Terrier Nero Russo | |
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Esemplare di Terrier Nero Russo |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome che ne indica la tipologia, il caratteristico colore del manto e la provenienza |
Genitori | Schnauzer Gigante x Airedale Terrier x Rottweiler x Cane da Acqua Moscovita |
Presente in natura | No |
Longevità | 10-12 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da guardia |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 35 – 45 kg |
Peso femmina | 35 – 45 kg |
Prezzo | Tra i 500 e i 1000 € |
Colori | Nero, Nero e Grigio |
Il Terrier nero russo è un amico a quattro zampe polivalente. Viene impiegato sia come cane da guardia e da compagnia che per praticare attività sportive.
Si tratta di un cane molto nobile, sicuro di sé ma anche molto determinato, anche un po’ testardo. Molto energico e brillante, si adatta a qualsiasi situazione.
Scheda informativa del Terrier Nero Russo | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Razza molto affidabile ma non un ottimo compagno per i più piccoli, non apprezza particolarmente la loro presenza |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio e la grande stazza |
Con altri cani | Ha necessità di socializzare già da cucciolo con i suoi simili |
Con gatti | Il suo istinto da cacciatore rende complicata la convivenza con loro |
Rumoroso | Abbaia raramente |
Sport | Agility, Eicerca, Mordente, regolare attività fisica |
Il Terrier nero russo – conosciuto anche come Tchiorny Terrier, Terrier noir – Schwarze Russische Terrier – è una razza relativamente recente. Agli inizi degli anni ’50 il ministero della Difesa sovietico, cercava un cane di origini autoctone che fosse in grado di sopportare l’addestramento per entrare nelle squadre cinofile delle forze dell’ordine.
È il risultato dall’incrocio tra lo Schnauzer gigante (o Riesenschnauzer), l’Airedale terrier, il Terranova e forse anche il Rottweiler.
Lo standard di razza, a livello internazionale, è stato stabilito solo nel 1984. Annoverato a lungo tra i terrier, viene considerato atipico: ha una corporatura e un carattere che ricordano più gli Schnauzer, ed ecco perché fa parte del Gruppo 2.
Si tratta di un aspetto variabile a seconda della disponibilità e della linea di sangue. Pretendere il pedigree è indispensabile, visto che si può spendere da un minimo di 500 a un massimo di 1000 euro.
Per avere informazioni precise sul prezzo è meglio rivolgersi agli allevamenti certificati. Oltre a quelli presenti nel Paese d’origine, l’Enci ne ha riconosciuti cinque in Italia.
Il Terrier nero russo ha un temperamento fuori dal comune. Appare molto forte, con vigore ed energico; ma anche sorprendentemente equilibrato. È molto valido in situazioni di difesa e riesce a dimostrare affetto nei confronti di chi considera famiglia. Fosse per lui, poi, starebbe sempre in compagnia del ‘capo branco’ per cui darebbe anche la vita, se se ne presentasse la necessità.
È molto timoroso e si mostra diffidente nei confronti di chi non conosce, motivo per cui necessita di un addestramento mirato a mitigare l’istinto protettivo che può tradursi in aggressività. È però proprio questo aspetto che lo rende un ottimo cane da guardia. Non è adatto a chi non ha esperienza pregressa.
Si tratta di un amico a quattro zampe facile da educare, a patto che si sappia dosare bene fermezza e dolcezza. Potrebbe valere la pena valutare l’ipotesi di affidarsi a un professionista esperto. La fase di socializzazione è infatti fondamentale per gestire la tendenza ad aggredire gli estranei.
Le sessioni non devono durare più di venti minuti ciascuna, e devono essere condotte all’insegna del divertimento e del relax. Se così non dovesse essere, meglio sospenderle. Servono tanta pazienza e coerenza, vista la proverbiale testardaggine.
Infine, non bisogna mai dimenticare il clicker e il rinforzo positivo, per premiarlo quando porta a termine le richieste che gli vengono fatte. L’associazione obbedienza-boccone succulento è vincente, lo avremo in pugno.
Come precedentemente accennato questo cane somiglia tanto a uno Schnauzer. Possiede una stazza superiore alla media. Il suo scheletro e la sua muscolatura sono possenti e massicci. La razza ha una fisicità molto diversa da quella che ci si aspetterebbe quando si immagina un Terrier. Ha una costruzione molto robusta e forte.
Sono variabili che cambiano in base al sesso dell’esemplare che ci si trova di fronte. L’altezza, al garrese, va dai 66 ai 74 centimetri, per le femmine; dai 70 ai 78 per i maschi. Le femmine tendono a essere sempre più piccoline.
Anche il peso segue questa logica, rendendo più massicci i maschi. Si muove in un range che va dai 35 ai 45 chili.
Gli arti, sia quelli anteriori che quelli posteriori, risultano essere paralleli fra loro e dritti. Con una muscolatura e una ossatura notevoli. La spalla è anch’essa muscolosa e con una corretta inclinazione. L’andatura è generalmente, e preferibilmente, disinvolta e sciolta: elegante nel complesso.
Anche il tronco appare molto muscoloso, massiccio e robusto. È ben proporzionato rispetto alla testa e alle zampe.
Il torace è molto profondo e le costole sono ben cerchiate. La linea dorsale risulta solida e dritta.
La testa appare lunga, con una fronte piatta; lo stop è marcato, ma non eccessivamente accentuato. La canna nasale è parallela rispetto alla linea del cranio.
Il muso è massiccio. I baffi e la barba gli conferiscono la tipica forma tronca e quadrata. Il tartufo risulta essere molto ampio e di colore nero.
Il collo è in armonia con la fisicità di questo amico a quattro zampe: molto forte e robusto.
Le orecchie sono attaccate alte, pendenti, piccole e di forma triangolare.
Gli occhi sono piccoli, con una forma che ricorda un ovale, di colore scuro. Lo sguardo denota tutta la sua intelligenza.
La coda è attaccata alta, appare grossa e qualche volta viene tagliata corta (si lasciano da tre a quattro vertebre).
Il pelo appare ruvido, duro e tanto fitto. Sul muso forma una sorta di baffi, la barba e due sopracciglia molto evidenti: si tratta di caratteristiche che rendono il Terrier nero russo estremamente riconoscibile. Il sottopelo è fitto e ben sviluppato.
I colori ammessi dallo standard di razza sono solo il nero o il nero con peli grigi (una sorta di sale e pepe, insomma).
I cuccioli dimostrano sin dai primi mesi di vita di essere docili ma vivaci, quasi subito subiscono una sorta di imprinting con chi decide di prendersi cura di loro.
La curiosità e la voglia di giocare si sposano con la vita in famiglia. Se ben educati, possono stare anche in compagnia dei bambini.
Non dimentichiamo però che bisogna sempre supervisionare la situazione ed essere sicuri che abbia vissuto la fase di socializzazione specifica per mitigare l’istinto protettivo tipico di questa razza.
L’aspettativa di vita è in media di 11 anni. Si tratta di un cane robusto e rustico, che si ammala difficilmente. Resiste molto bene alle basse temperature, grazie al suo mantello; ma non si può certo dire lo stesso per il caldo: può soffrire di colpi di calore, se non viene protetto adeguatamente.
Se gli si garantisce una corretta attività fisica e la dieta è bilanciata, non rischia l’obesità (e tutte le patologie, anche gravi, a essa correlate). È, invece, incline alla displasia dell’anca e del gomito. Queste patologie possono rivelarsi spesso invalidanti e, se la terapia farmacologica non è sufficiente, si deve ricorrere all’intervento chirurgico.
Può avere anche problemi alla vista: infatti soffre spesso di cataratta e di atrofia progressiva della retina, che può portare alla cecità.
Come per qualsiasi cane, è necessario che segua una dieta sana e bilanciata, che gli dia il giusto apporto di tutti i nutrienti di cui necessita: proteine, minerali, vitamine e fibre. Bisogna fare molta attenzione alle quantità consentite, che variano rispetto alla giornata tipo dell’amico a quattro zampe e del suo grado di mobilità.
Per qualsiasi dubbio o incertezza, e prima di qualsiasi cambiamento alimentare, è bene consultare il veterinario di fiducia, che conosce pregressi clinici e caratteristiche di razza.
La cura del mantello è quella standard. Necessita di un due o tre spazzolate alla settimana. Ovviamente il numero e la frequenza sono indicativi e possono variare leggermente a seconda dello stile di vita del nostro amico a quattro zampe.
La perdita del pelo è moderata e tende ad aumentare durante il periodo della muta, due volte all’anno (in autunno e in primavera).
Allevamenti
La Federazione Cinofila Internazionale lo ha classificato con il codice 327. L’Ente nazionale cinofilia italiana, invece, lo ha inserito nel Gruppo 2 (Cani di tipo Pinscher e Schnauzer – Molossoidi e Bovari svizzeri), Sezione 1A (Cani Pinscher e Schnauzer).
Sul territorio nazionale questa razza non è molto diffusa, tuttavia esistono – ad oggi – cinque allevamenti riconosciuti. Uno a Genova, in Liguria; uno a Modena, in Emilia Romagna; due rispettivamente a Brescia e a Varese, in Lombardia; e uno a Trento, in Trentino Alto Adige.
Per un acquisto responsabile e per evitare eventuali truffe sul web, sempre dietro l’angolo, è consigliabile affidarsi a centri certificati e ed evitare quelli online di dubbia provenienza.
Il Terrier nero russo può vivere perfettamente sia in campagna che in città: l’importante per lui è poter stare con chi considera famiglia. L’imprinting che si verifica con il padrone è un legame indissolubile che, se reciso, potrebbe provocare danni psicologici non indifferenti e permanenti.
È comunque meglio che abbia un giardino o uno spazio esterno a disposizione. Ha infatti bisogno di fare un corretto esercizio fisico per incanalare correttamente le proprie energie. Non dimentichiamo che ha un temperamento molto attivo.
Un’alternativa al giardino potrebbe essere lo sport: eccelle anche nelle competizioni di agility e nella ricerca. I viaggi non sono semplici da gestire, vista la stazza.
Il suo istinto da segugio non lo rende il migliore amico dei felini. Lo stesso non si può dire per i suoi simili, a patto che segua un addestramento mirato e coerente. Tende infatti a entrare facilmente in conflitto con chi non si mostra amichevole.
Va d’accordo con i bambini solo se educato al meglio, e comunque è sempre consigliabile supervisionare i momenti di gioco con i più piccoli. Per gli anziani è meglio un’altra razza, meno impegnativa e più sedentaria.
Classificazione FCI – n. 327 | |
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Gruppo | 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2 Molossoidi |
Standard n. | 327 del FCI Standard N° 327 / 10.01.2011 |
Nome originale | Tchiorny terrier |
Origine | Russia |