Chi è responsabile dei cani pericolosi? Secondo l’esperto il proprietario e anche lo Stato
L'esperto interviene in merito al caso dei cani considerati pericolosi e impegnativi: la responsabilità, secondo lui, non è solo del proprietario, ma anche dello stesso Stato
I più recenti fatti di cronaca fanno riemergere l’urgenza di riaprire il dibattito sulla responsabilità dei proprietari per quello che riguarda i loro animali domestici. Chi è responsabile dei cani pericolosi? Secondo quanto riferito da un esperto, non sarebbe solo il proprietario responsabile dei propri animali, anche lo Stato deve fare qualcosa per evitare di nuovo tragedie del genere.
Pierluigi Raffo è considerato uno dei massimi esperti nel nostro paese per quello che riguarda i cosiddetti cani impegnativi. Laureato in Tecniche di allevamento del cane di razza ed educazione cinofila, con un Master in istruzione e altra specifica formazione, gestisce il parco canile di Rovereto. In merito alle aggressioni, come quella del bambino di poco più di un anno nel salernitano, l’esperto sottolinea che sono tante le domande da porsi quando succedono queste cose. Bisogna capire, ad esempio, se i cani erano abituati e socializzati con il piccolo o se frequentavano la famiglia. “Un cane forte non ha bisogno di aggredire, la sua può essere una richiesta di distanza, un azione di tutela della persona, una predazione o anche una espressione di paura“.
Secondo l’esperto, un cane non abituato al pianto di un bambino può aggredire per paura e per difendersi, perché lo percepisce come un pericolo. L’aggressività può essere causata anche dall’atteggiamento protettivo. Non si può mai dire che non è successo nulla e il cane ha aggredito: “non può mai essere vero perché i cani non sono pazzi e non partono senza significato“. Chi possiede un cane impegnativo ha responsabilità sulla sua gestione, ma ce l’ha anche lo stato. In Italia esiste una lista dei cani impegnativi. Ed esiste l’obbligo di creare percorsi formativi per i proprietari di cani, che devono avere un patentino, che per alcune razze già è previsto. Peccato che nessuno controlla. Il responsabile per i cani impegnativi non è solo il proprietario, ma anche chi non fa rispettare le leggi già previste.
L’esperto aggiunge, poi, che i cani impegnativi, come i Pitbull, non andrebbero mai dati a persone che non sono in grado di gestirli. O che possono usarli istigandoli proprio alla violenza, aizzandoli contro le altre persone. “Io voglio passare per chi sta dalla parte del cane ma il cane, in tutte queste storie, non ha mai la colpa. La responsabilità è di chi lo gestisce che già prima di prenderlo dovrebbe seguire un percorso educativo specifico. Ma ahimè quasi nessuno lo fa“.