San Bernardo | |
---|---|
Esemplare di San Bernardo |
|
Dati generali | |
Etimologia | Dal passo alpino del San Bernardo |
Genitori | Mastini Romani × Molossoidi Svizzeri |
Presente in natura | No |
Longevità | 8-10 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da guardia |
Taglia | Grande |
Peso maschio | Fino a 120 kg |
Peso femmina | 90 – 100 kg |
Prezzo | Tra i 1200 e i 2000 € |
Colori | Bianco e Rosso |
Il San Bernardo o St. Bernhardshund, conosciuto anche come bovaro svizzero, è un cane di origini molto antiche nato in Svizzera, conosciuto come Gigante delle Alpi per la sua notevole stazza.
La razza dei San Bernardo è riconosciuta dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, ed è inserita nel gruppo 2, quello dei cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoide e cani bovari svizzeri.
Scheda informativa del San Bernardo | |
---|---|
Anallergico | No |
Per bambini | Dalle dimensioni imponenti, va data la giusta attenzione a questo aspetto per evitare inconsapevoli incidenti, ma si mostra molto affettuoso e paziente con i più piccoli |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio e la stazza che ne limita la possibilità di vivere in spazi ristretti |
Con altri cani | Va abituato sin dai primi mesi di vita ai suoi simili, la mancata socializzazione potrebbe renderlo violento con gli altri cani |
Con gatti | Se abituato dalla tenera età saprà vivere con loro serenamente |
Rumoroso | Abbaia poco ma molto efficacemente per allontanare gli intrusi |
Sport | Non ama essere molto sportivo, ma avrà bisogno di lunghe passeggiate quotidiane |
I San Bernardo discendono dai mastini utilizzati dai soldati dell’antica Roma per sorvegliare le vie di comunicazione principali e i punti più strategici. Il ruolo di sorvegliante di questo cane dal fisico imponente rimase anche nell’anno 1000.
In questo periodo infatti questi cani avevano dimora nell’ospizio del Colle di San Bernardo fondato dal nobile Bernardo da Mentone per soccorrere viandanti, dispersi e mendicanti.
Qui giunsero grazie ai nobili del Vallese che li donavano ai religiosi che si occupavano di accogliere e curare i più bisognosi. È da questo luogo dunque che dipende il nome della razza.
Era la mole di questi cani a renderli particolarmente adatti a soccorrere chi si perdeva tra le montagne, affrontando anche le temperature più fredde e le difficoltà che si possono presentare in montagna, e a trasportare viveri e persone in caso di bisogno.
La loro enorme diffusione provocò una contaminazione della razza a causa di incroci con diverse tipologie di mastini. L’obiettivo era quello di accentuarne la grandezza a scapito però della purezza della razza che nel tempo si è inevitabilmente modificata.
Si dovette aspettare il 1939 quando un appassionato cinologo italiano Antonio Morsiani decise di riportare la razza dei cani San Bernardo alle origini riprendendo i caratteri morfologici originali.
Morsiani infatti fondò un allevamento di cani da soccorso ed è questa la funzione principale in cui viene impiegata questa razza, soprattutto nel settore alpino.
Il prezzo di un esemplare di San Bernardo proveniente da un allevamento certificato può oscillare tra i 1.200 e i 2.000.
I cani San Bernardo hanno un aspetto che dice molto sul loro carattere. È una razza molto tranquilla, docile e pacata ma anche socievole verso le persone e verso gli altri animali.
Nonostante ciò la loro immagine di cane coccolone e anche tontolone con la fiaschetta appesa al collo non è del tutto corretta.
Gli esemplari di questa razza infatti vengono impiegati anche come cani da guardia perché molto coraggiosi, territoriali e decisamente reattivi e attenti. Di base non sono cani aggressivi ma in alcune situazioni possono diventarlo per difesa e soprattutto nei confronti degli sconosciuti.
Non sono adatti ai neofiti ma hanno bisogno di un padrone che prima di tutto sappia educarli indicando il comportamento giusto da seguire e poi che sappia controllarne eventuali reazioni negative.
Queste possono manifestarsi in caso di temperature molto alte, che i San Bernardo non tollerano particolarmente, o di gesti e comportamenti che non risultano graditi come per esempio movimenti bruschi, e ancora se tenuti per lungo tempo in spazi stretti in cui si possono sentire a disagio.
Ma i San Bernardo sono cani molto fedeli soprattutto al padrone e alla sua famiglia per i quali non esiterebbero ad affrontare anche i più terribili pericoli. Sono inoltre molto dolci e pazienti con i bambini di cui diventano ottimi compagni di giochi.
È necessario però vigilare perché, è vero che i San Bernardo sono molto pazienti, ma potrebbero reagire per esempio se i bimbi provano a salirgli in groppa attirati dalla loro grossa mole.
Al di là di questo i San Bernardo potrebbero giocare all’infinito in tutti i modi possibili tanto che sono cani utilizzati spesso nella pet therapy e non solo con i più piccoli ma anche con gli anziani con limitazioni fisiche e psichiche.
Il carattere del San Bernardo richiede un addestramento costante fin dall’inizio. Insegnare ciò che si può o non si può fare e quali sono i comportamenti da adottare è necessario per evitare che l’esemplare di questa razza esploda in reazioni troppo aggressive.
Alla stessa maniera i San Bernardo necessitano di una socializzazione precoce con persone e altri animali per evitare problemi in età adulta, per imparare a convivere anche con chi non conoscono e a non adottare reazioni impulsive al primo contatto.
Il San Bernardo è un cane di taglia grande con un’aspettativa di vita di 8-10 anni.
Le zampe del San Bernardo sono molto pelose, lunghe e vigorose e gli consentono di attraversare anche gli impervi e rocciosi terreni di montagna.
Il corpo dei San Bernardo è massiccio e muscoloso tanto che viene definito “atleta pesante” perché, nonostante la mole, è un cane resistente e capace di affrontare lunghi e veloci spostamenti.
Il peso oscilla tra i 90 e i 100 chili ma gli esemplari più grandi possono raggiungere anche i 120 chili. L’altezza al garrese invece nei maschi va da 70 a 90 centimetri, per le femmine invece si va dai 65 agli 80 centimetri.
La testa del San Bernardo è molto ampia con un muso leggermente pronunciato e un grossa bocca e che termina con un tartufo leggermente schiacciato.
Gli occhi sono grandi, scuri e distanziati e infine le orecchie sono penzolanti in avanti.
La coda dei San Bernardo presentano un’attaccatura alta ed è molto grande e pesante.
I San Bernardo possono essere a pelo corto o a pelo lungo. Il pelo corto è liscio ma molto denso. Il pelo lungo è leggermente ondulato ma mai arricciato o arruffato.
I colori standard sono bianco e rosso o viceversa ma mai monocolore o senza il caratteristico bianco sul petto, zampe, punta della coda, naso, fronte e una chiazza sulla luna.
I cuccioli dei San Bernardo sono giocherelloni e con il loro musino conquistano immediatamente i padroni che li scelgono come compagni di vita.
Nonostante ciò, fin da subito hanno bisogno di un buon addestramento per crescere perfettamente equilibrati in età adulta.
I San Bernardo, soprattutto se provenienti da allevamenti sicuri, sono cani molto resistenti e tendenzialmente in ottima salute ma come tutte le razze sono soggetti a patologie specifiche.
La razza è infatti predisposta a soffrire di displasia dell’anca e del gomito e come molte razze di grossa taglia di torsione gastrica. Non di rado inoltre i San Bernardo possono accusare i sintomi della cardiomiopatia dilatativa.
Gli occhi di questi molossi sono inoltre particolarmente predisposti a manifestare un peggioramento della vista dovuto alla cataratta.
Infine i cani di questa razza possono anche soffrire di allergie di tipo alimentare, olfattivo e da contatto e di attacchi epilettici.
I San Bernardo tendono al sovrappeso e all’obesità quindi la loro alimentazione deve essere attenta ed equilibrata.
Gli esemplari di questa razza hanno bisogno di una dose giornaliera di circa 1200 grammi di crocchette divisa in due razioni.
Il pelo del San Bernardo deve essere spazzolato almeno tre volte a settimana e soprattutto durante i periodi in cui fa la muta con un guanto di gomma o una spazzola morbida se a pelo corto, con un pettine in metallo e a denti stretti se a pelo lungo.
Particolare attenzione richiedono la zona dietro le orecchie o sulle cosce dove si possono creare dei grovigli: in questo caso si può utilizzare anche un prodotto districante per ammorbidire il pelo.
Gli esemplari di questa razza non hanno bisogno di bagni frequenti ma richiedono qualche attenzione in più. Intanto i San Bernardo devono essere lavati all’aperto, perché tendono a schizzare acqua ovunque, e in luoghi non troppo freddi.
È consigliabile anche usare uno shampoo specifico per cani, per evitare che il pelo si secchi, e sbiancante per mantenerlo sempre luminoso.
I San Bernardo inoltre tendono ad accumulare residui di lacrimazione agli angoli degli occhi quindi è consigliabile controllarli e pulirli giornalmente con un panno umido o con un prodotto specifico.
Affidarsi a un allevamento certificato nel caso dei San Bernardo è fondamentale per i numerosi incroci a cui è stato sottoposto negli anni. I documenti sanitari e le informazioni sui genitori dell’esemplare acquistato possono essere sinonimo di sicurezza sulla sua salute.
Guardate inoltre il colore del pelo per osservare che rispetti gli standard della razza.
Nonostante sia un ottimo cane da compagnia il San Bernardo non è adatto alla vita d’appartamento e preferisce vivere in spazi aperti e di grandi dimensioni.
Un casa dai volumi ristretti non è la soluzione migliore per gli esemplari di questa razza che ne soffrirebbero a tal punto da diventare particolarmente nervosi.
Detestano infatti le alte temperature e prediligono lunghe e fresche distese verdi dove correre e divertirsi.
Inoltre i San Bernardo sono cani che tendono a sbavare e a perdere molto pelo e per questo può risultare complicato convivere con lui in un appartamento. Tra l’altro hanno bisogno di tanto esercizio fisico e costringerli a una vita casalinga non sarebbe la scelta migliore per il suo benessere.
Il San Bernardo più famoso impiegato nel soccorso alpino fu Barry I che riuscì a salvare ben 40 persone in seguito a una valanga. L’impresa colpì così tanto che alla sua morte, venne imbalsamato e conservato presso il Museo di Storia Naturale di Berna.
Per questo motivo inoltre il maschio di ogni cucciolata destinata al soccorso prende il suo nome.
I San Bernardo sono cani dalla lunga storia cinematografica. Chi non ricorda Nebbia, il cane pigrone della serie animata “Heidi” o il terribile ciclone Beethoven dell’omonima serie di film anni ‘90 o ancora Nana del “Peter Pan” Disney?
Da non dimenticare poi il San Bernardo “Buck” de “Il richiamo della foresta”, girato degli anni ’30 “Birillo” di “Amici Miei” del ’75.
Classificazione FCI – n. 61 | |
---|---|
Gruppo | 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2 Molossoidi |
Sottosezione | 2.2 Tipo da montagna |
Standard n. | 61 del 29.10.2003 (en) |
Nome originale | St.Bernhardshund (Bernhardiner) |
Origine | Svizzera Italia |