Cockapoo paralizzato salvato grazie a viti realizzate con la stampante 3D

Il povero cane non poteva più camminare perché era paralizzato. Serviva una soluzione urgente, che è arrivata dalla tecnologia

Arthur è un cane di razza Cockapoo purtroppo paralizzato. Aveva pochissimi giorni di vita quando la sua proprietaria ha ricevuto una diagnosi terribile. Rischiava di non poter più camminare per il resto della sua vita, con tutte le conseguenze che questo può avere sulla qualità della vita di un cane. Per fortuna la sua vita è cambiata grazie a una stampante 3D e a speciali viti pensate per le sue zampe.

Cockapoo paralizzato

Arthur è un cucciolo di soli sei mesi. Nella sua brevissima vita ha dovuto affrontare una diagnosi terribile. È nato, infatti, con una malformazione fisica che improvvisamente lo ha completamente paralizzato. Natalie Jones era sotto choc quando il cane è crollato sul pavimento senza più riuscire a muoversi: “Arthur ha emesso un forte lamento e ha iniziato a respirare affannosamente. In quel momento, ho capito che qualcosa di serio stava accadendo“. La donna ha subito portato Arthur al Chestergates Veterinary Hospital nel Cheshire. Qui i veterinari hanno eseguito diversi esami, che hanno permesso ai medici di capire cosa stesse accadendo.

Quando Natalie ha ricevuto la diagnosi non poteva crederci. Una sezione della colonna vertebrale non era collegata nel giusto modo, causando compressione del midollo spinale. Per questo Arthur non riusciva a muovere le zampe. Il Cockapoo bisogno di un intervento decisamente complesso, come spiegato dal chirurgo veterinario Rocio Orlandi: “La condizione di Arthur era molto seria. Le anomalie ossee erano vicine al tronco cerebrale e potevano essere fatali“. Grazie ad alcune viti spinali stampate con una stampante 3D e a del cemento chirurgico, il veterinario è riuscito a stabilizzare la sua colonna vertebrale.

ecografia del Cockapoo paralizzato

Dopo re giorni dall’intervento, i medici hanno dimesso Arthur dall’ospedale. La sua coda già scodinzolava e gli era tornata la voglia di giocare. A tre mesi dall’operazione nessuno direbbe che poco tempo prima quel Cockapoo era completamente paralizzato!

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