Chataro, il Welsh Corgi che mette in fuga un gatto (VIDEO)
Il felino le prova tutte, ma ad avere la meglio è Chataro, il Welsh Corgi che mette in fuga il gatto e gli fa abbandonare il campo di battaglia
Che Fido e Miao siano acerrimi nemici è un falso mito, quasi sempre. Poi ci sono casi che confermano la regola, o quella che si crede tale. È il caso del Welsh Corgi che mette in fuga un gatto, perché alle volte proprio non si trova l’intesa.
Sui Social non troviamo soltanto amore, attenzioni e cuoricini che uniscono gli animali domestici, persone e animali domestici con persone. Qualche volta vengono immortalati momenti di odio puro che, per quanto esilaranti ai nostri occhi, per i diretti interessati non rappresentano proprio le esperienze positive e che vale la pena ricordare.
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Il Welsh Corgi che mette in fuga un gatto non ha intenzone di mollare e non si arrende fino a quando Miao non esce fuori dall’inquadratura. E se da parte di Miao le intenzioni sono quantomeno possibiliste, Chataro non lascia alcun dubbio.
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Prendono il sopravvento paura, timore, difesa, attacco. Non si fida di ciò che non conosce, in questo momento un quadrupede di un’altra specie, e non fa nulla per superare i suoi limiti. Manda tutti i segnali possibili a Miao, che pare coglierli tutti. Perché -attraverso il linguaggio non verbale, i gesti e gli odori – gli animali domestici riescono a dirsi tantissime cose. Cose importanti, se pensiamo che alle volte si rischia la propria incolumità durante un incontro.
La reazione di un cane arrabbiato o – peggio – impaurito, soprattutto se inaspettato, infatti può avere delle conseguenze di una certa entità. Poi, in questo caso, c’è anche da considerare che fra i due amici a quattro zampe non c’è poi questa grande differenza di dimensioni.
Miao è bello in carne e Fido e di stazza contenuta. Se la giocano alla pari in un corpo a corpo, che però è sempre meglio evitare. Ciò che spaventa il cane, e per cui sono necessari eventuali diversi incontri (graduali e supervisionati), è ciò che non conosce. Ha paura che Maio possa essere una minaccia e, ancor prima di scoprirlo davvero, lo avvisa che con lui non c’è da scherzare.
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