Setter Inglese | |
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Esemplare di Setter Inglese |
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Dati generali | |
Etimologia | Da “to set”, ovvero “puntare” |
Genitori | Setter × Cani da ferma inglesi |
Presente in natura | No |
Longevità | 10-12 anni |
Impieghi | Cane da caccia, cane da guardia |
Taglia | Media |
Peso maschio | 20 – 30 kg |
Peso femmina | 20 – 30 kg |
Prezzo | Tra i 500 e i 600 € |
Colori | Bianco-Nero, Bianco-Arancio, Bianco-Marrone, Tricolore |
Il Setter Inglese, come indica il suo nome, proviene dall’Inghilterra dove è stato ufficialmente selezionato nel 1800 da Sir Edward Laverack.
La razza dei setter inglesi è riconosciuta dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, ed è inserita nel gruppo 7, quello dei cani da ferma.
I cani di razza setter sono impiegati sia come cani da caccia e da lavoro ma la loro indole particolarmente docile li rende anche degli ottimi cani da compagnia.
Scheda informativa del Setter Inglese | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Con loro sarà giocherellone, affettuoso e protettivo |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | Socievole con i suoi simili, caccia spesso con uno o più compagni |
Con gatti | Se cresciuto insieme a loro saprà apprezzare la loro presenza, ma per via del suo istinto da cacciatore è buona regola fare comunque attenzione |
Rumoroso | Moderatamente, di norma abbaia quando caccia |
Sport | Venatori ed esercizi che stimolino il suo olfatto |
Le origini del Setter Inglese risalgono al 1500 quando il conte di Leicester, Robert Dudley iniziò ad allevare i primi esemplari di questa razza.
Per ottenere le caratteristiche attuali del Setter Inglese, si dovette attendere il 1800 quando il ricco ereditiere Sir Edward Laverack si dedicò a perfezionarne tutti gli aspetti.
L’aspetto che interessava principalmente Laverack era la capacità venatoria del Setter Inglese abile nello stanare la preda e fu proprio questo l’impiego principale di questa razza e in cui doveva essere migliorato.
Il nome della razza infatti deriva dal verbo “to seat” che vuol dire puntare.
Nel 1825, una volta trasferitosi in campagna, Laverack acquistò una coppia di setter inglesi di nome Ponto e Old Moll provando a fare degli incroci per creare una razza più docile, gentile e socievole rispetto ai cani da cui discende la razza.
Grazie all’opera di Laverack, soltanto quarant’anni dopo, il Setter Inglese divenne uno dei cani più popolari in Inghilterra, alla fine dell’Ottocento arrivò anche in America e nel 1881 giunse anche in Italia, più precisamente a Milano, durante una mostra canina.
Il prezzo di un esemplare di Setter Inglese proveniente da un allevamento certificato è di circa 500-600 euro.
Il Setter Inglese è un cane dal carattere molto docile, dolce e affettuoso con la sua famiglia ma senza essere morbosamente attaccati al padrone.
Gli esemplari di questa razza sono infatti socievoli e amano stare in compagnia giocando e correndo all’aria aperta.
Nonostante ciò comunque bisogna ricordare che a questi cani non piace stare per troppo tempo soli, situazione che è bene evitare per non farlo soffrire di depressione o ansia da separazione.
Sono infatti cani vivaci adatti a persone a cui piace stare sempre in movimento, magari in campagna o in montagna o comunque in luoghi in cui il setter possa sfogare tutta la sua energia.
I setter tendono ad abbaiare ma, per la loro indole di cani da punta, per avvisare dell’arrivo di persone che accoglierà con grande gioia.
I cani di questa razza sono adatti a famiglie con bambini con cui si comportano in maniera gentile e delicata tanto da essere considerati degli ottimi compagni di gioco.
I Setter Inglesi possono essere facilmente addestrati in quanto cani molto intelligenti e ben disposti al rapporto con il padrone per il loro passato da compagni di caccia.
Al contempo però possono essere anche testardi e determinati. Per questo è bene programmare l’addestramento fin da cuccioli e usare soprattutto i metodi del rinforzo positivo basati su ricompense alimentari, coccole e e lodi.
I cani di questa razza che vengono trattati con severità tendono infatti a reagire negativamente. Le sessioni di addestramento inoltre devono essere costanti ma di breve durata per mantenere sempre vivi l’interesse e l’attenzione.
Il Setter Inglese è un cane di taglia media con un’aspettativa di vita di circa 10-12 anni.
Le zampe del setter sono longilinee ma con muscolatura e ossatura robuste.
Il Setter Inglese presenta un torace largo con muscoli pettorali robusti.
Il peso del Setter Inglese oscilla tra i 20 e i 30 chili mentre l’altezza al garrese è compresa tra i 56 e 63 centimetri.
La testa è leggermente allungata con occhi distanziati e scuri. La particolarità è costituita da orecchie che penzolano fino alle guance.
La coda è lunga e dritta quando il cane punta il suo obiettivo senza attorcigliarsi su sé stessa. Inoltre è interamente ricoperta di pelo che pende a frange.
Il pelo è lungo, fine, striato e setoso con una lunghezza compresa fra i 5 e i 6 centimetri.
I colori ammessi secondo lo standard sono bianco e nero che tende al blu, bianco e arancio, bianco e marrone oppure, infine, tricolore.
I cuccioli di Setter Inglese sono curiosi, allegri e giocherelloni ma anche molto socievoli con le persone e con gli altri animali.
Nonostante ciò però è sempre raccomandabile una socializzazione precoce per stimolare questa loro caratteristica ed evitare invece che si chiudano in sé stessi evitando il contatto con gli estranei.
Sono però cani che tendono ad abbaiare molto. Addestrarli fin dai primi mesi di vita può invece aiutare a limitare questo atteggiamento a uno più calmo e docile.
Inoltre i setter devono anche essere abituati da cuccioli a individuare orari e luoghi in cui fare i bisogni perché sono tra quelle razze che mostrano maggiori difficoltà in questo senso.
Il sistema articolare inoltre tende a svilupparsi gradualmente e lentamente e per questo motivo bisogna evitare di farli camminare su superfici troppo dure o scivolose che potrebbero provocare danni anche seri.
Allo stesso modo è bene evitare l’eccessivo esercizio fisico da distribuire lungo tutto il periodo della crescita fino a quando sarà in grado di correre e saltare senza alcun rischio, cioè intorno al primo anno di vita.
Nei primi mesi infatti bisogna limitare il movimento a pochi minuti di gioco aumentando la durata progressivamente.
I setter inglesi sono cani robusti e longevi ma possono andare incontro a malattie specifiche che è bene conoscere prima di acquistarne un esemplare in un allevamento che sappia garantirne comunque il pieno stato di salute.
I cani di questa razza possono soffrire di displasia dell’anca, condizione causata da un cattiva articolazione dell’anca che può provocare dolore e andatura zoppicante.
Allo stesso modo possono anche soffrire di displasia del gomito, condizione ereditaria comune ai cani di taglia grande. Si ritiene che sia causato da una crescita anomala delle tre ossa che compongono il gomito del cane, provocando lassità articolare.
Anche in questo caso l’esemplare colpito da questa patologia può presentare artrite o zoppia. In presenza di questa patologia il veterinario può raccomandare un intervento chirurgico per correggere il problema o farmaci per controllare il dolore.
I setter inglesi sono sensibili anche a presentare i sintomi dell’ipotiroidismo caratterizzato da un livello eccessivamente basso dell’ormone prodotto dalla ghiandola tiroidea.
Tra gli indizi della presenza di questa malattia ci sono obesità, apatia, calore irregolare, infertilità. I cani con questa malattia possono anche presentare un pelo ruvido e debole tendente alla caduta e pelle scura.
Il punto debole dei setter sono però le orecchie. La sordità infatti è abbastanza comune in questi cani. Alcune forme di sordità e perdita dell’udito possono essere trattate con farmaci e interventi chirurgici, ma di solito la sordità non può essere curata.
I cani di razza setter tendono a soffrire di obesità o comunque di sovrappeso. Nel loro caso bisogna dunque evitare cibi ipercalorici, porzioni troppo abbondanti di cibo e l’eccesso di biscottini e snack dolci.
La dose giornaliera raccomandata, sempre previa consultazione del veterinario, è di circa 400 grammi di croccantini a cui è possibile aggiungere anche del cibo umido adatto comunque alla dieta canina.
Il manto del Setter Inglese deve essere ben curato e per farlo è necessario che venga spazzolato almeno tre volte a settimana e se possibile anche ogni giorno con una spazzola a setole rigide per mantenere la pelle sana e il pelo lucido e un pettine d’acciaio per rimuovere delicatamente grovigli e nodi.
È consigliabile eseguire il bagno ogni sei settimane per fare in modo che il pelo sia sempre pulito senza residui di sporco ma soprattutto profumato.
Come accennato, le orecchie sono la parte del corpo più delicata per i cani di questa razza e devono dunque essere controllate e pulite due o tre volte a settimana per evitare infezioni.
Per eseguire una buona igiene auricolare bisogna utilizzare un batuffolo di cotone inumidito con una soluzione detergente apposita evitando cotton fioc che potrebbero invece danneggiare il condotto uditivo.
Proprio perché i setter inglesi possono presentare diverse malattie genetiche è sempre consigliabile affidarsi ad allevamenti che possano mostrare le certificazioni dello stato di salute dei genitori dei cuccioli in vendita.
Nonostante la loro origine anglosassone, sono diversi gli allevamenti in Italia su tutto il territorio da Nord a Sud per un totale di circa cinquanta centri.
Gli esemplari di questa razza sono cani a cui piace stare all’aria aperta quindi uno spazio abitativo con giardino può essere la situazione ideale.
Ciò però non vuol dire che non possano vivere in appartamento, soluzione a cui si adatta perfettamente proprio per il legame che riesce a stabilire con la sua famiglia.
Al setter che vive in appartamento però non devono assolutamente mai mancare passeggiate e sgambate quotidiane per mantenersi sempre in forma e per fare in modo che non si annoi e che possa socializzare con altri animali e con altre persone dimostrando la loro indole socievole e allegra.
Altra soluzione ideale per un Setter Inglese è la vita in una casa con accesso a un cortile recintato dove può giocare. Una recinzione gli impedirà di scavare e vagare alla ricerca di uccelli o altre prede .
I setter inglesi furono una delle prime nove razze ad essere registrate dall’American Kennel Club.
Classificazione FCI – n. 2 | |
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Gruppo | 7 Cani da ferma |
Sezione | 2 Cani da ferma britannici |
Sottosezione | 2.2 Setter |
Standard n. | 2 del 24/06/1987 (en fr) |
Nome originale | English Setter |
Tipo | Cane da ferma |
Origine | Regno Unito |