Cora, la cagnolina adottata e lasciata al canile perché “troppo brutta”
Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Cora, una cagnolina che ha subito sulla propria pelle l’incredibile cattiveria umana.
E anche se per una volta non si tratta di cattiveria a livello fisico, l’indignazione che questa storia deve provocare non deve essere da meno.
Cora è un cane che per poco tempo ha sperato in una seconda possibilità. Nella possibilità di una vita felice, di una nuova famiglia in grado di amarla come nessuno ha mai fatto.
Tempo fa, alcune volontarie di Avezzano (Abruzzo), hanno trovato il quadrupede abbandonato insieme ad altri 4 cuccioli. Cora è quindi entrata a far parte di un rifugio dell’Aquila e, in pochissimo tempo, ha ricevuto la sua prima richiesta di adozione.
Dei 5 cuccioli, cora è stata la prima cagnolina a ricevere la richiesta di adozione. Immediatamente, sono scattati i classici controlli per capire se la famiglia che aveva richiesto Cora fosse idonea per prendersene cura.
Dopo tutte le verifiche, l’adozione è stata completata. Cora è quindi partita dall’Aquila per raggiungere Melegnano, un comune in provincia di Milano. La classica staffetta che ha permesso alla cagnolina Cora di raggiungere la sua nuova famiglia.
Peccato che, all’arrivo, niente sia andato come previsto. Non appena il cane è sceso dalla macchina, infatti, la nuova famiglia ha iniziato a comportarsi male.
Alla fine è venuto fuori che quel cane non lo volevano più. Il motivo? Era troppo brutta. Dalle foto sui social Cora sembrava più carina e adesso la sua nuova famiglia non la voleva più adottare.
A prescindere dal fatto che Cora sia una cagnolina bellissima, le volontarie sono rimaste davvero esterrefatte del comportamento di queste persone.
Cora, purtroppo, è quindi risalita in macchina: destinazione il suo rifugio all’Aquila. Nessuna nuova famiglia per la cagnolina quindi, nessun futuro felice.
Anche se, a pensarci bene, forse è stato meglio così. Una famiglia che non vuole più un cane perché “troppo brutto”, probabilmente è una famiglia che non ha la minima idea di come rendere felice un quadrupede.