Il cucciolo di cane è arrabbiato? Ecco tutti i modi per capire se è infastidito o nervoso
Anche i cuccioli di cane, nel loro piccolo, si arrabbiano. Ecco allora come riconoscerne i primi segni ed evitare che le cose peggiorino.
Se il cucciolo di cane è arrabbiato, questa situazione può avere origine da un gran numero di cause sulle quali è il caso di indagare a fondo. Ma ancora più importante è essere in grado di capire con esattezza quando essa si sta verificando, e interpretare in modo giusto i segnali che il nostro piccolo amico a quattro zampe ci sta – anche involontariamente – mandando. Solo in questo modo potremo intervenire con la massima efficacia ed evitare che la situazione degeneri in modo sgradevole, riportando invece il nostro cucciolo alla serenità che merita.
L’importanza del linguaggio del corpo
Un cucciolo di cane che sta facendo per la prima volta la conoscenza dell’ambiente di cui fa parte tende a farlo “di petto”, in modo molto istintivo: deve del resto imparare a relazionarsi con esso e con chi ne fa parte nel modo più giusto. E in questo percorso, che è lungo e delicato, dobbiamo assolutamente guidarlo anche noi facendogli capire quali comportamenti sono ammessi e quali sono da evitare.
In questo senso la socializzazione ha una importanza davvero inestimabile, poiché non si limita ad aiutare Bau a interagire in modo adeguato e rispettoso nei confronti di chi lo circonda, ma anche a sentirsi più a suo agio e sicuro di sé nell’imparare a conoscere un mondo vasto e complesso che già in condizioni normali potrebbe disorientarlo, ancora di più se non dispone in una guida in questo senso.
Se la socializzazione del cucciolo non è incoraggiata e seguita nel migliore dei modi, il nostro piccolo amico non avrà gli strumenti per gestire qualunque stimolo o esperienza nuova in maniera costruttiva, e di conseguenza qualunque novità rischierà di provocargli nervosismo o ansia, o persino a diventare aggressivo. Sono reazioni che purtroppo si porterà dietro per tutta la vita adulta se non facciamo in tempo a correggerle finché è cucciolo, e che sfoceranno in veri e propri problemi comportamentali pressoché impossibili da risolvere del tutto.
Anche nel migliore degli scenari e con il massimo supporto da parte del proprio padrone, tuttavia, può pur sempre accadere che il cagnolino sia turbato, nervoso, infastidito o impaurito da qualcosa; e non necessariamente questi stati d’animo sfociano in aggressività vera e propria, che per noi è piuttosto facile da individuare: a volte i segnali sono più sottili di così, talmente tanto da renderci facile sminuire la situazione e non renderci conto di cosa stia succedendo davvero.
Il nostro adorato Fido purtroppo non ha la possibilità di dirci chiaramente che cosa c’è che non va: sta a noi tenere a mente l’importanza del linguaggio del corpo per un cane e osservare attentamente le sue reazioni, in modo tale da poterci accorgere subito, o almeno in tempo utile, di quello che lui sta vivendo e quello che ci comunica il suo corpo. Solo in un secondo momento sarà poi il caso di passare in rassegna le ragioni di questo comportamento e fare il possibile per risolvere il problema.
Segnali da non sottovalutare
Partiamo proprio da quello che normalmente è considerato il comportamento tipico di un cucciolo arrabbiato, ossia il comportamento aggressivo, ed è piuttosto frequente notarlo osservandolo giocare con altri cuccioli.
I cani amano giocare sia con gli esseri umani che con altri loro simili, che proprio grazie a questa attività diventano dei compagni prediletti con i quali trascorrere del tempo. Il gioco tra cuccioli comprende spesso l’inseguirsi e spingersi a vicenda, abbaiare, ringhiare e a volte anche darsi qualche morso; e a quel punto sono molti i padroni che hanno difficoltà a capire quando si tratti davvero di un momento di svago e quando invece si sia in presenza di una situazione preoccupante da correggere al più presto.
In un normale momento di gioco noterete però che il cagnolino tende ad agitare la coda, correre avanti e indietro e anche “attaccare” spontaneamente animali, persone o oggetti, ma tenendo le orecchie alzate e la bocca aperta e rilassata; a volte si inchina, abbassando testa e spalle e tenendo alto il bacino; se abbaia si tratterà di suoni relativamente brevi e acuti. Ben diversa è la situazione se il cagnolino emette suoni bassi e prolungati, ringhia fissando con lo sguardo un determinato oggetto, leccandosi ripetutamente le labbra; la sua postura è rigida e le orecchie saranno molto probabilmente rivolte verso il basso.
È possibile utilizzare questo stesso parametro a diversi altri contesti: il cucciolo si irrigidisce e si mostra apertamente ostile quando altri animali o persone si avvicinano alla sua ciotola, e magari lo fa anche quando vi ci avvicinate voi? Si mostra similmente possessivo nei confronti di alcuni oggetti di casa? Esibisce un istinto predatorio piuttosto forte, con conseguente tendenza a inseguire e mordicchiare qualunque cosa si muova, o magari degli oggetti che vi appartengono e a cui tenete? Finisce anche col fare pipì su alcuni di questi oggetti? Tende a reagire in maniera eccessivamente ostile a dei movimenti improvvisi attorno a lui o quando viene svegliato dal sonno?
In tutti questi casi è evidente che il cucciolo è arrabbiato, e sta a voi stabilire se si tratti di un episodio isolato provocato da un fenomeno in particolare di cui non siete a conoscenza; in caso contrario, e se questi problemi si verificano in maniera prolungata nel tempo, potrebbero essere le prime avvisaglie di un problema comportamentale.
Un altro segno che qualcosa non va, e che in molti casi rappresenta un preludio a un comportamento apertamente aggressivo, è il rifiuto del cucciolo di farsi toccare e la tendenza a ritrarsi quando ci avviciniamo per accarezzarlo; si tratta di una reazione particolarmente sospetta se in condizioni normali è un gran coccolone. Se insistiamo senza prima ricercare la causa del suo disagio, potrebbe passare ad un atteggiamento difensivo.
Più in generale la tendenza ad allontanarsi da noi può essere sintomo di un malessere più o meno grave: il nostro cagnolino potrebbe nascondersi in una zona particolarmente isolata della casa, o anche solo un luogo a cui non riusciamo ad accedere facilmente; magari si limita ad accoccolarsi sotto il letto o sotto un tavolo, evitando il nostro sguardo. Fate attenzione anche a notare se sbadiglia ripetutamente, perché anche quello è un chiaro segno di stress.
Se vi rendete conto che il vostro cucciolo è arrabbiato, tenete a mente che può trattarsi dell’unico modo che ha a sua disposizione per comunicare una paura o un altro tipo di problema. Di conseguenza arrabbiarvi a vostra volta non sortirà alcun effetto se non quello di peggiorare la situazione: è molto più efficace invece indagare su cosa abbia provocato quelle reazioni e, in caso di insuccesso, consultare il veterinario dandogli un quadro completo della situazione.