Schipperke | |
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Esemplare di Schipperke |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome pare che derivi da skipper (“capitano” in inglese) o da sheep-perke, che significherebbe “piccolo pastore” |
Genitori | I suoi progenitori provengono da Francia e Paesi Bassi |
Presente in natura | No |
Longevità | 13-15 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da pastore |
Taglia | Piccola |
Peso maschio | 5 – 9 kg |
Peso femmina | 3 – 6 kg |
Prezzo | Tra i 1000 e i 1300 € |
Colori | Nero |
Lo Schipperke è un cane originario del Belgio, tipicamente utilizzato per la caccia, nonostante la sua stazza piccolina.
È ufficialmente riconosciuto dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini. Appartiene al Gruppo 1, Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri), alla Sezione 1, Cani da pastore.
Sa essere fedelissimo, affettuoso, ottimo sia come cane da pastore, da caccia e da compagnia.
Scheda informativa del Schipperke | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, va molto d’accordo con loro |
Per anziani | Sì, se si ha la possibilità di soddisfare i suoi bisogni |
Con altri cani | Socievole se ben educato da cucciolo |
Con gatti | Tollerante: mai aggressivo con loro |
Rumoroso | Abbaia spesso |
Sport | Esercizio frequente che lo stimoli, agility |
Lo Schipperke è un cane originario del Belgio, ma diffuso anche nei Paesi Bassi, in Francia e negli ultimi anni in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
In antichità, era usato principalmente come cane da pastore, soprattutto nella parte fiamminga dell’Europa. Si hanno notizie di tale razza già dal XVII secolo.
È sempre stato famoso per essere un ottimo cane da caccia, nonostante la sua stazza sostanzialmente piccolina, soprattutto utilizzato per i ratti che invadevano le città del Belgio.
In particolare, a lui veniva dato l’impiego di cacciare i ratti e i topi sui battelli che attraversano le fiandre, grazie alla sua enorme velocità, furbizia e agilità. Per svolgere questo compito era ottimo ed era molto richiesto e conosciuto.
Dopo un’esposizione nel 1882, divenne sempre più famoso e si diffuse in tante zone dell’Europa continentale e non, soprattutto nella zona dei Paesi Bassi e del Belgio.
Ancora più fama la ottenne in seguito: la Regina Henriette di Belgio lo scelse come cane per il suo seguito e questo gli diede autorità e grande stima, tanto da diffondersi con ancora maggiore ampiezza.
Nel 1887 poi la Gran Bretagna e gli Stati Uniti si accorsero di questo cane e iniziarono a richiederlo come cane da caccia, da guardia ma anche da compagnia.
Il prezzo di un esemplare di razza pura di Schipperke può variare in base alle caratteristiche più o meno perfette che rimandano al suo standard ufficialmente riconosciuto. Comunque, si aggira intorno ai 1000-1300€.
Lo Schipperke è sempre stato considerato un ottimo cane da guardia. Il suo temperamento lo porta ad essere molto fedele nei confronti del suo amico umano, lealissimo e sempre pronto a soddisfare le esigenze del padroncino.
Nonostante la sua stazza sia piccolina, lo Schipperke ha una grande energia e vivacità: è instancabile e coraggioso, sempre in movimento e in grado di sostenere qualunque situazione gli venga proposta.
Sa essere molto affettuoso, dolce e tenero con qualunque componente della sua famiglia: è molto curioso e va sempre a caccia di luoghi da scoprire o animali da cacciare.
A volte può essere irrequieto (ma difficilmente aggressivo). Questo è il suo modo di farci capire che ha bisogno di movimento e di sfogare le sue energie: per farlo, ci chiamerà abbaiando e drizzano il pelo, per farci capire che sente la necessità di correre e di fare una passeggiata.
La sua indole lo porta ad essere estremamente geloso, sia delle sue cose e dei suoi spazi, che dei suoi padroncini. Infatti è assolutamente vigile, pronto ad accorgersi di qualunque cosa gli succeda intorno e a difendere persone e cose senza freni o paura.
L’istinto naturale protettivo lo obbliga quindi ad essere sempre prudente e attento. Qualunque movimento strano si aggiri intorno alle sue cose o alla sua casa/famiglia sarà percepito con estrema accortezza e perspicacia: agirà immediatamente e cercherà di risolvere la situazione come meglio riesce.
Lo Schipperke è un ottimo cane da guardia ma anche da caccia.
Non è difficile addestrarlo, in quanto la sua indole lo porta ad essere sempre attento e pronto ad eseguire qualunque comando. Inoltre, è subito disponibile nei confronti dell’uomo e questo lo rende ottimo per un rapporto di collaborazione.
È molto sicuro di sé, crede in sé stesso e nelle sue capacità: questo lo porta a essere un po’ testardo! Ci vuole un po’ di fermezza e di polso per insegnarli qualche semplice regola che possa aiutare la convivenza e il lavoro da svolgere insieme.
La sua caccia preferita è, oltre a quella dei ratti, anche quella dei conigli e delle lepri, che riesce a stanare da qualunque tana costruita anche in posti difficilissimi da scovare. Buonissimo come cane da caccia nei boschi, perché è piccolino, agilissimo e velocissimo.
Una volta che si sarà fidato del suo padroncino, entrerà in perfetta sintonia con lui: questo sarà l’inizio di un rapporto bellissimo e duraturo. Fedelissimo e lealissimo, non deluderà mai il suo amico umano e sarà sempre pronto ad affrontare insieme ogni cosa.
Ottimo per qualunque attività sportiva, ama gli spazi aperti e adora essere sempre in movimento: è felicissimo di correre, sia in compagnia sia in solitudine.
Lo Schipperke è un cane di taglia piccola, con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 13-15 anni.
Le zampe sono lunghe rispetto al corpo, molto magre ma ben toniche. Gli arti posteriori sono più muscolosi e robusti, per dare la giusta spinta e agilità all’esemplare.
Il corpo è armonioso e proporzionato. Il tronco è ricoperto di pelo folto e tenuto abbastanza lungo, a parte le zampe che invece presentano il pelo corto corto.
Il peso di un esemplare maschio di razza pura di Schipperke può variare fra i 5 e i 9 kg; quello di una femmina fra i 3 e i 6 kg.
L’altezza al garrese di un maschio si aggira intorno ai 28-33 cm; quella di una femmina fra i 25 e i 30 cm.
La testa è simile a quella della volpe, piccolina e proporzionato.
Le orecchie sono triangolari, tenute sempre alte a dimostrazione del fatto che il cane è sempre vigile e prudente, attentissimo a quello che gli succede intorno.
Gli occhi sono piccolini, scuri, con sguardo dolce ma attivo.
La coda ha una storia particolare: può esserci o no. Quando c’è, è di media lunghezza, con pelo molto folto e si arriccia a formare un uncino.
Può anche darsi, invece, nella maggior parte degli esemplari, che sia mozzata: perché avviene questo? Si racconta che una volta, durante un’esposizione, un cagnolino non vinse la gara e il padrone, adirato per tale perdita, decise di provare questo nuovo esemplare di Schipperke con la coda mozzata. Un modo assolutamente non sportivo di prendere una sconfitta!
Contro ogni aspettativa, però, ci si rese conto che gli esemplari con la coda mozzata piacquero molto e furono molto richiesti, a tal punto che divennero quasi una sorta di standard alternativo di Schipperke.
Il pelo di uno Schipperke è molto folto e morbidissimo al tatto. Soprattutto lungo il tronco, sulla coda (quando presente) e sulla testa è portato molto lungo, mentre invece nelle zampe è tagliato corto corto (forse per avere più libertà di movimento).
Il colore ammesso per uno standard di Schipperke di razza pura è il nero, nelle sue sfumature più o meno chiare.
I cuccioli di Schipperke sono una bomba ad orologeria: energici come pochi altri cuccioli di cane, sono allegri, felici e solari.
È bene agire su di loro fin da piccoli per educarli e insegnarli qualche piccola regola da seguire: se si comincerà questo processo fin dalla tenera età, il cane adulto sarà un ottimo compagno di vita e di lavoro e più facile da gestire.
Tipico di un cucciolo è abbaiare molto spesso, per qualunque cosa. Con un minimo di addestramento, questo aspetto potrà essere bilanciato: solo così facendo, il piccolo di Schipperke riuscirà a controllarsi e non abbaiare eccessivamente anche in futuro.
Un esemplare di Schipperke può soffrire di qualche problema di salute, come ad esempio la cataratta o l’atrofia della retina.
Oltre a questo, è capitato più volte che venga fuori un’anomalia genetica che va tenuta sotto controllo fin da piccolissimi: la mucopolisaccaridosi.
Lo Schipperke non ha grosse esigenze a livello di alimentazione. Ciò di cui bisogna preoccuparsi è il fatto di concedergli sempre cibo di ottima qualità, che gli dia le giuste quantità nutritive e necessarie per il fabbisogno quotidiano.
La toelettatura di uno Schipperke consiste nello spazzolarlo molto spesso, dato che il suo pelo è molto folto e lucente. I nodi non devono formarsi e quindi è bene controllare costantemente il nostro amico: almeno una volta al giorno va fatto questo lavoro.
Il bagno può essere fatto una volta al mese, salvo eccezionali casi in cui il cane dovesse tornare da una passeggiata fin troppo sporco o maleodorante.
Lo Schipperke è un cane molto conosciuto e richiesto in Italia, tanto che ci sono molti allevamenti riconosciuti ufficialmente dall’ENCI.
Questi si trovano nelle seguenti zone: Marche (Pesaro-Urbino), Piemonte (Asti), Sicilia (Messina), Umbria (Perugia).
È certamente un cane d’appartamento: è affettuoso, dolcissimo e sempre pronto ad affrontare le giornate in compagnia di tante coccole e amore.
L’ideale con i bambini, i quali saranno ben felici di giocare con uno Schipperke: lui saprà sicuramente come intrattenerli, sarà felicissimo di farlo e non si stancherà mai di inventarsi giochini divertenti.
Saranno i suoi protetti: sarà geloso anche di loro e farà in modo che non succeda mai niente di “brutto” o pericoloso.
Comunque, va benissimo per tutta la famiglia: ogni componente sarà gradito e ben accetto. Non è amante degli estranei: sarà un po’ restio all’inizio, ma presa confidenza non avrà mai atteggiamenti aggressivi.
Si racconta che venga anche chiamato “piccolo demonio nero“, per la sua instancabile energia e il suo temperamento sempre molto vigile e super attivo.
Classificazione FCI – n. 83 | |
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Gruppo | 1 Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) |
Sezione | 1 Cani da pastore |
Standard n. | 83 del 19 maggio 1988 |
Nome originale | Schipperke |
Origine | Belgio |