Saluki | |
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Esemplari di Saluki |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome deriva dall’arabo e significa “levriero“ |
Genitori | Razza molto antica originaria del Medio Oriente |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-14 anni |
Impieghi | Cane da caccia, cane da corsa |
Taglia | Media |
Peso maschio | 24 – 27 kg |
Peso femmina | 18 – 24 kg |
Prezzo | Circa 1200 € |
Colori | Bianco, Rame, Oro, Crema, Nero, Rosso-fuoco, Tricolore |
Il Saluki è una razza molto antica, forse fra i cani più antichi di cui siamo a conoscenza. Fin dai tempi delle antiche civiltà mesopotamiche, era usato tipicamente come cane da caccia.
È ufficialmente riconosciuto dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, appartenente al Gruppo 10, alla Sezione 1, Levrieri a pelo lungo o frangiato.
Ha un temperamento tranquillo e pacato, sa essere molto dolce con la famiglia ed è un ottimo compagno per le battute di caccia.
Scheda informativa del Saluki | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, se rispettato da loro sa essere un compagno molto dolce |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | Socievole se abituato da cucciolo |
Con gatti | Difficile in quanto spiccato l’istinto da cacciatore, per rendere possibile la convivenza è necessario che crescano insieme |
Rumoroso | Abbaia davvero poco, molto discreto |
Sport | Razza dal fisico molto sviluppato che va allenato perennemente con esercizi, prevalentemente, di corsa |
Il Saluki è una delle razze più antiche che si conoscano. Anche detto “Levriero persiano“, il cane appartiene ad un’età storica remotissima, quella dello sviluppo delle grandi civiltà della Mezzaluna fertile, ovvero la Mesopotamia.
Le prime porcellane che raccontano di questo cane risalgono a Susa, in un periodo storico che si riferisce a circa 4000 anni fa. Queste raffiguravano un particolare tipo di Saluki, con le orecchie diverse da quelle attuali, tenute dritte (mentre oggi sono molto lunghe, abbassate e pelose).
Grazie alle tribù nomadi del deserto, il Saluki passò attraverso la civiltà egizia, la quale lo ha sempre esaltato e portato su un piedistallo. Si è sempre spostato fra il Sahara e il Mar Caspio, grazie ai movimenti delle popolazioni e delle tribù antiche.
Soprattutto, furono i Beduini a impegnarsi a portare avanti la discendenza di questa razza. Mettendo molta attenzione alla cura del cane, al fine di renderlo un sempre miglior cane da caccia, devono essere ringraziati per averlo fatto conoscere al resto del mondo.
Si racconta che inizialmente, nei grandi spazi aperti dove si divertiva a correre, era accompagnato dai falchi. La caccia in coppia infatti sembra essere stata la grande passione di un Saluki! Come funzionava? Il rapace trovava la preda, il cane la rincorreva fino ad acciuffarla: è sempre stato un ottimo cacciatore nel lavoro di squadra!
I Beduini sceglievano il loro esemplare di Saluki spesso in base a caratteri estetici: questa era ed è tutt’ora, infatti, una razza molto “bella” ed elegante, con un portamento raffinato e degno. L’abitudine di queste tribù era quella di dormire addirittura insieme al Saluki, in quanto prima di tutto si migliorava il rapporto di amicizia e di amore, in più il calore dato da questo cane, tenuto vicino nelle tende, aiutava a combattere il freddo.
Era spesso soprannominato “il Bacio di Allah“, grazie ad una particolarità sul pelo, ovvero una macchia di colore diverso, spesso bianco, lungo il manto.
Solo nel 1840 arrivò in Europa, in particolare in Inghilterra, dove però non ottenne grande successo. Bisognerà aspettare il 1895 quando un appassionato, il Signor Florence Amherst, riuscì a prendere qualche esemplare direttamente dall’allevamento privato del Re Abdullah della Transgiordania. Essi probabilmente, dunque, provenivano dalle zone curde della Siria.
Fu questo il momento di svolta: il cane riuscì ad avere una grande diffusione e fu sempre più apprezzato per le sue innate e qualificate abilità di caccia (e anche per la sua estetica).
Nelle sue terre d’origine, dunque, oggi come oggi, non viene più allevato né venduto: anzi, sembrerebbe che, data la sua bellezza, eleganza e la sua ottima abilità nella caccia, venga dato in dono come segno di rispetto e di stima.
Il prezzo per un esemplare di razza pura di Saluki può variare in base alla presenza, o meno, di quelle caratteristiche tipiche dello standard. Comunque, si può fare una stima che sembrerebbe aggirarsi intorno ai 1200€.
Il Saluki è uno dei cani da caccia più antichi che esistano. Nonostante sia un ottimo cacciatore, il suo temperamento lo porta ad essere anche molto tranquillo e dolce nei confronti del suo amico uomo ma anche, in generale, nei confronti degli altri animali.
Questo è dimostrato anche dal fatto che adora cacciare insieme a qualcuno, che sia in compagnia del già citato falco, dall’amico umano o qualunque altro animale. Si impegna sempre moltissimo in quello che fa e sa affrontare ogni battuta di caccia con dedizione e perseveranza.
È stra-intelligente e capisce subito i comandi che gli vengono imposti: sempre allegro, vispo, molto energico e pronto ad affrontare qualunque situazione gli venga proposta.
Si può dire, però, che la sua innata indole per la caccia sia stata sviluppata soprattutto in età antica. Questo perché le tribù avevano l’estrema necessità di un animale che procurasse loro i beni di prima necessità funzionali alla sopravvivenza.
Al giorno d’oggi, invece, sembrerebbe che, almeno nelle zone europee di diffusione, il Saluki sia utilizzato più come cane da compagnia o da esposizione, che come cane da caccia.
È molto attento, comunque, a quello che lo circonda. Può diventare un buon protettore e guardiano della casa e dei suoi familiari. Caratteristico, infatti, è il suo “canto”: i suoi lamenti o abbai particolari sono tipici della razza e servono per avvertire eventuali situazioni di pericolo o di disagio.
Il Saluki è un cane di un’intelligenza particolarmente sviluppata: sa apprendere subito e velocemente ogni comando che gli viene imposto, sa essere molto disponibile e attento a tutto quello che deve fare.
L’unico punto su cui bisognerebbe fare un po’ di attenzione è il seguente: ha una soglia dell’attenzione molto bassa, si annoia facilmente e perde la concentrazione nel giro di pochi minuti. Questo, ovviamente, lo potrebbe portare ad avere atteggiamenti scostanti (anche se mai aggressivi) se l’umano dovesse insistere un po’ troppo.
Come fare allora per gestire al meglio l’addestramento di un Saluki? Semplice: usare calma, tranquillità, tanta pazienza e un minimo di furbizia! Si dovrà utilizzare il gioco come diversivo per insegnargli quelle regole che porteranno a migliorare il nostro rapporto con lui e a fargli rispettare i comandi.
Facendo, dunque, un allenamento regolare, con sessioni quotidiane e più volte al giorno, ma brevi e intense, si potrà ottenere un risultato più che ottimo!
Unire divertimento e dovere, utile e dilettevole sarà la chiave dell’educazione del nostro amico Saluki: così lui, svagandosi, imparerà e, di conseguenza, saprà venirci incontro in ogni momento.
Il Saluki è un cane di taglia media. La sua aspettativa di vita si aggira intorno ai 12-14 anni.
Gli arti del Saluki sono belli piazzati e abbastanza snelli. La sua ossatura ha una base molto buona che gli permette di avere muscoli tonici, con la giusta forza per correre e rincorrere le prede.
Il tronco è proporzionato con il resto del corpo: è molto esile e magrissimo, con il bacino che è ben visibile subito all’occhio. Nell’insieme, ha un’eleganza incredibile e un’armoniosa forma del tronco: questi caratteri lo portano ad avere un portamento assai raffinato.
Il peso di un esemplare maschio di razza pura di Saluki si aggira intorno ai 24-27 kg; quello di una femmina è fra i 18 e i 24 kg.
L’altezza al garrese di un maschio può variare fra i 58 e i 71 cm; quella di una femmina fra i 55-65 cm.
La testa ha una forma strana: è allungata, stretta stretta e molto magra. Il collo è abbastanza lungo e sottile.
Gli occhi hanno uno sguardo dolcissimo e affettuoso: hanno un colore scuro ma di un’intensità alquanto profonda. Il colore può variare fra il nero o il nocciola. Danno un’aria tenera e vispa all’animale.
Le orecchie sono molto particolari: sono attaccate circa alla stessa altezza degli occhi, sono lunghe, tenute sempre basse e ricoperte di pelo morbidissimo e abbastanza lungo.
La coda è sempre presente. È abbastanza lunga: arriva circa a metà degli arti posteriori, tenuta spesso bassa, quasi fra le gambe, è sottile e diventa più pelosa verso la fine.
Il pelo è tenuto abbastanza corto, ma rimane di una morbidezza incredibile: al tatto, sembra quasi di toccare un tessuto di seta. Ci sono varie frange qua e là negli esemplari a pelo lungo, soprattutto sulle orecchie e sulla coda; in quelli a pelo corto, esse sono assenti.
I colori ammessi per uno standard di Saluki sono: bianco, rame, oro, crema tendente al rossiccio, nero, rosso fuoco; a volte, può anche essere di tre colori diversi.
Un cucciolo di Saluki è adorabile e dolcissimo. Molto tenero e affettuoso con l’umano fin dalla tenera età, si pone subito come un cagnolino molto vispo ed energico, con una grande forza da sfogare. Fa capire fin dall’inizio che, oltre alle coccole, ha bisogno di correre e fare lunghe passeggiate in compagnia!
Il Saluki è un cane molto antico, sempre abituato a territori anche alquanto impervi dove correre e dover cacciare. Tutto questo lo ha portato, nel corso della storia, a sviluppare una grande resistenza e una salute abbastanza di ferro. Il punto di particolare pericolo riguardo questo cane è il seguente: bisogna fare grande attenzione all’anestesia.
Sono stati riscontrati molti casi in cui la sua ipersensibilità di fronte a questa tecnica, dovuta anche alla presenza di poco pelo, ha portato a qualche conseguenza poco gradita.
Il Saluki è un cane molto robusto, che ha bisogno di spazio per correre e sfogare le sue energie. La caccia è stancante e, anche se in Europa non è sempre utilizzato per le battute, la sua indole lo porta ad avere necessità di grande movimento.
Questo, di conseguenza, significa che ha anche bisogno di molto cibo per mantenersi in forze. Dunque, 350-400 grammi di cibo al giorno potrebbero essere sufficienti per un’alimentazione corretta. Ricordiamoci sempre di dare cibo di alta qualità e ben scelto, che abbia tutte le sostanze nutritive necessarie alla sua salute e crescita.
Per quanto riguarda la toelettatura, non servono grosse attenzioni per il Saluki. È un cane di per sé molto pulito, che tende a provvedere da solo, per quanto gli è possibile, alla propria igiene. Comunque, sarà bene spazzolarlo ogni tanto per rendersi conto se si dovesse verificare qualche problema di salute al pelo o alla pelle.
Come già detto, sembrerebbe che il Saluki, oggi come oggi, non sia utilizzato molto per la caccia in Europa, dato che a volte è preferibile scegliere qualche altra razza. È, comunque, abbastanza famoso e richiesto: spesso viene scelto come cane da compagnia o per le esposizioni di bellezza.
L’ENCI ha, infatti, riconosciuto ufficialmente diversi allevamenti in Italia, sparsi in varie regioni: in Piemonte, in Lombardia, in Toscana, in Umbria, in Lazio e in Puglia.
È tranquillamente un cane d’appartamento. Non è mai aggressivo con nessuno, ha un temperamento tranquillo e pacato, sa essere affettuoso e dolce al punto giusto. Non dimostra mai atteggiamenti troppo impetuosi o invadenti. Sa rispettare la libertà e la privacy dei suoi amici umani, tanto quanto vorrebbe che fossero rispettate le sue.
Può essere anche un ottimo cane da guardia, visto che sviluppa fin da subito un senso di protezione e di rispetto nei confronti della sua famiglia umana che lo porta a preoccuparsi di ogni singolo aspetto della vita.
A volte con gli estranei tende ad essere scostante, almeno all’inizio, ma una volta presa confidenza sa essere educato e gentile. Con i bambini è ottimo: ama giocarci, tener loro compagnia e donare loro un’ottima cura e protezione.
Sicuramente però ha un grande bisogno di spazio dove correre e sfogarsi: se non è presente un giardino in un appartamento di città, sarà bene portarlo frequentemente a fare delle passeggiate.
Probabilmente tutti noi abbiamo visto un esemplare di tale cane, non sapendo che fosse lui, in un famosissimo film della Disney: nel 1988 uscì Oliver & Company, nel quale, fra tutte le razze di cani presenti, c’era anche Rita, una splendida femmina di Saluki.
Rita, anche nel film, rappresenta perfettamente tutte le caratteristiche tipiche del Saluki reale: è bellissima, molto affascinante, con un portamento elegantissimo, assennata, gentile e molto affettuosa e dolce.
Classificazione FCI – n. 269 | |
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Gruppo | 10 Levrieri |
Sezione | 1 Levrieri a pelo lungo o frangiato |
Standard n. | 269 del 29/11/2000 (en) |
Nome originale | Saluki |
Origine | Mezzaluna fertile |