Cuccioli di cane pasticcioni: foto tenere e buffe di cagnolini combinaguai

I cuccioli di cane pasticcioni, in foto o dal vivo, sono sempre dietro l’angolo. È davvero difficile trovare un esemplare che sia sempre obbediente e che non assecondi il suo istinto, che lo spinge a fare monellerie.

Passare in rassegna le situazioni tipiche in cui il nostro amico a quattro zampe si fa cogliere in flagrante può essere davvero divertente. Un modo per passare qualche minuto in allegria. Una terapia d’urto contro le brutte giornate che non finiscono mai.

Buoni i biscotti!

Che siano biscotti, pollo con le patate al forno, spaghetti al sugo o del semplice pane, se lasciamo del cibo sulla tavola incustodita possiamo essere certi che il nostro amato Fido non resterà con le mani in mano, o forse sarebbe meglio dire ‘con le zampe in zampa’.

Che segua una alimentazione sana ed equilibrata, da piccino così come in età adulta è fondamentale per salvaguardare la sua salute. I cuccioli di cane pasticcioni, in foto o meno, devono essere sempre controllati a vista per impedire che si facciano del male o che ci distruggano casa.

Bubù settete!

Una delle paure tipiche di chi adotta un amico a quattro zampe, soprattutto se è alla prima esperienza e non conosce a fondo i comportamenti del cane, è quella di perderlo di vista e non trovarlo più.

Quello che forse non tutti sanno, però, è che Fido ama giocare a nascondino, soprattutto se sa che così attira la nostra attenzione. I cani infatti hanno bisogno di cure e di sentirsi considerati, se stiamo lontano da casa per molte ore – per esempio – i più sensibili possono anche arrivare a soffrire di ansia da separazione. E a incidere è anche la razza.

Quasi tutti, infatti, tendono a essere particolarmente coccoloni, e questa caratteristica va tenuta ben a mente in fase di adozione, tuttavia ci sono degli esemplari che – rispetto ad altri – gestiscono la solitudine meglio. A tal proposito potrebbe tornare utile conoscere le 5 razze di cani adatte alle persone schive.

Non sono stato io!

I cuccioli di cane pasticcioni per eccellenza, e in foto risultano più simpatici che dal vivo, sono quelli che ci fanno trovare la casa sotto sopra. Carta igienica scambiata per un bocconcino succulento, porte e scarpe mordicchiate sono un must.

Ne sa qualcosa il proprietario di questo quattro zampe. Un vero monello che però è capace di farsi perdonare con un solo sguardo. Se succede una volta ogni tanto, forse Fido ha solo bisogno di seguire uno dei corsi di addestramento per cuccioli in circolazione e imparare le regole base della convivenza pacifica; ma se succede molto spesso, forse può essere un sintomo di un malessere.

Andare alla fonte è l’unico modo per farlo stare meglio. Ecco, per esempio, perché di solito i cani mordono le nostre scarpe o le nostre pantofole (quando e come dobbiamo intervenire).

Mordicchiare, mordicchiare e ancora mordicchiare

A proposito di pantofole e scarpe, la scena che mostra questa fotografia non sarà nuova alla maggior parte di proprietari di cani, così come chi ha un felino non avrà la tapezzeria di un solo divano integro. Anche la carta è un materiale che Fido ama in maniera particolare.

Fare capire chi comanda e che determinati comportamenti non possono essere accettati, lo abbiamo già detto, è fondamentale. Ma capirne anche le ragioni è importante: bisogna essere certi che si tratti solo di un capriccio da smorzare.

Facciamo un bel tuffo in piscina!

La questione acqua è un tasto dolente. La maggior parte dei quattro zampe infatti non la amano particolarmente, e anche in questo caso a incidere può essere la razza. Ci sono degli esemplari che si tengono a debita distanza e alcuni talmente a proprio agio in piscina o al mare da essere addestrati per essere di supporto nei salvataggi.

Se il nostro migliore amico è uno di quelli che si tuffa non appena vede uno specchio d’acqua, possiamo immortalarlo e farlo entrare di diritto nella top ten dei cuccioli di cane pasticcioni in foto.

Sogni d’oro

I cuccioli di cane pasticcioni, in foto e nella realtà, lo sono anche quando dormono. In questo caso però non sempre è detto che debbano essere rimproverati. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, la scena che ci si trova davanti è molto tenera. E fare uno scatto ne vale la pena. Lo riguarderemo a distanza di anni, magari quando Fido sarà un po’ più disciplinato, e ci strapperà un sorriso.

In questa foto, i tre cuccioli che dormono in una scatola non dimostrano certamente buon senso, o almeno non a un occhio inesperto che vede solo una gran confusione. In realtà determinate scelte possono avere una spiegazione e anche valida.

Quando i nostri amici a quattro zampe hanno freddo, e magari non hanno un posto caldo dove rifugiarsi, usano il calore corporeo reciproco per non soffrire e – nei casi più gravi e prolungati – rischiare l’ipotermia.

Ops, qualcosa è andato storto…

Un’immagine davvero buffa è quella di questi cuccioli rimasti fuori dalla finestra. Non sappiamo che cosa sia successo perché rimanessero su di un davanzale senza poter rientrare; ma di qualcosa siamo sicuri: hanno fatto male i loro calcoli e adesso hanno un problema da risolvere.

Non sembrano affatto preoccupati, più che altro intenti a trovare una via d’uscita. Osservare i loro sguardi riempie il cuore, ed è proprio grazie a questo dettaglio che quasi sempre riescono a ottenere il nostro perdono. Qualsiasi cosa facciano, sanno che noi li accoglieremo sempre a braccia aperte e che saremo la loro famiglia finché morte non ci separi.

No, prima io!

I cuccioli di cane pasticcioni, in foto o meno, lo sono pure quando mangiano. Qui non si sa chi debba nutrirsi prima, e le crocchette nella ciotola hanno tutta l’aria di essere meglio di uno scrigno pieno di monete d’oro e gioielli.

Sì, perché un amico a quattro zampe intento a mangiare si comporta come se avesse trovato La Mecca e non guarda più in faccia nessuno, nemmeno quello che ha tutta l’aria di essere il fratello. Questi piccolini, infatti, fanno a gara a chi riesce a cibarsi prima e sembrano davvero felici. Come lo siamo noi quando li vediamo stare bene e divertirsi, d’altro canto.