Segugio dell’Appennino | |
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Esemplari di Segugio dell’Appennino |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome che ne indica la zona di origine e la tipologia |
Genitori | Razza molto antica di origine italiana |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-15 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da caccia |
Taglia | Media |
Peso maschio | 24 – 28 kg |
Peso femmina | 18 – 22 kg |
Prezzo | A partire da 600 € |
Colori | Nero, Fulvo, Grigio, Carbone |
Il Segugio dell’Appennino è un cane da caccia, nato e utilizzato da sempre per la caccia alla lepre.
È ufficialmente riconosciuto dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini. Appartiene al Gruppo VI, Segugi e cani per pista di sangue, Sezione 1.2, Cani da seguita di taglia media con prova di lavoro.
Questa razza rappresenta il perfetto esemplare di cacciatore: sempre pronto all’azione sul campo, sviluppa da subito un ottimo rapporto con il suo padroncino e si interessa principalmente di non deluderlo mai.
Scheda informativa del Segugio dell’Appennino | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Adatto ai bambini, sa essere molto dolce, ma va comunque rispettato il suo spazio |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | Socievole, caccia spesso in coppia o in gruppo |
Con gatti | Acuto l’istinto di caccia, può risultare diffidente nei confronti dei gatti |
Rumoroso | Può abbaiare durante la caccia |
Sport | Esercizi per tenerlo attivo, venatori |
Il Segugio dell’Appennino è un cane probabilmente originario della zona dell’Appenino, come dice il nome stesso, anche se non si hanno notizie certissime sulla sua primordiale origine.
Sappiamo sicuramente che le sue origini sono molto antiche, ma non abbiamo moltissime notizie sulla sua reale origine. Quello che è certo che è sempre appartenuto alle zone appenniniche dell’Italia.
I cacciatori, abitanti di questa zona, lo hanno sempre portato su un piedistallo per la sua ottima indole di cacciatore e il suo temperamento davvero straordinario.
Ha uno sguardo dolcissimo, un carattere delicato e simpatico. Nel corso dei secoli, infatti, è sempre stato apprezzato perché in lui coincidono alcune caratteristiche che si sposano perfettamente fra loro. Queste sono tenerezza, socievolezza, spirito d’adattamento e senso del dovere.
Era utilizzato per qualunque tipo di caccia, ma nel particolare era specializzato in quella alla lepre e, molto spesso, al cinghiale. Quando i cacciatori si resero conto di quanto il Segugio dell’Appennino fosse prezioso, iniziarono a proteggerlo. Era importante fare in modo che la specie andasse avanti, salvaguardando ogni esemplare e cercando di portare avanti la razza senza rovinare nessun carattere.
In un trattato di caccia risalente al 1882, un famoso scritto molto diffuso a quei tempi, già compaiono notizie riguardo al Segugio dell’Appennino. Questo ne parlo come se fosse già un cane molto conosciuto e utilizzato: si può allora presupporre che le origini facciano riferimento a tempi ancora più antichi dell’Ottocento.
Il giornale illustrato in cui comparve questo testo lo definisce come un cane ottimo per la caccia, gran lavoratore e assolutamente indicato per avere un bellissimo rapporto con l’uomo, quasi simbiotico. Oltre a questo, conferma anche la forte presenza di questo segugio nell’Italia appenninica: è quasi certo dunque che fu il nostro paese a dargli i natali.
Avendo sempre abitato in queste zone, il Segugio dell’Appennino preferisce tutt’oggi vivere in ambienti di montagna, quelli a cui è sempre stato abituato e quelli dove sa svolgere al meglio il suo lavoro.
Altra notizia che lo dipinge come un cane davvero eccezionale risale al 1932, quando un Avvocato, nonché appassionato di cani, tale Filippo Zacchini, scrisse alcune informazioni. “Cane di piccola taglia, di eccezionale agilità e vivacità, tutto muscoli e nervi senza alcuna pesantezza, di antica origine e di tipo ben fissato, ha resistito ai più vari incroci”.
Continua ancora dicendo: “Ha trovato nella salubrità dell’ambiente, nella rusticità del suo tenore di vita e nel vivo attaccamento al padrone, i necessari elementi di difesa per la sua conservazione”.
Per capire il prezzo di un Segugio dell’Appennino è bene contattare gli allevamenti e informarsi da chi di dovere. Essendo un cane abbastanza diffuso in Italia, ci sono alcuni allevamenti da cui poter prendere un cucciolo di cane e ognuno di essi dà un prezzo, in genere da 600€ in su.
Il Segugio dell’Appennino ha un carattere molto dolce e affettuoso. Stabilisce fin da subito un bellissimo rapporto con il suo padrone, un’amicizia che lo porta ad essere fedelissimo e leale fino alla fine.
Il ruolo che svolge meglio è l’azione sul campo: la caccia è la sua passione! Ha una grande resistente fisica, nonostante la taglia piccolina. È tenace e coraggioso, non è spaventato da niente e si butta sempre in ogni situazione.
Entra in simbiosi con l’uomo e seguirà con grande diligenza ogni comando che gli viene imposto, facendo attenzione ad ogni cosa che avviene intorno a lui. Si impegna sempre al massimo per fare in modo che tutto vada per il verso giusto.
Il Segugio dell’Appennino è abbastanza facile da addestrare, perché la sua indole lo porta a porsi subito in modo disponibile con il suo amico umano.
È molto ubbidiente e vuole portare a termine tutto quello che comincia. Durante la caccia è l’ideale: abbaia ad ogni minimo segnale di pericolo o quando avvista qualche animale da acciuffare.
Ottimo come inseguitore e sa scovare ogni animale nei posti più assurdi o impervi. Caccia bene sia da solo, che in coppia e sa essere un ottimo leader qualora servisse un capo da seguire.
Ama stare all’aria aperta, adora gli ambienti di montagna, luoghi dove è nato e cresciuto da sempre e non si stanca mai di stare in giro a divertirsi e sfogare le sue grandi energie.
Il Segugio dell’Appennino è un cane di taglia media, con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 12-14 anni.
Gli arti del Segugio dell’Appennino sono potenti, nonostante la stazza non troppo grande del cane. La muscolatura è resistente, molto tonica e robusta a tal punto da permettergli un’ottima prestazione nella caccia.
Il tronco del Segugio dell’Appennino è piccolino ed elegante, proporzionato e a forma di rettangolo.
Il peso di un esemplare maschio di razza pura di Segugio dell’Appennino si aggira intorno ai 24-28 kg; quello di una femmina sta sui 18-22 kg.
L’altezza al garrese di un maschio è di circa 52-58 cm; quella di una femmina è fra i 48 e i 56 cm.
La testa del Segugio dell’Appennino è piccolina e allungata.
Le orecchie sono di media lunghezza, sempre abbassate e ricoperte di pelo.
Gli occhi sono piccolini e di colore scuro, con sguardo vispo.
La coda è di media lunghezza, tenuta sempre orizzontale in posizione rettilinea.
Esistono due tipi di Segugio dell’Appennino, quello a pelo corto e quello a pelo raso. Risulta ruvido e forte al tatto.
I colori ammessi per uno standard di Segugio dell’Appennino sono fulvo, nero, grigio, carbone più o meno scuri. Qualche macchiolina scura qua e là è sempre presente.
I cuccioli del Segugio dell’Appennino sono dolcissimi e molto affettuosi, sanno come comportarsi nei confronti dell’uomo e della famiglia. La loro indole simpatica e tenera li porta ad essere amorevoli e di ottima compagnia.
Iper-attivi e esuberanti fin da piccoli, impongono fin da subito il loro obiettivo: correre e stare sempre in movimento. Amano giocare e sono instancabili.
Essendo un cane molto resistente, abituato a stare all’aperto ore e ore, è robusto e non ha grossi problemi di salute. L’unica cosa a cui bisogna fare attenzione sono le orecchie: è soggetto molto spesso a otiti, quindi sarà bene controllarle costantemente e dopo ogni battuta di caccia.
La sua robustezza lo porta a poter mangiare qualunque cosa, senza farsi troppi problemi. Ricordiamoci di dare sempre cibo di ottima qualità e fare in modo che questo abbia le giuste sostanze nutritive, necessarie al fabbisogno giornaliero.
Ci sono due tipi di Segugio dell’Appennino: quello a pelo raso e quello a pelo corto. Dunque, per la cura del manto non necessita di grosse attenzioni, se non i soliti controlli per evitare che si annidino sulla pelle corpi estranei.
Essendo un cane italiano, ci sono due allevamenti riconosciuti ufficialmente dall’ENCI in Italia: uno in Calabria, a Cosenza, l’altro in Piemonte, a Cuneo.
Il Segugio dell’Appennino è un cane molto dolce e affettuoso, quindi potrebbe tranquillamente essere un cane d’appartamento. Però, questo lo farebbe restare fin troppo costretto in ambienti chiusi, cosa non troppo consigliata visto che ha bisogno di spazi grandi dove sfogare le sue energie.
Il Segugio dell’Appennino è molto abile in qualunque tipo di caccia, ma splende nella caccia alla selvaggina di piccola taglia: la lepre è la sua specialità. Spesso, infatti, è soprannominato il “Lepraiolo italiano”.
Classificazione FCI – n. 901 | |
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Gruppo | 6 Segugi e cani per pista di sangue |
Sezione | 2A Segugi e cani per pista di sangue |
Varietà |
A – A pelo forte
B – A pelo raso
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Standard n. | 323 |
Nome originale | Segugio dell’Appennino |
Tipo | Cani da seguita |
Origine | Italia |