Portare a spasso il cane: come farlo, quante volte, consigli ed errori

Portare a spasso il proprio cane è quasi scontato, ma dobbiamo farlo con consapevolezza (e un po' di buon senso)

Se c’è una certezza quando si adotta un quattro zampe (e che fa desistere alcuni dal farlo) è che si deve portare a spasso il cane. Tutti i giorni, con la pioggia o con il sole.

La passeggiata è prima di tutto una componente importante della routine di Fido, qualcosa di cui ha bisogno sia per espletare le sue “impellenze” che per star bene mentalmente. Per tutti i cani la passeggiata è un’occasione per socializzare, scoprire il mondo, godersi la vita.

Portare a spasso un cane è importante, ma dobbiamo anche capire come farlo in tutta sicurezza e soprattutto se esistono leggi e obblighi da seguire. E a quel punto per Fido (e per noi) sarà tutto ancor più bello!

Indice

Perché è importante portare a spasso il cane?

accarezzare il cane

Tutti noi sappiamo quanto sia importante portare a spasso il cane, concedendogli questo momento per fare i bisognini e sgranchirsi un po’ le zampe. Ma ridurre i vantaggi della passeggiata soltanto a questi due punti non fa altro che impoverire il senso di questa attività quotidiana.

È vero, Fido ha la necessità di abituarsi a uscire tutti i giorni e più volte nell’arco delle 24 ore perché deve fare pipì e cacca, cosa che altrimenti farebbe comunque dentro casa. Vediamo già un ulteriore vantaggio: la routine stabilisce delle regole e dei buoni comportamenti che diventano essenziali per la buona convivenza in casa.

Ma non è tutto qui, perché la passeggiata è indispensabile se vogliamo che il cane sia davvero felice. La casa è un luogo bellissimo, non importa se sia un appartamento o una villa con giardino, Fido sarà sempre felice di trascorrere il suo tempo tra le mura domestiche con le persone a cui vuole bene. Ma occorrono esercizio fisico, movimento, stimoli esterni.

I cani d’appartamento rischiano di vivere un’esistenza noiosa e di conseguenza stressante, perché non riescono mai a esprimere tutta la loro vitalità. A prescindere che si tratti di un cane più pigro o di un esemplare molto attivo, cambia la durata della passeggiata ma il fine è sempre il medesimo: devono tutti fare movimento.

E se ancora non vi sono bastate queste motivazioni, ve ne diamo un’altra altrettanto importante. Portare a spasso il proprio cane significa dargli l’occasione per conoscere il mondo, per socializzare con i propri simili ma anche con le persone. Significa consentirgli di rispondere a tanti stimoli diversi tra loro e ciò tiene la mente sempre attiva e reattiva. Mica poco!

Come abituare il cane ad andare a spasso?

cane al guinzaglio

Se la passeggiata è un momento importantissimo per ciascun cane (e per noi padroncini, che trascorriamo del tempo di qualità insieme a lui), d’altro canto dobbiamo imparare a farlo. Portare a spasso un cane è una responsabilità prima di tutto per il padroncino ed è essenziale insegnare al quattro zampe alcune regole, indirizzandolo verso comportamenti adeguati.

Il cane, in parole povere, deve abituarsi al “rito” della passeggiata e a tutto ciò che vi ruota attorno. Deve imparare a indossare collare e guinzaglio senza fare i capricci, innanzitutto. E deve imparare ad ascoltare i nostri comandi vocali, a camminare al nostro fianco e a non allontanarsi troppo. Sono tutti comportamenti che il cane acquisisce col tempo e con un addestramento costante.

Il consiglio che sentiamo sempre di dare a chi vuole adottare un cagnolino è iniziare ad addestrarlo e insegnargli i comandi di base sin dai primi mesi di vita. In quella fase della vita Fido è ancora piccino, energico ma anche pronto per assimilare ogni nostro insegnamento. Dobbiamo insegnargli ad ascoltarci e non a fare di testa propria (rischiando, tra l’altro, di mettersi in pericolo).

Se non siete proprio esperti, lasciatevi aiutare da un professionista. Gli educatori cinofili sono persone preziosissime per chiunque voglia addestrare un cane e possono fornirvi tantissimi consigli utili per rendere la vita di Fido semplicemente fantastica!

Quante volte si deve portare a spasso il cane?

donna che porta a spasso il cane

Ammesso che il cane sia pronto per uscire e andare a spasso, quante volte dobbiamo portarlo fuori? Se vi siete chiesti (o vi state chiedendo) quante volte è giusto portare a spasso il vostro cane, avete centrato un altro punto davvero importante.

La passeggiata, come abbiamo visto, deve essere un momento super positivo per il quattro zampe come per noi padroncini. L’occasione per fare esperienza e per donare a Fido un duplice equilibrio e benessere, sia fisico che mentale. Perciò sì, la domanda non è affatto stupida e anzi ci pone di fronte ad alcuni fattori di cui non possiamo che tenere conto.

Dal punto di vista legale, nessuno vi obbliga a portare a spasso il cane tot volte al giorno. Non è da questo che dipende la quantità di passeggiate, bensì dalle condizioni specifiche del cane stesso oltre che dal nostro buon senso. Se parliamo di condizioni, dobbiamo valutare sia quelle strettamente fisiche che quelle mentali. Ci sono razze di cani che si affaticano di più rispetto ad altre, ad esempio, e che ovviamente non possono permettersi gli stessi sforzi di cani maggiormente predisposti all’attività fisica.

Al contempo cerchiamo sempre di considerare il benessere mentale di Fido. Ci sono cani che non amano i luoghi troppo affollati, tanto per fare un esempio. Ce ne sono altri che, magari per un passato segnato da esperienze negative, non riescono a socializzare bene né con i propri simili né con le persone che non conoscono. Sono tutti fattori che ci devono spingere a considerare non solo quante volte portare a spasso il cane, ma anche quali sono gli orari e i luoghi più adeguati.

Cuccioli

Razza, condizioni psicofisiche ma anche età. Le varie fasi di vita del cane richiedono accorgimenti diversi da parte di noi padroncini, perciò non possiamo prescindere dall’età di Fido quando dobbiamo portarlo a spasso. Come abbiamo detto, la passeggiata è un “rito” a cui dovremmo abituare già il cucciolo di cane nei primi mesi di vita.

Prima cosa da sapere: il cucciolo non dovrebbe uscire e stare con altri cani finché non abbia fatto le vaccinazioni obbligatorie. Non ci avevate pensato, eh? Eppure è una cosa importantissima perché, entrando a contatto con i propri simili e con eventuali patogeni presenti nell’ambiente, potrebbe ammalarsi (anche gravemente) dato il sistema immunitario ancora debole. Passeggiata sì, ma sempre in sicurezza!

Il cucciolo all’inizio ha bisogno di uscire più spesso rispetto a un cane adulto, prima di tutto perché deve abituarsi. Dobbiamo iniziare a costruire la sua routine, essere costanti e regolari (fate sempre attenzione agli orari) e fargli capire che pipì e cacca sono da fare solo all’esterno! Ci vuole pazienza, ma i cani sono animali molto intelligenti e non è difficile abituarli.

Cani adulti

Un cane adulto dovrebbe già aver consolidato delle abitudini ben precise, quindi rispetto a un cucciolo ha comportamenti molto diversi. Sa quando è ora di uscire, magari lui stesso va a prendere il guinzaglio per ricordarci che è giunto il momento tanto atteso per fare i bisognini e sgranchirsi le zampe!

Le passeggiate di un cane adulto si possono ridurre a tre al giorno, scegliendo momenti che siano anche comodi per voi padroncini. La cosa essenziale è (salvo eccezioni particolari) fare in modo che avvengano sempre alla stessa ora. Cercate sempre di calibrare, inoltre, la durata delle camminate in modo tale che Fido non si affatichi troppo ma che abbia comunque il tempo per divertirsi e sfogare le proprie energie!

Cani anziani

Apriamo una parentesi anche sui cani di una certa età, quelli che per forza di cose hanno qualche acciacco e problemino in più. Ma sfatiamo subito un falso mito: non è vero che i cani anziani hanno meno bisogno delle passeggiate. Anzi, le necessità restano le medesime rispetto a un cane più giovane, solo con qualche accortezza in più.

La vecchiaia porta Fido ad avere ossa e muscoli più deboli, spesso soffre di artrosi e di altre patologie che lo rendono meno attivo, ma proprio per questo deve muoversi. Certo, non può fare grandi sforzi né tanto meno correre all’impazzata come quando era più giovane ed energico, ma la passeggiata lenta non guasta. Deve camminare, insomma, anche per mezz’oretta o comunque in base a quanto sforzo può sopportare.

Anche i cani anziani vanno portati a spasso, solo con qualche accortezza in più. Evitando, ad esempio, le ore più calde in estate o i momenti di grande freddo (con neve o pioggia) quando è inverno e le temperature scendono. E se non ha troppa voglia di interagire con gli altri cani, non importa. Rispettiamo il suo bisogno di tranquillità senza mai forzarlo!

Portare il cane a spasso: obblighi e regole

cani al parco

Esistono delle regole per portare il cane a spasso e dobbiamo conoscerle. La legge italiana stabilisce alcuni obblighi da parte del padrone, con l’unico scopo di evitare danni e problemi verso altre persone o altri animali. La passeggiata è un bel momento cane-padrone, ma è anche una responsabilità che grava sulle nostre spalle. Ricordiamolo, sempre.

Un’ordinanza ministeriale suggerisce delle linee guida per portare a spasso un cane, a cominciare dalla misura del guinzaglio che non dovrebbe essere mai più lungo di 1,50 m. Ma quindi non possiamo portare il cane a passeggio senza guinzaglio? Sì, possiamo. Il guinzaglio non è d’obbligo se ci troviamo in aree apposite di sgambamento dedicate agli animali.

Dobbiamo portare sempre una museruola, in modo da poterla usare quando necessario. Fido la deve indossare sempre? Assolutamente no, ma alcune circostanze a richiedono: quando saliamo sui mezzi pubblici; quando si trova in una situazione di potenziale aggressività; se richiesto dalle autorità competenti; in luoghi aperti al pubblico.

Abbiamo altri obblighi nel portare a spasso un cane? Sì, come quello di avere sempre con noi gli strumenti per raccogliere i suoi bisognini, gettandoli negli appositi contenitori. Anche in questo caso, come nei precedenti, più che regole in senso stretto sono scelte di buon senso da parte di un padroncino che (si spera) abbia a cuore il proprio cane.

Cane a spasso, errori da evitare

beagle al guinzaglio

Concludiamo con un piccolo riepilogo degli errori da non fare quando portiamo a spasso il nostro adorato cane:

  • Guinzaglio troppo corto – oltre a essere contro la legge potrebbe far male a Fido, sia fisicamente che mentalmente vista l’impossibilità di muoversi ed esplorare ciò che lo circonda;
  • Rovistare tra la spazzatura – soddisfare la curiosità del cane sì, ma attenti a cosa annusa o ingerisce: ci sono tanti oggetti e sostanze che potrebbero fargli molto male;
  • Stesso tragitto – non è un “errore” grave, ma ripetere sempre lo stesso percorso nel medesimo modo toglie al cane la possibilità di nuovi stimoli;
  • Passeggiate troppo lunghe (o corte) – portare un cane a passeggio deve essere un’esperienza positiva, non una fatica insopportabile, perciò teniamo conto sempre delle sue esigenze specifiche;
  • Cane sempre al guinzaglio – strumento necessario in alcuni casi, come abbiamo visto, ma anche impedimento; ricordiamo che Fido deve poter giocare, correre, rotolarsi e divertirsi;
  • Strattonare il cane – un errore che rischia di fargli molto male e che non lo abitua affatto a vivere la passeggiata come momento positivo, anzi diventa solo uno stress di cui potrebbe fare a meno (fa il paio con sgridarlo e punirlo, azioni che non servono proprio a nulla);
  • Impedirgli di socializzare – errore da evitare forse più degli altri, perché la passeggiata per ogni cane è proprio il momento della socializzazione e della conoscenza.

Adesso è più chiaro che grande responsabilità sia accudire un cane, vero? Ma siamo certi che con questa piccola guida sarete dei “passeggiatori” più bravi e consapevoli!

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