Coccidiosi nel cane, tutto ciò che bisogna sapere su questa malattia
Cosa è la coccidiosi nel cane e cosa la provoca? Ecco una guida per individuare i sintomi e correre ai ripari in tempo
Può capitare che si verifichi la coccidiosi nel cane, una malattia batterica che colpisce l’apparato gastrointestinale di Fido. Si tratta di una malattia anche fatale e conoscerne cause e sintomi può servire per diagnosticarla in tempo utile.
Ecco allora tutto ciò che c’è da sapere su questa malattia, sull’origine, le cause e i sintomi a cui può dare luogo.
Cos’è la coccidiosi?
La coccidiosi nel cane è un’infezione dell’apparato gastrointestinale provocata dai coccidi, organismi monocellulari. Si tratta quindi di microorganismi che invadono il tratto intestinale e qui proliferano.
Esistono quattro specie di coccidi ma sono solo due quelle che infettano solitamente i quattro zampe: l’isospora canis e il cryptosporidium parvum, che attacca soprattutto i cuccioli.
Il cane viene infettato dai coccidi attraverso l’ingestione degli oocisti, cioè i coccidi ancora non sviluppati, presenti nelle feci di altri cani magari in un terreno infetto. Gli oocisti infatti sono molto resistenti a qualsiasi condizione ambientale e possono sopravvivere nel terreno per molto tempo. I cani inoltre possono essere infettati anche mangiando involontariamente i resti di un topo infetto da coccidi.
Sintomi
I sintomi più comuni che caratterizzano la coccidiosi nel cane sono grave diarrea, disidratazione, dolori addominali e vomito. Nei casi più gravi, può verificarsi la morte.
Spesso però la maggior parte dei cani con coccidiosi non manifesta alcun sintomo tanto che si parla di forma subclinica.
Diagnosi
La coccidiosi viene di solito diagnosticata attraverso un test delle feci per evidenziare l’eventuale presenza di oocisti. Questi microorganismi si presentano come le uova dei vermi intestinali tanto che serve sempre un’analisi molto accurata.
Per esempio viene fatto un test con solfato di zinco che risulta parecchio efficace. Inoltre la coccidiosi nel cane può essere diagnosticata anche attraverso un esame del sangue.
Trattamento e cura
Per curare la coccidiosi nel cane viene somministrato un antibiotico sulfamidico consigliato solitamente per 5-25 giorni ed evitando le medicine per cani da non mescolare. Nelle infezioni più gravi il veterinario potrebbe consigliare anche di ripetere la terapia.
Nel caso poi di disadratazione nel cane con diarrea si potrebbe consigliare la reidratazione per endovena in aggiunta a farmaci specifici.
L’infezione si può infatti ripresentare, motivo per cui è necessario igienizzare tutto ciò che il cane ha usato comprese superfici e ambienti frequentati da Fido per essere sicuri di avere eliminato tutti gli oocisti.
Contagio
I coccidi che comunemente attaccano i cani non sono contagiosi per l’uomo. Tuttavia esistono specie di coccidi che possono infettare sia i quattro zampe che le persone. Tra questi abbiamo citato cryptosporidium parvum che attacca solitamente i cuccioli.
Si tratta infatti di un parassita trasportato da cani e gatti che si può trovare anche nell’acqua del rubinetto delle grandi città. Può essere pericoloso per le persone immunodepresse, come i pazienti affetti da HIV, i malati di cancro e gli anziani.