Cuccioli di San Bernardo, caratteristiche e temperamento: cosa sapere su di loro

Cuccioli di San Bernardo, caratteristiche e comportamento: cosa sapere prima di adottare questi amici così pazienti, pacifici e molto possenti

Siete pazzi di questa razza e per questo state valutando l’ipotesi di un’adozione di cuccioli di San Bernardo? Prima di avventurarvi in questo nuovo percorso è necessario informarsi adeguatamente.

Conoscere nel dettaglio tutte le particolarità di questa razza, le caratteristiche fisiche e comportamentali di questi animali da lavoro ma anche da compagnia. Vediamo insieme come.

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San Bernardo cucciolo: una panoramica

Il cucciolo di San Bernardo è sicuramente uno dei cuccioli a quattro zampe più teneri che ci siano. Mano a mano questi cuccioli diventano dei veri ammassi di pelo da stringere… fin quando, ovviamente, non saranno loro a sopraffarvi con le loro dimensioni. Quando si sceglie di prenderne uno, dunque, è bene tenere presente quale sarà la sua mole.

Cucciolo di San Bernardo sul prato

Prima di descriverli nel dettaglio, è bene sottolineare che vanno acquistati/adottati in allevamenti certificati, che nutrano le mamme in modo appropriato durante la gestazione e che seguano correttamente lo svezzamento. Mamme e cuccioli non devono mai essere separati prima del tempo, onde evitare problemi di socializzazione.

Se i cuccioli di San Bernardo saranno tenuti in casa, è bene preparare gli ambienti domestici alla loro presenza evitando di tenere in giro oggetti pericolosi che possano destare la loro curiosità e, contestualmente, tenendo almeno in un primo momento lontani gli altri animali domestici per farli abituare gradualmente alla reciproca presenza. Detto ciò, scopriamo nel dettaglio le peculiarità di questi piccoli!

APPROFONDIMENTO: Tutto sulla razza San Bernardo

Carattere dei cuccioli di San Bernardo

Sin dalla tenera età, i cuccioli di San Bernardo fanno sfoggio di una delle loro più grandi doti caratteriali: una pazienza quasi illimitata. Nonostante siano dei giocherelloni come tutti i “bimbi”, è davvero difficile contrariarli: persino togliergli il loro giocattolo preferito può a malapena incupirli prima che ritrovino una pace interiore senza fine.

Un’altra caratteristica che sfoggiano sin da piccoli è il loro essere amorevoli: si legano non a una sola persona ma a tutta la famiglia e hanno una predilezione per i bambini, con cui passano gran parte del loro tempo. Sono anche estremamente fedeli e leali, difficilmente si fanno “comprare” da persone non appartenenti al nucleo familiare, neanche da piccolissimi.

Cuccioli di San Bernardo che corrono sulla neve

Altra dote caratteriale non di poco conto è la vivacità. I piccoli di San Bernardo sono molto, molto vivaci e questo a volte può renderli un po’ irruenti. Non si tratta però di un’irruenza negativa: semplicemente non tengono conto della loro misura e alle volte nel muoversi, nel fare le feste e nel correre possono risultare un po’ invadenti.

Sono molto amichevoli con gli estranei, ma come abbiamo già detto, non si fanno comprare: rimangono vigili se le persone che li circondano non appartengono alla loro famiglia, pur essendo molto tolleranti anche quando si invade il loro spazio.

Il carattere di questi cagnolini è la carta vincente che spinge la gente ad adottarli con una forte frequenza, nulla di meglio di una montagna di pelo calma, rilassante e dolce da coccolare. Sono anche molto equilibrati, caratteristica che svilupperanno maggiormente crescendo.

Aspetto fisico del cucciolo di San Bernardo

Passiamo all’aspetto fisico dei cuccioli di San Bernardo, di certo un fattore non trascurabile e molto evidente sin dalla più tenera età: rescendo la stazza aumenta in modo considerevole raggiungendo anche i 100 chilogrammi, per i maschi, seguiti dagli 80 massimo 90 chilogrammi per le femmine.

Si tratta di dimensioni davvero importanti al pari della stessa taglia, che può oscillare da un minimo di 70 centimetri fino al metro di altezza. Fisicamente appaiono come dei “cuscini”dalla testa grande e quadrata, e con morbido che si arricchirà di pieghe cadenti. Gli occhi hanno una forma romboidale e un’espressione dolce.

Come e quanto cresce un cucciolo di San Bernardo maschio?

Ma cosa ci si deve aspettare dalla crescita del San Bernardo? Dipende ovviamente anche dal sesso. Partiamo dai maschietti: alla nascita pesano pochi grammi e il musetto è piccolo e apparentemente schiacciato. A tre mesi, invece, la crescita dovrebbe già essere più che evidente, con un peso che si aggira intorno ai 23/26 kg.

A sei mesi il peso deve essere invece tra i 43 e i 47 kg, mentre a 1 anno fra i 62 e i 76 kg. Per quanto riguarda l’altezza, si sviluppa gradualmente insieme al peso e va dai 30 cm dei 3 mesi ai 90 cm (anche di più) quando si raggiunge il primo anno di vita. I maschietti smettono di crescere a 24 mesi: compiuti i due anni, dunque, saranno fatti e finiti.

Cucciolo di San Bernardo con lingua di fuori

Come e quanto cresce un cucciolo di San Bernardo femmina?

Andiamo ora allo sviluppo del cucciolo di San Bernardo femmina: anche le piccoline partono da pochi, pochissimi grammi (sono leggermente più snelle dei fratellini) e hanno il musetto rosa, leggermente più affilato rispetto ai maschietti.

A tre mesi, per essere in salute, le cucciole di San Bernardo dovrebbero pesare tra i 17 e i 22 kg, mentre a 6 mesi dovrebbero fare un “balzo” tra i 31 e i 40 kg. Infine, a un anno il peso si stabilizzerà fra i 48 e i 62 kg. Le femminucce smettono di crescere a 22 mesi. L’altezza va dai 20 cm dei 3 mesi agli 80 del primo anno.

Le caratteristiche fisiche chiave dei cuccioli di San Bernardo

Ci sono, ovviamente, delle caratteristiche fisiche predominanti nei cuccioli di questa razza. Il manto, per esempio, può essere sia lungo che corto, ma il colore è quasi sempre marrone e bianco, mai uniforme, con parti più scure sulle orecchie.

Queste ultime sono cadenti: appena nati sembreranno dritte, ma già nei primi mesi assumeranno la loro conformazione regolare muso e naso. Le zampe saranno grosse sin dai primi mesi, indice della mole che assumeranno. La coda diventerà via via sempre più lunga e morbida. Piccola curiosità: a dispetto delle apparenze i cuccioli di San Bernardo sono animali atletici, agili e abili nello sport.

Abitudini abitative e alimentari del San Bernardo da cucciolo

Può sembrare strano, ma convivere felicemente con i cuccioli di San Bernando è facile. Ebbene sì, questo vale anche se sono cuccioli particolarmente grossi e imponenti: l’importante è assicurare loro amore, spazio e molte aree verdi. Sì, perché com’è immaginabile non sono cani da monolocale o da ambienti ristretti, questo è poco ma sicuro.

In ambienti piccoli soffrirebbero o, comunque, se costretti, dovrebbero avere sempre la possibilità di sgambare per molto tempo onde evitare di cadere in depressione o di diventare distruttivi in una fase dello sviluppo cruciale per il loro benessere psicologico e fisico.

Non sono neppure adatti a vivere in aree molto calde: la loro mole e il loro pelo fa sì che per loro i primi caldi siano già molto difficili da sopportare. Hanno bisogno di frescura, non per niente sono cani tipici dell’alta montagna: devono poter fare affidamento su alcune condizioni precise, necessarie per migliorare la qualità della loro vita favorendo un percorso esistenziale lungo e sano.

Cucciolo di San Bernardo confuso

Inoltre, devono seguire anche un’alimentazione curata, che possa assolvere al loro fabbisogno quotidiano: le dosi del cibo dovranno essere commisurate alla loro fase di sviluppo, con quantità calibrate per fare in modo che crescano ma non ingrassino. Sì a crocchette e umido, ma anche all’introduzione di proteine di varia natura, no invece a un numero eccessivo di carboidrati.

Un’altra cosa da sapere è che i piccoli di San Bernardo sentiranno sempre il bisogno di idratarsi, specie dopo lunghe corse e giochi, quindi occhio a tenere a loro disposizione ampie ciotole d’acqua rigorosamente sempre fresca. Un ultimo consiglio: per assicurargli un menu dignitoso è bene consultare sia l’allevatore che il veterinario.

Cosa sapere sulla salute del cucciolo di San Bernardo?

E riguardo alla salute? Partiamo dal presupposto che un cucciolo acquistato/adottato da un buon allevamento sarà già in buona salute psicofisica: equilibrato, sverminato, sano sotto tutti i punti di vista e possibilmente con i primi vaccini già effettuati. Siate molto rigorosi nel selezionare chi vi venderà/darà il vostro cucciolo: la sua salute è fondamentale.

Per quanto riguarda le aspettative di vita, la razza può raggiungere tranquillamente i dieci anni di età, ma è importante seguirne la crescita con molta cura, attenzione e costanza, assicurandogli cibi e ambienti adeguati. I primi due anni di vita, quando il San Bernardo è ancora cucciolo, sono letteralmente cruciali.

Il pelo va spazzolato spazzolato con costanza anche per favorire la circolazione ed evitare dermatiti e il musetto va pulito spesso non appena cominciano a perdere bava (caratteristica della razza). Bisogna fare molta attenzione agli occhietti: fin da piccoli i cuccioli di San Bernardo lacrimano frequentemente e occorre pulirli onde evitare di incorrere nell’entropion, nell’ectropion e in infiammazioni generiche.

Vista la loro mole, è anche facile nutrili troppo e portarli all’obesità: ciò va evitato, perché rischiano di avere sin da subito problemi al cuore e alle ossa. Altra cosa da fare per tenerli in salute è imparare a rispettare i loro tempi: intorno a 1 anno e mezzo il cane ci potrebbe sembrare già “adulto”, ma invece è ancora un cucciolo. Non bisogna farlo stancare troppo e bisognare fare in modo che riposi per il tempo necessario al suo benessere.

Tutto sull’educazione dei cuccioli di San Bernardo

Come tutti i cuccioli, i piccoli di San Bernardo vanno educati e addestrati. Anche se in prima battuta possono apparire svogliati e poco avvezzi allo sforzo, l’apparenza inganna: hanno un’indole da animali da lavoro e sono estremamente reattivi, oltre che molto intelligenti.

Il momento ideale per iniziare a educarli è intorno ai tre mesi. Si può procedere a piccoli passi, con i comandi base, e usando il rinforzo positivo (senza esagerare con gli snack). In generale sono animali molto ubbidienti in grado di assecondare tutti i richiami e le richieste del proprietario. Possono però anche essere un pizzico testardi, quindi se si incontrano difficoltà è bene considerare un percorso educativo da seguire insieme.

Un cucciolo di San Bernardo che guarda in su

Sono molto volitivi, per quanto buoni, quindi andranno coordinati e guidati nel modo giusto in particolare dalla figura di riferimento, su cui faranno affidamento per tutta la vita. Una particolarità da tenere in considerazione e da assecondare, per quanto potranno crescere rimarranno degli eterni cuccioloni alla ricerca di carezze. Per questo è fondamentale educarli sin dai primi mesi così da correggere alcuni aspetti istintivi (come gli slanci) che potrebbero creare dei problemi.

Ancora, la socializzazione è necessaria e va affrontata nel modo giusto, questo gli permetterà di sviluppare un lato importante del loro carattere ovvero la pazienza. Sarà facile sia educarli che addestrarli perché sono cani che amano interagire, imparare e assecondare le necessità e le richieste del proprietario.

Cuccioli di San Bernando: allevamenti e Pet therapy

Chi non vorrebbe abbracciare un soffice e corpulento San Bernardo? Un sogno nel cassetto che in pochi possono realizzare. Infatti, come detto, animali che devono poter fare affidamento su vasti spazi e ambienti con temperature basse, quindi non adattissimi per appartamenti in città.

Se però i requisiti ci sono tutti allora basta rivolgersi a degli allevamento certificato dove poterli acquistare in piena sicurezza, con tutta la documentazione del caso. Ci viene in aiuto l’ENCI, che elenca tutti gli allevamenti di questa razza su territorio italiano. Se vi state chiedendo qual è il costo, la cifra si aggira intorno alle 1600 euro ma con possibilità di crescita verso i 2000 euro. Un costo non certo irrilevante ma che va di pari passo con la loro essenza gentile.

Proprio il loro animo nobile li porta ad andare d’accordo con anziani, bambini e disabili mostrando una calma senza pari. Questo ha fatto sì che vengano da tempo impiegati anche nella Pet therapy. Sono indicati anche per le persone con autismo, grazie alla predisposizione tipica dei cani di favorire legami diretti e senza filtri e favorendo una comunicazione fluida, non per forza verbale, anche con quei pazienti con maggiori difficoltà.

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