sbagliate di grosso, poiché è dotato di un’ossatura solida e di una muscolatura robusta. Il peso di un maschio adulto può variare tra gli 8,5 e i 10 kg, mentre le femmine si fermano generalmente a un intervallo tra 8 e 9,5 kg. L’altezza al garrese va dai 25 ai 28 cm circa per gli esemplari di entrambi i sessi.
Nella sua figura dai tratti equilibrati e quasi solenni spiccano però le zampe corte e molto larghe: è proprio questo l’asso nella manica di cui dispone per scavare buche nel terreno in modo così efficiente; la già citata, preziosissima coda è di media lunghezza e più tozza alla base, per poi assottigliarsi man mano che si procede verso la punta.
La testa è oblunga e presenta occhi quasi a mandorla e di colore marrone scuro, abbastanza distanziati tra loro e caratterizzati dalla presenza di folte sopracciglia che accentua l’aspetto singolare di questo cagnolino e fa sembrare la sua espressione sempre vigile e attenta. Il naso è grande e nero, e le orecchie sono sottili e appuntite, sempre all’insù.
Il manto dello Scottish Terrier è formato da un doppio strato, composto da un sottopelo morbido, denso e corto ricoperto da uno strato esterno di consistenza più ruvida ma altrettanto fitto. Le colorazioni ammesse dallo standard di razza sono il nero e il grigio, con variazioni come il “Brindle” (tra il marrone e il nero) e il “Wheaten” (tra color paglia a biancastro).
Carattere e temperamento
Gli Scottish Terrier sono famosi per la lealtà ai limiti della devozione che provano per i loro padroni, con i quali formano legami pressoché indissolubili. Il loro desiderio più grande è quello di essere e sentirsi inclusi in ogni attività che viene svolta attorno a loro, soprattutto dalle persone che ama: pur riuscendo ad affezionarsi in modo profondo a ogni singolo membro della loro famiglia, il rapporto più stretto sarà quello tra loro e una persona in particolare, che di solito coincide con quella che si prende cura di loro per la maggior parte del tempo.
A questo proposito, può sorprendere a volte il particolare tipo di sensibilità che lo Scottie può mostrare verso il suo umano prediletto e verso i suoi sentimenti, che tende a riflettere in modo molto fedele: se una persona è piuttosto tranquilla e taciturna questo cuccioletto lo seguirà a ruota, ma sarà pronto anche a fare l’opposto se decidete di fare qualcosa di più emozionante. Quello che gli importa di più, del resto, è restare in vostra compagnia e in sintonia con voi.
Con una premessa di questo tipo non stupisce che molti considerino questo cucciolo ideale per chi non ha mai avuto un cane prima di lui e in particolare per le famiglie con bambini e/o anziani: la sua grande adattabilità emotiva lo rende un fantastico compagno di vita per tantissime situazioni abitative diverse tra loro.
L’aspetto solenne e quasi serioso di questi cani può trarre in inganno: se è vero che mostrano spesso un’indole riservata e spesso indipendente, sanno essere anche estremamente esuberanti e si tratta di una dote che non si fanno problemi a manifestare sin da quando sono ancora molto piccoli.
Ben nota a chi è familiare con questa razza è poi la loro testardaggine, che li porta a volte a provare una certa diffidenza nei confronti delle persone con cui non hanno ancora molta confidenza. È però molto raro che questo atteggiamento sfoci in una aperta ostilità verso di loro: è molto più probabile che preferiscano mantenere le distanze e aspettare di capire meglio con chi hanno davvero a che fare.
Se avete prestato attenzione alla sezione dedicata alle origini storiche di questa razza sarete già al corrente del suo spiccato talento come cacciatore. Pur essendosi lasciato questo tipo di carriera alle spalle, infatti, il nostro piccolo amico a quattro zampe mantiene invariato quello stesso istinto e non esiterà a fiondarsi su piccole prede (o animali che percepisce come tali) appena ne ha l’occasione.
Non lasciatevi ingannare dalle piccole dimensioni dello Scottish Terrier: sarebbe riduttivo chiamarlo semplicemente “cane da appartamento”, poiché la sua storia e la sua indole gli richiedono uno spazio vitale più ampio possibile, in cui scatenare tutte le sue energie… e sfogare la sua voglia di scavare buche senza prendere di mira i vostri vasi da fiori!
Per tutte le ragioni che abbiamo fin qui elencato, è estremamente importante assicurare al vostro cucciolo di Scottish Terrier una buona socializzazione fin dalla più tenera età, esponendolo a una quantità di stimoli e di esperienze più grande e variegata possibile.
In questo modo non lo aiuterete soltanto a sentirsi più a suo agio e sicuro di sé man mano che procederà verso l’età adulta: riuscirete anche a scoraggiare tutta una serie di comportamenti negativi che altrimenti, già favoriti da certe sue predisposizioni caratteriali da cucciolo, si radicheranno in lui sempre più minacciando la futura serenità di chi vive con lui ma soprattutto la sua.
Considerando che si tratta anche di un cucciolo che di per sé è piuttosto socievole, soprattutto quando supera lo “scoglio” della sua diffidenza iniziale, imparare a fare amicizia con altri animali ed esseri umani in situazioni e contesti diversi (seppur gradatamente e con le dovute precauzioni) può solo fargli del bene.
Di pari passo con il percorso di socializzazione sarà poi fondamentale anche avviare un buon addestramento, che dovrà essere regolare per tutto il resto della sua vita e fornirgli tutta la disciplina e la guida di cui necessita. Procedete con calma e senza fretta: gli Scottie, come molti cani Terrier, sono cani estremamente intelligenti che, pur impiegando più tempo a imparare determinate lezioni rispetto ad altre razze, una volta assimilatele non le dimenticherà mai più.
Siate pazienti con lui – ricordate che è molto sensibile – e prediligete ambienti tranquilli e sereni per l’addestramento, o almeno bilanciateli con contesti più affollati e ricchi di stimoli: questi ultimi gli danno sì la possibilità di socializzare con altri cani e imparare come comportarsi bene in spazi pubblici, ma tendono a confonderlo se si ritrova con troppe cose a cui prestare attenzione. Vedrete che in questo modo imparerà più volentieri e vi sarà grato dell’educazione impartitagli.
Salute e alimentazione
L’aspettativa di vita di uno Scottish Terrier varia dai 13 e i 14 anni, dando per scontato che per tutta la sua durata abbia condotto uno stile di vita sano e che chi si prende cura di lui gli abbia fatto seguire una dieta equilibrata e adatta alle sue caratteristiche. Se non siete sicuri di come sia meglio procedere a questo proposito, non esitate a rivolgervi a un veterinario per dei preziosissimi consigli su quantità e qualità dei prodotti da scegliere.
Il mantello di cui è dotato lo Scottish Terrier necessita di essere spazzolato più volte alla settimana, prestando particolare attenzione ai ciuffi più lunghi e folti lungo il corpo; il muso va pulito giornalmente poiché il denso pelo che circonda la bocca potrebbe trattenere residui di cibo. La muta del pelo è particolarmente abbondante in primavera e in autunno e richiede spazzolate ancora più frequenti.
Purtroppo la salute del nostro piccolo Fido è minacciata anche da una serie piuttosto lunga di disturbi ereditari che è bene conoscere se lo si vuole prendere con sé. Il più comune è il cosiddetto Scottie Cramp o disordine della serotonina: come il nome stesso suggerisce, è un disordine neuromuscolare ereditario che affligge solo gli esemplari di questa razza e probabilmente dovuto a degli squilibri metabolici, anche se gli studiosi stanno ancora indagando sulle sue cause.
Questo disturbo tende a essere asintomatico e passare pressoché inosservato finché una situazione che lo rende sovraeccitato (accoppiamento, passeggiate o esercizio fisico) non provoca delle crisi della durata di circa mezz’ora, in cui il malcapitato cagnolino soffre di fiato corto, boccheggia, contrae i muscoli facciali, inarca la colonna vertebrale e irrigidisce le zampe, muovendosi a fatica.
Un’altra malattia da non sottovalutare per chi ha un cucciolo di questa razza è poi la cosiddetta Osteopatia Craniomandibolare o (CMO): una malformazione congenita tipica non solo dello Scottie ma di svariate razze Terrier, che colpisce la mandibola e spesso anche le articolazioni a essa collegate. Nel corso della crescita dell’animale quest’osso può svilupparsi in modo errato stravolgendo la conformazione della bocca e impedendogli di mangiare, bere e masticare correttamente entro gli 8 mesi di vita. Fortunatamente nella maggior parte dei casi questo brutto disturbo tende a regredire e correggersi autonomamente al termine della crescita.
Altre patologie a cui un cucciolo di Scottish Terrier è particolarmente esposto sono:
- La lussazione della rotula, che purtroppo rappresenta una minaccia per tutti i cani di piccola taglia),
- La malattia di Von Willebrand, che provoca emorragie interne spontanee in varie aree del corpo e purtroppo non ha al momento una cura;
- La cataratta giovanile;
- La sordità congenita;
- Vari tipi di tumore;
- Abiotrofia cerebellare, disordine ereditario che colpisce il cervelletto e lo danneggia in modo permanente, causando sintomi come tremori, confusione e difficoltà nei movimenti.