Come insegnare al cane il comando riporta
La fase dell’addestramento, soprattutto da cuccioli, è importante per una corretta socializzazione. Vediamo come insegnare al cane il comando riporta
Come insegnare al cane il comando riporta? Il nostro amico a quattro zampe segue con più facilità un addestramento basato sulla ripetizione e sul cosiddetto rinforzo positivo, un premio a fine esercizio che gli faccia capire che siamo orgogliosi di lui.
Perché faccia quello che gli chiediamo è importante essere chiari, metodici ma inserendo anche degli elementi di novità per tenere vivo il suo interesse, e dobbiamo premiarlo quando fa correttamente il comando che gli diamo.
Andiamo per gradi
Vediamo praticamente come insegnare al cane il comando riporta. Niente di particolarmente difficile, tranquilli; l’importante è avere le idee chiare e servirsi degli strumenti giusti per aiutare Fido a capire se sta facendo bene o male.
Innanzitutto procuriamoci un clicker per cani, ne esistono di tutti i tipi ed è anche possibile fabbricarlo in casa senza troppe difficoltà. Soprattutto nelle fasi iniziali dell’addestramento cerchiamo di trovare un posto tranquillo che favorisca la nostra, ma soprattutto la concentrazione del nostro peloso ancora un po’ indisciplinato. Procediamo per step, così da rendere tutto più chiaro e comprensibile:
- Diamo a Fido il comando “Prendilo”;
- Incoraggiamolo a venire verso di noi con il giocattolo tra i denti;
- Se lo fa, usiamo il clicker e premiamolo per fargli sapere che è stato bravo;
- Ripetiamo questa operazione più volte, finché il comando non sarà automatizzato.
Non dimentichiamolo mai, la ripetizione e il rinforzo positivo sono imprescindibili per raggiungere l’obiettivo: sarà un gioco sia per noi che per il nostro amico a quattro zampe.
Quando qualcosa non va
Come insegnare al cane il comando riporta non è difficile, ma potrebbe succedere che l’apprendimento non sia immediato e senza qualche difficoltà. Se per caso torna verso di noi senza giocattolo, non demordiamo: la ripetizione è la nostra arma più importante, accompagnata da indicazioni chiare e da risposte altrettanto inequivocabili.
Se Fido sbaglia qualcosa durante l’addestramento non pressiamo il clicker, altrimenti penserà di aver fatto tutto correttamente e così non è. Siamo gentili ma fermi sulle nostre posizioni, chiediamogli ancora una volta di ubbidire al comando.
Il clicker può essere usato in fase finale – a esercizio concluso – o step by step: se vediamo che il cane si sta avvicinando a noi con il giocattolo tra i denti, incoraggiamolo passo passo, facciamogli sapere che sta facendo quello che noi desideriamo.
A fine esercizio non deve mai mancare il premio, il rinforzo positivo. Lui sarà soddisfatto e ripeterà il comando perché non vede l’ora di leccarsi nuovamente i baffi. Importante, qualsiasi sia il risultato, è pianificare l’addestramento e far sì che ogni sessione non duri più di venti minuti. Sovraccaricare il nostro fedele amico lo farà confondere e stancare, e ritarderà l’apprendimento.
Conclusioni
Alcune razze sono più predisposte all’addestramento. Come insegnare al cane il comando riporta non cambia, cambieranno i tempi di apprendimento. Esistono infatti i cosiddetti cani da riporto, come il labrador o il golden retriever, che hanno un istinto maggiore a comprendere e a mettere in pratica questo tipo di comando.
Quando non arrivano risultati, molto probabilmente siamo noi a sbagliare atteggiamento. Il nostro amico a quattro zampe percepisce perfettamente i nostri stati d’animo: se noi siamo scoraggiati, lo sarà anche lui e potrebbe rispondere con atteggiamenti ostili. Se ringhia lasciamolo perdere: la perseveranza premierà, sia noi che le papille gustative del nostro peloso un po’ monello.