Spitz Giapponese | |
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Esemplare di Spitz Giapponese |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome che ne indica la tipologia e la provenienza |
Genitori | Discendente dello Spitz Nordico |
Presente in natura | No |
Longevità | 10-16 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da guardia |
Taglia | Piccola |
Peso maschio | Fino a 10 kg |
Peso femmina | Fino a 10 kg |
Prezzo | Dai 1000 € |
Colori | Bianco |
Lo Spitz Giapponese è un cane di taglia medio-piccola che, nonostante le dimensioni, viene considerato un cane forte, da impiegare nella caccia, come cane da traino o come cane pastore e persino come cane da compagnia.
La razza degli Spitz Giapponesi è riconosciuta dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, ed è inserita nel gruppo 5, quello dei cani di tipo spitz e tipo primitivo.
Le origini di questa razza sono controverse ma gli Spitz Giapponesi sono considerati tra i cani più antichi come molti esemplari della famiglia spitz.
Scheda informativa del Spitz Giapponese | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Adora la loro compagnia e sa essere un ottimo compagno di giochi |
Per anziani | Docile ed ottima compagnia per gli anziani |
Con altri cani | Socievole, a patto che non si tratti di cani troppo appiccicosi |
Con gatti | Di solito va d’accordo con i felini, soprattutto se abituato da cucciolo |
Rumoroso | Abbaia poco, di norma lo fa quando fa la guardia |
Sport | Passeggiate quotidiane |
Le origini dello Spitz Giapponese, come accennato, non sono molto chiare. Si ipotizza che discenda dallo Spitz tedesco sebbene, secondo un’altra ipotesi, potrebbe anche discendere dai Samoiedo a cui somiglia e di cui è ritenuto la versione più ridotta. Per lo stesso motivo è accomunato anche ai cani eschimesi americani e agli Spitz di Pomerania bianchi.
La teoria più accreditata, comunque, vuole lo Spitz giapponese legato agli Spitz tedeschi che fecero la loro prima comparsa in Giappone nel 1920, importati dalla Cina e dalla Siberia. Qui vennero incrociati con altri cani di tipo spitz giunti nel corso degli anni, come gli spitz bianchi dal Canada e i Klein Wolfsspitz bianchi dagli Stati Uniti e dall’Australia. Gli Spitz giapponesi fecero la loro prima comparsa nel 1921 a una mostra canina a Tokyo.
Dopo la seconda guerra mondiale, la razza venne riconosciuta dal Kennel club giapponese. Negli anni ‘50 i primi Spitz giapponesi giunsero in Occidente, inizialmente in Svezia, poi in Inghilterra e poi, infine, si diffuse in tutto il mondo.
Il prezzo di un esemplare di Spitz giapponese proveniente da un allevamento certificato parte dai 1000 euro.
Gli Spitz giapponesi sono giocherelloni, vivaci e allegri ma sono noti principalmente per essere cani molto attivi ed energici e anche molto protettivi nei confronti della famiglia. Questi cani si legano particolarmente al padrone e a tutti i membri del proprio nucleo familiare tanto da non permettere facilmente che gli estranei si avvicinino. Per questo sono anche ottimi cani da guardia che abbaiano se sentono arrivare ed entrare nel proprio territorio qualcuno che non conoscono.
Sono quindi esemplari molto territoriali e coraggiosi che si calmano solo se il proprio padrone o una persona di cui si fidano li rassicurano. A parte in queste occasioni, comunque, gli Spitz giapponesi tendono ad abbaiare di meno rispetto agli Spitz tedeschi o ai Pomerania.
I cani di questa razza sono noti anche per essere intelligenti, fedeli, obbedienti e affettuosi. Amano la compagnia della propria famiglia e tendono a deprimersi e a diventare distruttivi se lasciati per troppo tempo da soli o se vengono ignorati. Sono inoltre parecchio energici e per questo hanno sempre bisogno di almeno una passeggiata giornaliera o comunque, periodicamente, anche di un’intensa attività fisica.
Per l’attaccamento ai loro umani, gli Spitz giapponesi sono perfettamente adatti a famiglie con bambini di cui sono ottimi compagni di giochi, amorevoli e protettivi. La loro indole giocosa si adatta quindi a lunghe giornate a correre e divertirsi senza peraltro il pericolo di farsi male in quanto si tratta di cani anche abbastanza robusti.
Gli Spitz giapponesi riescono a convivere anche con altri animali domestici poiché non sono aggressivi in particolare con i propri simili, previo percorso di socializzazione e addestramento.
Gli Spitz giapponesi, come abbiamo accennato, sono molto intelligenti, attenti e obbedienti dunque non sono difficili da addestrare. Proprio per il loro legame con il padrone, per questi cani un addestramento basato su forza e imposizioni potrebbe non essere la strada giusta da perseguire.
Per loro potrebbe essere più utile utilizzare invece il rinforzo positivo offrendo bocconcini-premio e carezze ad ogni comando eseguito. L’addestramento deve avvenire in fase precoce come il percorso di socializzazione per fare in modo che si abitui alla presenza di persone diverse da quelle della propria famiglia e anche ad altri animali, soprattutto cani, sia in casa sia all’esterno durante la passeggiata.
Lo Spitz giapponese è un cane di taglia medio-piccola con un’aspettativa di vita di 10-16 anni.
Le zampe dello Spitz Giapponese sono muscolose, robuste e dritte.
Il corpo è robusto con un torace ampio, ben proporzionato dal portamento elegante e armonioso.
Il peso degli Spitz Giapponesi può raggiungere i 10 chili. L’altezza al garrese invece è di circa 30-38 centimetri per gli esemplari maschi mentre le femmine tendono ad essere più piccolini.
La testa di questi cani è ampia ma proporzionata rispetto al resto del corpo con orecchie triangolari, appuntite e dritte in avanti. Gli occhi sono grandi e leggermente a mandorla e obliqui, allungati verso l’esterno e di colore scuro.
La coda ha un’attaccatura alta, si presenta lunga e aderente al dorso.
Il pelo è lungo e abbondante, dritto in superficie e con un ampio e soffice sottopelo. Anche le orecchie, muso e fronte sono ricoperti di pelo. Il mantello va incontro due volte all’anno a una muta importante.
Lo standard ammesso per il colore del pelo dello Spitz Giapponese è il bianco candido.
I cuccioli di Spitz Giapponese sono vivaci ed allegri fin dai primi mesi di vita ed ecco perché è fondamentale che si scelga un percorso di addestramento costante e ben strutturato fin dall’inizio.
Questi cani infatti possono diventare particolarmente testardi e ostinati e la mancanza dell’addestramento non farebbe che far emergere quest’aspetto piuttosto che l’ubbidienza a cui sono maggiormente portati.
Allo stesso modo lo Spitz Giapponese deve essere socializzato fin da cucciolo in modo che possa convivere con altri animali ma anche con bambini.
Anche l’alimentazione deve essere curata fin dai primi mesi di vita del cucciolo per evitare che vada in sovrappeso o vada incontro ad obesità.
Lo Spitz Giapponese è noto per essere un cane robusto e resistente alle malattie sebbene ci siano delle patologie, soprattutto ereditarie e genetiche, a cui possono andare incontro.
Possono per esempio per esempio soffrire di lussazione delle ginocchia che provocano frequenti slogature. Allo stesso modo sono cani in cui si possono presentare spesso palpebre cadenti.
La pelle degli Spitz inoltre è molto delicata e tende a seccarsi facilmente o ad essere colpita da dermatite. Per questo motivo, in questi cani, non sono consigliabili dei bagni frequenti ma solo quando è necessario.
Gli Spitz Giapponesi non hanno bisogno di un’alimentazione particolare e possono assumere, senza alcun problema, sia i croccantini sia cibo fatto in casa seppur con le dovute accortezze riguardo ad ingredienti e quantità.
Generalmente, un esemplare in salute di questa razza, deve consumare circa 400/475 grammi di crocchette a cui è possibile associare anche del cibo umido nella percentuale di circa 10/15%.
Lo Spitz Giapponese non ha bisogno di grandi cure. Il loro pelo infatti riesce a rimanere pulito e i residui di polvere e sporco in genere vengono via facilmente.
L’unica accortezza da osservare è quella di spazzolarlo quotidianamente con un pettine a denti stretti o con una spazzola a denti dritti senza capocchie sulla punta per evitare di strapparlo. Questo permette ai cani della razza di evitare la formazione di nodi e grovigli di pelo sul mantello.
Come accennavamo, la pelle particolarmente delicata degli Spitz giapponesi non consente bagni frequenti da evitare e da programmare circa ogni 2 o 3 mesi o comunque quando necessario.
Particolare attenzione bisogna porre alla cura dei denti di questi cani che devono essere spazzolati quotidianamente per fare in modo che non vadano incontro gengivite e carie o a disturbi simili del cavo orale.
Allo stesso modo è fondamentale prendersi cura delle orecchie per evitare infezioni e spiacevoli conseguenze ad esse connesse.
Gli allevamenti di Spitz Giapponesi non sono molto diffusi in Italia e gli unici esistenti registrati Enci sono dislocati principalmente al Nord. A partire dal 2014 però si è assistito a una maggiore diffusione della razza ed ecco perché è sempre bene guardare all’esemplare che si sta per acquistare.
Lo standard certificato ammette infatti cani con coda non troppo arrotolata, senza palpebre cadenti. Inoltre, altro elemento da individuare per capire se ci si trova davanti a uno Spitz Giapponese originale, è il carattere: se il cucciolo è troppo timido e timoroso difficilmente sarà un esemplare puro.
Lo Spitz Giapponese è sicuramente un cane che può e deve vivere in appartamento sia perché fortemente legato alla famiglia di cui vuole stare sempre in compagnia sia per il suo folto pelo che non si presta alla vita all’aperto e anche perché tendono a soffrire il freddo e preferiscono dunque ambienti più caldi.
È fondamentale però concedergli frequenti o comunque giornaliere passeggiate, corse e giochi all’aperto insieme. Lo spitz è un cane attivo che ha bisogno di usare fino in fondo la sua scorta di energie ma anche ha fondamentale necessità della presenza del suo padrone.
Questo cane è dunque adatto a qualcuno che possa condividere con lui momenti di svago e di sport senza tirarsi indietro.
Gli Spitz Giapponesi inizialmente non erano stati riconosciuti dall’American Kennel Club ma solo da altri club come quello giapponese. Solo recentemente è stato inserito nella lista delle razze ammesse.
Classificazione FCI – n. 262 | |
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Gruppo | 5 Cani tipo Spitz e tipo primitivo |
Sezione | 5A Spitz asiatici e razze affini |
Standard n. | 262 del 16/06/1999 (en fr) |
Nome originale | Nihon Supittsu |
Origine | Giappone |