Continuava a supplicare chiunque passasse, nell’indifferenza: per questo cane la fine sembrava vicina – Video
Non traboccava di salute quando un buon samaritano si è accorto di lui
Un cane immobile sotto un bidone dell’immondizia, una puzza terribile e fastidiosissime mosche nelle vicinanze. È la scena straziante alla quale ha assistito un passante, amante degli animali. Nel vederla provò un immenso dispiacere verso la povera creatura pelosa. Il Fido, magro e malconcio, evitava di muoversi. Probabilmente aveva una zampina rotta e gli era impossibile stare in piedi. Il suo corpo era ricoperto di sporco e pieno di insetti. La ferita profonda emanava un cattivo odore.
A quel punto, il buon samaritano ha deciso di intervenire. Forse era stato il destino a volerli fare incontrare o forse no. Poco gli importava, comunque. L’unica cosa che davvero gli interessava era aiutare il piccolo. Pertanto, lo ha preso con sé, portandolo, una volta caricato in macchine, da un veterinario. Da solo gli sarebbe stato possibile fare poco. Era quantomai essenziale affidarsi a un professionista del campo, con i requisiti adatti per svolgere un servizio adeguato.
Debole e disidratato, un particolare del cane aveva subito catturato l’attenzione: lo sguardo pieni di tristezza. Le prime analisi del medico non sono state rassicuranti. Non era in salute, anzi. Ancora poco e ci avrebbe lasciato sicuramente la pelle. Con la metà inferiore del corpo marcita e i reni compromessi, era in fin di vita. La temperatura corporea era bassa, sotto un valore accettabile, e le vene praticamente invisibili.
La lotta contro la malattia è stata dura, ciononostante il cane ha perseverato. Se aveva stretto i denti fin lì, la premura delle persone incontrate gli ha dato un’iniezione di fiducia in sé stesso. Si sentiva finalmente capito e accettato così com’era, nella sua splendida natura, genuina al 100 per cento e traboccante di sentimenti.
Nei giorni successivi, le costanti attenzioni del salvatore e dei dottori hanno avuto gli effetti auspicati. Rimarginate le ferite, l’appetito è aumentato e la forza cresciuta. È affiorata la speranza di un avvenire felice, consentita da un atto di compassione e dall’efficace trattamento adottato dallo staff sanitario.