Linfoma del cane, come si cura? Tutto sul trattamento
Come si cura il linfoma del cane dipende da tanti fattori. Vediamo nel dettaglio di che si tratta e come agire nel caso di una simile diagnosi
Con i progressi della medicina veterinaria e una maggiore conoscenza generale della salute dei cani, Fido oggi ha maggiori possibilità di vivere una lunga vita e felice.
Sfortunatamente, però, il fatto che la vita media dei quattro zampe si sia allungata fa sì che sia aumentata la popolazione di cani più anziani. Ciò comporta una maggiore quantità di diagnosi di patologie che in qualche modo dipendono proprio dall’età.
Il linfoma canino è una di queste, termine con il quale si indica in modo generico un gruppo di diversi tumori del sangue. La diagnosi di questa malattia è una grande minaccia per la salute e il benessere di Fido, perciò merita un approfondimento capire come si cura il linfoma del cane, quante opzioni di trattamento esistono e come influenzano l’aspettativa di vita del quattro zampe.
Cos’è
Per avere una visione più chiara delle opzioni di trattamento è giusto comprendere a fondo cosa succede quando un cane è affetto da linfoma. Con questo termine si indica un gruppo di tumori, noti anche come linfosarcomi, che colpiscono i linfonodi e gli organi che contengono tessuto linfoide (come milza, fegato e midollo osseo).
Il linfoma colpisce principalmente i cani anziani o di mezza età, ma può essere diagnosticato anche nei cani più giovani e persino nei cuccioli, seppur in casi più rari.
Sebbene si creda che il linfoma sia più comune in razze come il Labrador Retriever, in realtà sono ancora troppo pochi gli studi all’attivo per confermare o meno questa tesi. Secondo un rapporto della Morris Animal Foundation del 2016, ad esempio, il Bullmastiff sembra essere attualmente la razza con un rischio significativamente più elevato di sviluppare linfoma.
Fasi
Il linfoma si sviluppa in più fasi che si contraddistinguono sostanzialmente per la diffusione del tumore dai linfonodi agli organi. Dalla fase 1 alla fase 3 il cane ha un linfoma localizzato nei linfonodi: singolo linfonodo, diversi linfonodi nella stessa area o linfonodi situati in diverse parti del corpo.
Le fasi 4 e 5 sono quelle in cui il linfoma è in stadio avanzato e colpisce gli organi. Nella fase 4 il tumore si è esteso al fegato o alla milza, mentre nella fase 5 colpisce il midollo osseo.
Tipi
In base alla localizzazione del linfoma possiamo distinguerne diversi tipi, ognuno dei quali si cura ovviamente in modo specifico. Il trattamento dipende non solo dalla fase a cui è giunto il tumore, ma anche dalla sua aggressività e dagli organi colpiti.
La forma più comune nei cani è il linfoma multicentrico, che si localizza a livello dei linfonodi. Questi si ingrossano e sono dolenti, ma capita spesso che il cane non abbia alcun sintomo. Poi ci sono il linfoma mediastinico, che colpisce i linfonodi situati all’interno del torace, e il linfoma gastroenterico, più comune nei gatti e che colpisce stomaco e intestino generalmente come conseguenza di una malattia infiammatoria cronica.
Infine esistono due forme molto rare, il linfoma cutaneo e quello extranodale. Nel primo caso, come si può intuire dal nome, colpisce la pelle e i sintomi riguardano proprio questa (alopecia, depigmentazione, prurito, eritema), mentre nel secondo caso si diffonde a partire da un organo (reni, occhi, trachea, sistema nervoso).
Si può curare?
La possibilità o meno di curare un cane dal linfoma dipende dal tipo e dallo stadio clinico della malattia. Ci sono casi in cui il linfoma canino si può curare mediante l’intervento chirurgico, altri in cui sono preferibili metodi di trattamento come la chemioterapia, la radioterapia e altri.
Purtroppo una diagnosi di linfoma canino non è mai un’ottima notizia e ci sono casi in cui non è possibile curare Fido. Nella gran parte delle situazioni tutto ciò che possiamo fare è affidarci alle cure di uno specialista, somministrando a Fido un trattamento che possa migliorare la qualità della sua vita.
Aspettativa di vita
L’aspettativa di vita di un cane con linfoma è variabile. Come per la possibilità di guarigione, anche questa dipende dal tipo di tumore che ha colpito Fido e dalla fase in cui si trova.
Non possiamo generalizzare, piuttosto considerare i casi più comuni. Quando la diagnosi di linfoma arriva troppo tardi, purtroppo Fido può morire nel giro di poche settimane. Nel caso in cui la malattia venga diagnosticata in tempo e il cane inizi subito il ciclo di chemioterapia, potrebbe avere un’aspettativa di vita che va da un anno fino a tre anni, nei casi migliori.
Sintomi
Prima di vedere nel dettaglio come si cura il linfoma del cane, soffermiamoci per un momento sui sintomi di questa brutta malattia. Naturalmente la sintomatologia dipende dal tipo di linfoma, oltre che dallo stadio che ha raggiunto, e tutto deve essere analizzato caso per caso.
Il sintomo più evidente in genere è l’ingrossamento dei linfonodi, che risultano duri alla palpazione nelle ascelle, nell’inguine, nel collo o nel torace. Tra i sintomi collaterali ci sono letargia, perdita di peso e talvolta anche l’ingrossamento dell’addome (quando vengono colpiti fegato o milza).
I sintomi variano ulteriormente quando sono interessati i linfonodi del torace, caso in cui potrebbe risultare gonfio in presenza di un versamento pleurico (con annesse difficoltà respiratorie). E poi se il linfoma colpisce la pelle possiamo notare la crescita di noduli e piccole protuberanze, che tra l’altro danno molto fastidio al cane.
Diagnosi
I sintomi di linfoma nel cane sono piuttosto evidenti, perciò non appena notiamo la loro comparsa dobbiamo portare Fido immediatamente dal veterinario per un controllo. Il medico gioca come sempre un ruolo fondamentale per giungere a una diagnosi esatta e accurata, procedendo con degli esami specifici che solo lui può fare grazie agli strumenti che ha a disposizione.
Il veterinario effettuerà un esame emocromocitometrico completo (emocromo o emogramma), una particolare analisi del sangue che serve a raccogliere informazioni importanti. L’esame indica se il cane è anemico, se sono presenti linfociti immaturi nel sangue o se c’è stato un aumento dei livelli di calcio (ipercalcemia).
Un altro test importante per la diagnosi di linfoma canino è lo studio citologico eseguito su cellule linfonodali ingrossate, aspirate mediante un ago sottile. In sostanza il veterinario raccoglie un campione di cellule sospette e le analizza in laboratorio per stabilire la natura maligna o benigna del tumore. Infine può eseguire anche altri test come radiografie, ecografie e risonanza magnetica. A questo punto si può procedere con lo step successivo: capire come si cura il linfoma del cane preso in esame.
Trattamento
Il linfoma del cane si cura come la gran parte dei tumori, valutando di volta in volta il trattamento specifico in base al quadro clinico di Fido. Il veterinario deve tener conto di tanti fattori: le condizioni generali di salute del cane, il tipo di linfoma, la sua diffusione. Deve capire se il tumore è localizzato oppure si è diffuso in più parti del corpo e a quel punto decidere con quale trattamento procedere.
Dobbiamo essere realistici. Purtroppo in base alle condizioni del cane e alla diffusione del linfoma non è detto che il trattamento nel assicuri la guarigione. Nella maggior parte dei casi le cure servono a prolungare la vita di Fido e a farlo stare bene il più possibile.
In alcuni casi la chirurgia viene utilizzata in modo palliativo per migliorare la qualità di vita dell’animale, anche se la prognosi in termini di aspettativa di vita non è delle migliori. Possono essere utilizzate anche la radioterapia e l’immunoterapia. È importante iniziare il trattamento il prima possibile e, se così non è, possono verificarsi recidive o metastasi e complicare il quadro.
Chemioterapia
Generalmente se il linfoma è al primo stadio e colpisce un singolo linfonodo, si procede con la rimozione chirurgica. Negli altri casi l’intervento non è sufficiente ed è meglio valutare il trattamento chemioterapico, molto duro e difficile da sopportare per l’organismo ma che comunque è in grado di dare a Fido qualche chance in più di sopravvivenza.
La chemioterapia non è una passeggiata, proprio come nel caso del trattamento a cui sono sottoposti gli umani affetti da tumore. Si tratta di una terapia destabilizzante e che può avere molti effetti collaterali sull’organismo, in particolare sul sistema gastrointestinale e sulle difese immunitarie.