Corre a salvare un cane sul tetto, ma viene presa in giro
Una persona ha visto un cane sul tetto ed è corso a salvarlo perché era preoccupato: ma in realtà non era come sembrava
Una persona si è preoccupata ed è corsa a salvare un cane che si trovava sul tetto. Lo vedeva in pericolo e in difficoltà e non ha esitato a mettere a rischio anche la sua stessa vita pur di dare una mano a quella creatura. Non c’è voluto poi molto prima che scoprisse di essere stato imbrogliato dall’animale: quello che aveva visto non era quello che lui credeva.
Una donna di San Paolo ha avuto un’avventura davvero molto strana, mentre era intenta a salvare un cane che sembrava in difficoltà. Bruna Anieri stava tornando dalla palestra con il figlio e voleva prendere un Uber. Durante la strada in auto una situazione che le sembrava pericolosa ha destato la sua attenzione. C’era un cane, simile a un Chow Chow, sul tetto di una casa, in una giornata davvero molto calda. Bruna si è preoccupata e ha detto: “Mio Dio, guarda quel povero cane intrappolato”. Diogo, l’autista dell’Uber, ha capito che era allarmata e le ha detto, rallentando: “Vuole andare a vedere se ha bisogno di aiuto?”.
Bruna ha deciso di andare a vedere, anche perché il figlio stava insistendo, perché non voleva lasciare da solo il cane in quella situazione di pericolo puro. Quando Bruna e Diogo sono arrivati davanti alla casa hanno cercato di vedere se c’era qualcuno dentro, ma nessuno ha risposto. Il cane piangeva e sembrava ferito, mentre le temperature stavano salendo, raggiungendo anche i 36 gradi. Non potevano lasciare l’animale lì. Un operaio di un cantiere lì vicino ha prestato la sua scala e Bruna si è arrampicata per trarre in salvo l’animale in difficoltà. Quando era a pochi passi da lui, il cane è saltato già dal tetto ed è tornato a casa.
“Sembravamo due clown”: tutti sono scoppiati a ridere, mentre madre e figlio, insieme all’autista, rientravano sull’auto per andare a casa. Per salvare il cane sul tetto avevano fatto i numeri e, ironia della sorte, voltandosi hanno visto che era tornato al suo posto, a guaire e lamentarsi.