Come fanno i cani a capire i comandi che gli insegniamo?
Quando adottiamo un quadrupede, dobbiamo mettere in conto la fase di addestramento; ma come fanno i cani a capire i comandi che gli insegniamo?
Come fanno i cani a capire i comandi? Con un addestramento pianificato, che preveda sessioni di massimo venti minuti, tanta pazienza e gli strumenti giusti.
Il nostro amico a quattro zampe, alla fine, farà quello che gli chiediamo e avrà un bellissimo rapporto con noi. L’allenamento, se fatto bene, infatti è un’ottima occasione per rafforzare il rapporto quadrupede-bipede.
L’addestramento
Come fanno i cani a capire i comandi che gli insegniamo? Qualsiasi esemplare, anche il più monello, può essere addestrato. Da noi, se abbiamo le risorse e il tempo necessari, da un etologo esperto, se decidiamo di gettare la spugna o lavoriamo troppo.
Alcune razze poi sono particolarmente predisposte alle sessioni di allenamento, hanno anche un’anatomia e delle doti tali da poter essere impiagate in contesti di soccorso e ricerca. Esistono i cani molecolari, dall’olfatto eccezionale; quelli che salvano le persone in mare e gli antidroga. Rappresentano un validissimo supporto per l’uomo.
C’è bisogno di un leader
Come fanno i cani a capire i comandi? È necessario che sappiano chi c’è al comando, il corrispettivo del maschio alfa nel branco. Sono bravi a riconoscere le emozioni, è quindi fondamentale – soprattutto durante l’addestramento, ma non solo – avere l’atteggiamento giusto per ottenere l’obiettivo. Un modo di fare aggressivo genera aggressività, uno impaziente provocherà una risposta analoga, e così via.
Dobbiamo ricordarci poi di avvalerci di strumenti utili come il rinforzo positivo, che trasforma tutto in un gioco e rende felice il nostro fedele amico; e il clicker per cani, un aggeggio che se pressato fa rumore. Questo va utilizzato ogni volta che il nostro amico fa ciò che gli chiediamo: è un mezzo per fargli capire che sta andando nella direzione giusta, e verso il suo snack goloso. Una volta che Fido avrà capito il meccanismo il gioco è fatto.
Come superare le differenze linguistiche
Aver assunto il ruolo del cane alfa – da solo – non porta risultati. C’è una differenza di linguaggio che rende tutto più complicato, ma non impossibile.
Dobbiamo ottenere obbedienza senza scatenare aggressività: con pazienza e metodo. Il piano di lavoro per gradi è fondamentale e deve essere modificabile in base alle risposte che riceviamo dal nostro amico a quattro zampe.
Se capisce cosa vogliamo, che verrà premiato se ci accontenterà e che noi siamo fieri di lui per questo, sarà felice di compiacerci. Non capirà le nostre parole, ma i nostri sentimenti, sì.
Metodo e dedizione
Come fanno i cani a capire i comandi che gli insegniamo? Con il tempo e la nostra dedizione. Se non siamo degli esperti, possiamo prendere in considerazione l’eventualità di contattare un professionista del settore.
I cuccioli, o ancor di più i cani che stanno vivendo la fase dell’adolescenza, non sono semplicissimi da gestire e potrebbe essere necessario un supporto.
Conclusioni
I cani sono fedeli per definizione però, con l’approccio giusto il risultato arriverà quasi sicuramente. Non forziamoli se sono in una giornata no o se non sono particolarmente predisposti all’apprendimento.
A volte rimandare la sessione di allenamento può essere molto più produttivo dell’ostinazione, inoltre eviteremo situazioni di stress e ansia inutili sia per noi che per il nostro amico a quattro zampe.