Welsh Springer Spaniel | |
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Esemplare di Welsh Springer Spaniel |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome di origine inglese. Il nome “springer” deriva dall’inglese “spring“, che significa “molla“, riferito alla sua prerogativa, quella di far “saltare” la selvaggina. |
Genitori | Spaniel Inglesi |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-14 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da caccia |
Taglia | Media |
Peso maschio | 16 – 20 kg |
Peso femmina | 16 – 20 kg |
Prezzo | Tra i 500 e i 800 € |
Colori | Bianco, Rosso vivo |
Il Welsh Springer Spaniel è un ottimo atleta, anche un po’ spericolato. Se fosse un bipede, sceglierebbe gli sport estremi. È molto intelligente e un ottimo cane da caccia.
Di origine inglese e riconosciuto a livello internazionale, fa parte dei cani da riporto. È perfetto nelle operazioni di ricerca e di soccorso in acqua.
Scheda informativa del Welsh Springer Spaniel | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, per via del carattere affettuoso |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | In genere molto socievole |
Con gatti | Se abituato da piccolo riesce a conviverci, nonostante gli istinti da caccia ben marcati |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Venatori, giochi educativi |
Il Welsh Springer Spaniel è facilmente confondibile con altri esemplari sempre di origine inglese. Il ceppo infatti è comune e tutti gli Spaniel venivano chiamati Cocker. Per arrivare a una distinzione ufficiale si dovrà aspettare il 1900: ogni razza avrà il proprio nome e il proprio standard.
La diffusione di questo amico a quattro zampe interessa soprattutto il Galles, sembrerebbe già da prima del ‘300, ma la prima citazione ufficiale di cani a lui simili risale alle fine del ‘500 e la si trova nel libro The Dogs of England.
Viene descritto come uno Spaniel bianco con segni e macchie di colore tendente al rosso. Dettagli che coincidono anche con gli esemplari odierni. Il primo cane registrato lo si ha nel 1902, data che segna un’epoca di popolarità senza fine, anche oltre confine. Ad oggi è tra le razze più ricercate.
Il prezzo di un cucciolo può variare dai 500 agli 800 euro, molto dipende anche dalle cucciolate disponibili e dalle richieste. In Italia questa razza non sembra particolarmente diffusa, se si consultano i registri dell’Enci.
Abbiamo assistito a un vero e proprio boom tra il 2009 e il 2011, con circa venti esemplari. Oggi ce ne sono solo quattro o cinque sul territorio nazionale. Da tenere alla larga sono le truffe.
Il consiglio, qualora si fosse realmente interessati all’acquisto, è di affidarsi agli allevamenti riconosciuti. La falsificazione del pedigree, per aumentare il prezzo in maniera ingiustificata, è sempre dietro l’angolo.
Il fatto che sia un atleta spericolato non è un caso. Il Welsh Springer Spaniel è infatti un amico a quattro zampe molto attivo e pieno di energie (che deve incanalare correttamente per non risentirne sia psicologicamente che fisicamente).
Ha l’istinto alla fuga, se non viene tenuto sott’occhio. La sua voglia di esplorare il mondo supera di gran lunga l’amore sconfinato per chi considera famiglia. Si tratta quindi di un cane impegnativo, certamente non per tutti. Per scongiurare brutte sorprese, è necessario che cominci la socializzazione già dalle prime settimane di vita. Questo è altamente consigliato soprattutto se si vive in campagna.
Nonostante questo, resta un ottimo cane da compagnia. Ama senza riserve la propria famiglia ed è un perfetto compagno di giochi per i più piccoli: è molto facile che diventino inseparabili, soprattutto se crescono insieme.
Dimostra di avere una certa verve anche con gli adulti: è molto affettuoso e fedele contro ogni previsione, anche di fuga. Diventa un po’ timido, ma non aggressivo, con chi non conosce. Un’addestratore esperto lo sa e ne terrà conto sin da subito. La priorità è farlo familiarizzare con chi dovrà convivere.
Visto il carattere amabile e affettuoso, soprattutto se il rapporto con il proprietario è profondo, non è difficile addestrare un esemplare di questa razza. A patto che si cominci nei tempi giusti e si segua una certa coerenza.
Le sessioni non devono durare più di venti minuti ciascuna, devono essere pianificate e portate avanti in un clima disteso e divertente. Qualora così non dovesse essere, è consigliabile sospendere e riprendere in un secondo momento. Non dimentichiamo mai un premio succulento per quando rispetta le indicazioni, un altro valido aiuto, poi, è il clicker per cani.
Il Welsh Springer Spaniel è un amico a quattro zampe di media taglia, esteticamente armonioso, molto compatto, e non eccessivamente alto sugli arti. La sua fisicità è chiaramente portata al lavoro e alla restistenza: per lui le battute di caccia non saranno mai un problema, più gli si chiede di correre appresso alla preda (o alla pallina al parco durante la passeggiata quotidiana) più lui è contento, soprattutto di compiacere il suo compagno di avventure umano. La muscolatura è molto sviluppata, non a caso.
Sono variabili che possono cambiare a seconda del sesso dell’esemplare che si ha di fronte. Il maschio, al garrese, è alto circa 48 centimetri; la femmina 46.
Il peso si aggira attorno ai 16/20 chili, approssimativamente. Si tratta sempre di dati indicativi, ma dai quali non bisogna allontanarsi troppo se si vuole rispettare lo standard di razza.
Gli arti, sia quelli anteriori che quelli posteriori, sono perfettamente in appiombo. Da qualsiasi angolazione si guardino appaiono robusti e dritti. La muscolatura, anche in questo caso, è di tutto rispetto.
In relazione alla testa e ai quattro arti, il tronco risulta essere compatto e proporzionato. Un concentrato di energia, pronto a correre in direzione di una preda in fuga. Se ben concentrato, e allenato, ci sono poche probabilità che non riesca nell’intento richiesto dal cacciatore.
Presenta un cranio convesso e con il muso lungo; il tartufo è marrone. Il collo appare robusto.
Le orecchie pendono aderenti alla guancia, sono relativamente piccole, attaccate basse e si restringono verso l’estremità, la loro forma ricorda un poco quelle di una foglie di vite.
Gli occhi sono marroni scuro o color nocciola; di medie dimensioni. È bene che non siano né prominenti né infossati.
La coda del Welsh Springer Spaniel risulta essere bene attaccata e bassa, non deve mai essere portata più alta rispetto alla linea del dorso.
Il pelo è dritto e piatto, risulta setoso e molto lucente, se ben curato. Presenta delle frange sulle orecchie, sulle zampe e sulla coda.
I colori ammessi sono: il rosso vivo e il bianco. Non si accettano altre varianti cromatiche, se si vuole rispettare lo standard di razza.
I cuccioli, sin dalle prime settimane di vita, dimostrano un attaccamento a chi considerano famiglia (‘capo branco’ in special modo). Amano le coccole e le attenzioni, e sono pronti e a ricambiarle con una fedeltà incondizionata.
Visto il già citato istinto alla fuga, necessitano di una socializzazione precoce e soprattutto mirata. Questo per evitare spiacevoli incidenti, se si vive in campagna o se ha un giardino a disposizione.
Che sappia chi comanda è importante anche durante le battute di caccia, ma non bisogna allarmarsi: la voglia di compiacere il proprietario e la lealtà li hanno nel dna, non vi è dubbio.
Non viene registrata nessuna patologia particolare, nemmeno di natura genetica. Il consiglio che sicuramente darebbe il veterinario, soprattutto se segue uno stile di vita dinamico, è di fare controlli periodici (al ritorno dalla caccia o dalla passeggiata quotidiana specialmente).
Gli occhi, le orecchie lunghe e penzolanti, le zampe (con i cuscinetti estremamente delicati) e il mantello possono essere ricettacolo di insetti e parassiti che è meglio tenere alla larga il più possibile.
A seconda dei terreni sui quali è abituato correre, non è raro che possa riportare lesioni alle zampe o sul resto del corpo; anche i disturbi di natura articolare sono da monitorare costantemente. Per il resto sono sufficienti le vaccinazioni regolari e i controlli di routine dal veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Non ci sono particolari indicazioni sulla dieta del Welsh Springer Spaniel, se non quelle valevoli per qualsiasi razza. Ovvero una alimentazione sana e bilanciata, che preveda tutti i componenti necessari per una crescita corretta.
Non dimentichiamo il giusto apporto di proteine, vitamine, minerali e fibre. In commercio ci sono delle crocchette (e cibo umido) di ottima qualità, pensato appositamente per garantire al nostro amico a quattro zampe tutto quello di cui ha bisogno. Per le dosi consentite è una buona abitudine quella di consultare il nutrizionista, lo stesso vale per un ipotetico cambio di dieta.
La toelettatura dipende molto dallo stile di vita che segue Fido. Più sta all’aria aperta e in mezzo ai boschi, più è necessario tenerlo pulito e lontano da pericolosi parassiti e insetti.
Al ritorno da ogni uscita è meglio fare un check completo.
Poi è sufficiente spazzolarlo una volta a settimana, o due, e fargli fare il bagno non più di una volta al mese. Il pelo, per natura lucente, va coccolato un po’.
Sia la Federazione Cinofila Internazionale, con il codice 126, che l’Ente nazionale cinofilia italiana ne hanno riconosciuto lo standard di razza. Gruppo 8 (Cani da riporto, da cerca e da acqua), Sezione 2A (Cani da cerca).
Non c’è un gran numero di allevamenti certificati sul territorio italiano, a dir la verità solo uno: a Vicenza, nel Veneto. Poi bisogna andare direttamente alle origini, nel Regno Unito quindi.
Quello che si consiglia sempre, però, è di affidarsi a centri certificati, pretendere che venga rilasciato il pedigree e stare lontano da qualsiasi altro allevamento online di dubbia provenienza. Le truffe sono sempre dietro l’angolo quando si tratta di cani di razza.
Non stiamo parlando certo di un esemplare nato per vivere in appartamento, soprattutto se di ridotta metratura. La sua vivacità, l’energia intrinseca necessitano di ampi spazi da sfruttare appieno.
Nonostante tutto, però, la sua grande versatilità, l’attaccamento al padrone – accompagnati da un corretto addestramento – potrebbero trasformarlo anche in un perfetto cane cittadino.
Questo a patto che gli si garantisca l’esercizio fisico di cui ha bisogno. Non dimentichiamo di portarlo al parco per giocare con i suoi simili e correre in libertà per almeno un’ora al giorno.
Il suo mantello è ipoallergenico e, inoltre, va molto d’accordo con i gatti. Due chicche non di poco conto per i padroni più esigenti.
Classificazione FCI – n. 126 | |
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Gruppo | 8 Cani da riporto, cani da cerca e cani d’acqua |
Sezione | 2 Cani da cerca |
Standard n. | 126 del 29/10/03 |
Origine | Galles |