Cuccioli di Russell Terrier come sceglierli? Tutti i consigli migliori e le dritte
Per chi voglia prendere con sé un cucciolo di razza Russell Terrier, ecco qualche indicazione su come effettuare questa importante scelta.
I cani Russell Terrier sanno rivelarsi dei fantastici compagni di vita, quindi non sorprende che siano così popolari in tutto il mondo e che tante famiglie vogliano prendere con sé dei cuccioli di questa razza. Ma sapere come sceglierli non è cosa da tutti, e molte persone potrebbero trovare delle difficoltà in questa operazione. È per questo motivo che abbiamo elaborato una guida pratica sugli aspetti da tenere maggiormente d’occhio quando ci apprestiamo a decidere su quale cagnolino ricadrà la nostra scelta.
Alla base di una scelta giusta
Quella di scegliere un cucciolo di cane da accogliere nella propria casa e nella propria famiglia è una decisione che non viene fatta tutti i giorni: anzi, nel caso di molte persone capita una sola volta nella vita. Di conseguenza non tutti sanno già come sia il caso di regolarsi in questa scelta e soprattutto quali siano le considerazioni da fare in questa situazione.
C’è anche da tenere a mente il fatto che ogni razza di cani è differente e presenta una serie di caratteristiche fisiche, caratteriali e comportamentali che formano combinazioni uniche nel loro genere. È bene fare allora delle distinzioni in base ai tratti specifici di cui è dotato ogni cucciolo e in base alle specifiche esigenze alle quali dovrete rispondere per tutto il corso della loro vita.
Esistono però degli accorgimenti che tutti i futuri padroni di un cucciolo dovrebbero seguire molto prima di procedere con l’acquisto e a prescindere dalla razza a cui tale cucciolo appartiene. Il più importante di questi, nonché il primo consiglio che ci sentiamo vi darvi, è senza dubbio quello di rivolgersi a degli allevatori con affisso ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), il quale garantisce un certo grado di affidabilità e sicurezza già in partenza. Esistono nel nostro Paese numerose strutture che presentano questa caratteristica, ognuna delle quali si concentra su una o poche razze di cani.
Proprio per chi decide di optare per dei cuccioli di razza pura, una particolare importanza riveste poi il loro pedigree. Esso rappresenta una sorta di carta d’identità del cane e vi fornirà tutta una serie di informazioni su di lui, compreso il suo albero genealogico.
Non si tratta semplicemente di un documento da esibire in occasione di eventuali mostre ed esposizioni canine: oltre ad attestare la purezza della razza, infatti, il possesso del pedigree vi darà anche modo di accertarvi che i genitori del cucciolo siano perfettamente in salute, e che quindi lui non rischierà di sviluppare delle malattie ereditarie.
Una razza molto popolare
Il Russell Terrier è un cane che nel corso della sua storia ha avuto alterne fortune in termini di popolarità, o almeno per come la intendiamo al giorno d’oggi. Chiamata anche Jack Russell Terrier o semplicemente Jack Russell, questa razza venne sviluppata nell’Inghilterra del XIX secolo come cane da caccia. Si tratta di una motivazione che ha quindi ben poco a che vedere con dei particolari canoni estetici e molto più con una specifica funzione che si attribuiva a questi animali.
Come tutti i cani appartenenti alla varietà Terrier, infatti, i Jack Russell risultavano estremamente abili nello scavare piccole fosse nel terreno e stanare eventuali prede dalle loro tane. È per questa ragione che, per gran parte dell’800 e anche oltre, vennero impiegati molto di frequente dai membri della nobiltà inglese per le loro battute di caccia, e in particolare per la caccia alla volpe.
Si trattava di cani estremamente atletici e robusti, che nonostante la loro piccola taglia risultavano sufficientemente agili e scattanti da poter correre insieme a dei mastini in queste occasioni. Fu solo successivamente, in concomitanza con la colonizzazione dell’Australia da parte dell’Inghilterra, che questo cane cominciò ad acquistare il favore degli appassionati anche come animale da compagnia. Da questo Paese la sua popolarità si diffuse poi nel resto del mondo e perdura ancora oggi, rendendolo una delle scelte più frequenti per le famiglie con bambini.
Esistono numerosi allevamenti di Russell Terrier con affisso ENCI situati in tutte le regioni italiane, e più precisamente:
- 6 in Abruzzo (province di Chieti, L’Aquila e Teramo);
- 1 in Basilicata (provincia di Matera);
- 5 in Calabria (province di Cosenza e di Vibo Valentia);
- 15 in Campania (province di Avellino, Benevento, Salerno, Napoli e Caserta);
- 5 in Emilia Romagna (province di Ferrara, Bologna, Parma e Modena);
- 5 in Friuli Venezia Giulia (provincia di Udine);
- 15 nel Lazio (province di Roma, Frosinone, Viterbo e Latina);
- 9 in Liguria (province di Savona, Genova e Imperia);
- 38 in Lombardia (province di Cremona, Pavia, Monza, Como, Milano, Lecco, Brescia, Lodi, Bergamo e Varese);
- 10 nelle Marche (province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata);
- 27 in Piemonte (province di Novara, Vercelli, Torino, Cuneo, Alessandria e Biella);
- 4 in Puglia (province di Bari, Lecce e Brindisi);
- 1 in Sardegna (provincia di Sassari);
- 15 in Sicilia (province di Palermo, Siracusa, Messina, Catania, Ragusa e Agrigento);
- 5 in Trentino Alto Adige (province di Trento e Bolzano);
- 42 in Toscana (province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia, Grosseto, Arezzo, Livorno, Siena e Massa-Carrara);
- 5 in Umbria (province di Perugia e Terni);
- 18 in Veneto (province di Venezia, Treviso, Vicenza, Rovigo e Padova).
Caratteristiche fisiche, carattere, comportamento
Abbiamo già parlato di quanto sia importante rivolgersi alla struttura giusta e puntare su degli esemplari dotati di pedigree. Ma un’operazione altrettanto necessaria consiste nell’imparare a conoscere il cucciolo di Jack Russell che avete intenzione di acquistare, recandovi di persona nell’allevamento di riferimento in più di un’occasione e osservando forma fisica, stato di salute e comportamento dei cagnolini lì presenti.
Di solito i cagnolini che vengono resi disponibili per l’acquisto hanno già raggiunto un’età nella quale si cominciano a notare le loro prime inclinazioni caratteriali, se non già una personalità piuttosto spiccata. Dal modo in cui essi interagiscono tra loro e con le persone che vengono a trovarli capirete molte cose sul vostro potenziale piccolo Fido.
È molto probabile infatti che a un certo punto la vostra attenzione ricada su un cucciolo in particolare: guardate allora con molta attenzione il modo in cui si comporta con i suoi fratellini, anche solo quando stanno giocando insieme. Tende a partecipare attivamente al gioco, magari anche in modo aggressivo? Sa difendersi da qualche cucciolo un po’ più prepotente? O preferisce semplicemente starsene per conto suo in un angolo, limitandosi a guardare gli altri?
Anche a distanza di tempo e dopo ripetute visite, il passo successivo sarà ovviamente quello di fare personalmente la conoscenza del vostro adorabile candidato. Siamo sicuri che non vi ci vorrà molto per decidere che è il momento di fare le presentazioni, ma raccomandiamo anche in questo caso di studiare attentamente il modo in cui si relaziona con voi: da questo potrete imparare a conoscere non solo una ulteriore sfaccettatura del suo carattere, ma anche il grado di socializzazione a cui è stato esposto.
Se il piccolo Bau si mostra a suo agio quando vi avvicinate e accoglie di buon grado il contatto con voi, si tratta ovviamente di un ottimo segno: è importante per un cucciolo essere almeno in parte bendisposto nei confronti delle persone estranee, e il fatto che tra voi ci sia una buona sintonia sin da subito non può che giovare in vista della vostra futura convivenza.
Se invece il cagnolino tende a divincolarsi e a sfuggire al contatto con voi, magari respingendovi con le zampe, la prima cosa che potreste pensare è che la sua socializzazione non sia ancora a buon punto. Potrebbe comunque trattarsi semplicemente di un cucciolo particolarmente timido o diffidente verso chi non conosce, e questo tratto potrebbe restare presente in lui a prescindere da quanto lo si farà socializzare. In entrambi i casi, non basatevi su una sola visita ma fate più tentativi, osservando ogni volta il modo in cui si pone con voi prima di trarre delle conclusioni definitive.