Chi ha torturato il cane Aron a Palermo potrebbe non finire a processo: Pm chiede l’archiviazione
Le associazioni animaliste sono sul piede di guerra. Chi ha torturato il cane Aron a Palermo, portandolo alla morte, potrebbe non andare a processo. Richiesta l'archiviazione delle accuse
La persona che ha torturato il cane Aron, deceduto poi a Palermo, potrebbe non finire nemmeno a processo. Il Pm ha infatti chiesto l’archiviazione di tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Le associazioni animaliste, che si erano anche costituite parte civile, dopo il ritrovamento dell’animale, che non ce l’ha fatta, insorgono, protestando contro una decisione che trovano allucinante.
Il Pubblico Ministero di Palermo ha chiesto di archiviare tutte le accuse nei confronti dell’uomo di 47 anni indagato per aver dato fuoco al cane Aron. La terribile storia risale al gennaio scorso. Purtroppo l’animale non ce l’ha fatta e due giorni dopo è volato sul ponte dell’arcobaleno. Per lui si erano mosse tantissime associazioni animaliste e avevano fatto sentire la propria voce anche numerosi cittadini, per rendere giustizia al povero cagnolone. In 19 tra enti, associazioni, onlus, persone fisiche si sono costituite parte civile nel caso che riguarda la persona che ha torturato Aron, causandone ferite così gravi che l’hanno portato sul ponte dell’arcobaleno.
La storia di Aron aveva destato molto clamore a Palermo e nel resto d’Italia. C’era anche chi voleva fare un momumento in memoria del cane e di tutti gli altri animali vittime di violenza. Apprendere oggi della richiesta di archiviazione fa indignare chi dal primo giorno chiede giustizia. “Siamo indignati e ci opporremo affinché ci sia il processo al responsabile“, queste le parole della LAV che ha appreso la decisione del Pm che potrebbe annullare ogni accusa nei confronti del proprietario del Pit Bull. Il cane era stato legato e dato alle fiamme, morendo dopo giorni di agonia in una clinica. L’archiviazione è stata chiesta perché il 47enne non sarebbe imputabile: non è capace di intendere e di volere.
“La richiesta del pubblico ministero di archiviazione del procedimento per un caso di maltrattamento e uccisione di tale efferatezza è inaccettabile. Ci prepariamo a presentare l’opposizione”. Chi ha torturato il cane Aron non andrà a processo. Alessandra Ferrari, responsabile area animali familiari della Lav, aggiunge: “Chiediamo un incontro al procuratore della Repubblica a Palermo, Maurizio De Lucia. Anche alla luce del fatto che per primo in Italia ha formato un pool di magistrati contro il maltrattamento degli animali”.