Piccolo Levriero Italiano | |
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Esemplare di Piccolo Levriero Italiano |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome che indica origine, dimensioni e tipologia |
Genitori | Razza molto antica, probabilmente proveniente dall’Egitto |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-14 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da corsa |
Taglia | Piccola |
Peso maschio | 3,6 – 5 kg |
Peso femmina | 3,6 – 5 kg |
Prezzo | Circa 1600 € |
Colori | Nero, Nero sfumato Blu, Marrone, Grigio, Ardesia, Caffellatte |
La razza del Piccolo Levriero Italiano è riconosciuta dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, è inserita nella sezione dei levrieri a pelo corto.
Le sue origini sono davvero antiche e il suo passato avvincente: è un cane che è arrivato in Italia durante l’epoca romana, partendo dall’antico Egitto. Inizialmente cane da caccia, poi cane da compagnia per i nobili.
Scheda informativa del Piccolo Levriero Italiano | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, ma servono bambini attenti, si tratta di una razza molto sensibile |
Per anziani | Perfetta compagnia |
Con altri cani | Socievole, molto attivo |
Con gatti | Convivono senza problemi |
Rumoroso | Molto poco |
Sport | Corsa e attività all’aperto |
Nonostante il suo nome lo definisca italiano, il Piccolo Levriero Italiano ha origini ben diverse. Le prime testimonianze della sua comparsa risalgono all’età Egizia, datata 3000 a.C.
La sua comparsa all’interno del continente europeo, invece, viene rilevata nell’arco del V secolo a.C. , grazie ai Fenici. Il territorio che più possiede testimonianze dell’arrivo di questa razza è la Grecia. Non sono poche infatti, le raffigurazioni e le sculture che vedono il Piccolo Levriero Italiano come protagonista.
Successivamente alla comparsa in Grecia, questa razza si diffonde in Italia. Le sue caratteristiche ne hanno permesso due utilizzi differenti: cane da compagnia per le famiglie nobili e cane da caccia di piccole prede come fagiani e lepri. Attualmente è preferito come cane da compagnia.
Durante la seconda guerra mondiale, il Piccolo Levriero Italiano ha subito una forte crisi: tutti i cuccioli nati in quel periodo mostravamo un corpo estremamente fragile e con problemi di salute non indifferenti.
È stato un allevamento italiano a salvarlo: una Marchesa italiana, Maria Luisa Incontri Lotteringhi della Stufa, titolare di un famoso ed antico allevamento, è riuscita a salvare degli esemplari e ha permesso il riscatto di questa razza.
Per il suo aspetto elegante e la sua prestanza fisica, il prezzo di un cucciolo di Piccolo Levriero Italiano proveniente da un allevamento certificato ammonta a 1600 euro.
Durante la crescita, il Piccolo Levriero Italiano, mostra due sfaccettature completamente diverse del proprio carattere. Se da cucciolo sembra abbastanza timido, introverso e schivo nei confronti degli estranei, da adulto mostra un carattere allegro, affettuoso e giocherellone che lo rende adatto alla convivenza con famiglie che hanno bambini.
La teoria di un carattere timido sembra anche conformata da una sua strana abitudine: camminare costantemente con la coda tra le zampe. In realtà, non lo fa affatto per paura, timidezza o disagio, ma per comodità. Non lasciarti quindi illudere dalla sua postura, è un cane che sa come divertirsi e divertire.
Questa razza di quattro zampe, inoltre, ha una particolarità: sviluppa un rapporto speciale e più intenso con un solo componente della famiglia. Questo non significa che non si affezioni agli altri, ma prende come punto di riferimento una sola persona.
Questa razza di cani mostra inizialmente un carattere abbastanza diffidente e schivo. È per questo motivo che sarebbe utile, fin dalla tenera età, abituarlo alla socializzazione e alla condivisione del territorio. Un programma di addestramento fin dai primi mesi di vita potrebbe aiutarlo. Se è destinato alla vita di appartamento, è utile ricordare che il piccolo levriero è un cane dinamico e bisognoso di movimento. È consigliato quindi abituarlo fin da piccolo alla vita da appartamento, ma senza privarlo di luoghi aperti e corse al parco. Non mostra particolari segni di aggressività o testardaggine, quindi l’addestramento fai da te in casa è possibile.
Il Piccolo Levriero Italiano è un cane di piccola taglia, a pelo corto con un’aspettativa di vita che oscilla tra i 12 e i 15 anni.
Le zampe dei cani appartenenti a questa razza si presentano di piccole dimensioni e con dita di forma ovale. È bene mantenere le unghie corte, pena il rischio di sviluppare problemi agli arti.
Il Piccolo Levriero Italiano ha un corpo che presenta un’armoniosa forma a “S”. Le caratteristiche standard prevedono una profondità del torace tale da raggiungere l’altezza dei gomiti, ma pochi esemplari riescono a rispettare questa caratteristica.
Il peso di un Piccolo Levriero Italiano adulto oscilla tra i 3,6 e i 5 kg. La sua altezza, invece, varia dai 32 ai 38 cm. È grazie alle sue dimensioni che riesce ad essere agile nel movimento e veloce nella corsa: riesce a raggiungere i 40 km/h.
La testa di un Piccolo Levriero Italiano si presenta in forma allungata e stretta, ma più larga rispetto alle altre razze di Levriero. Una particolarità di questo cane, è la posizione all’indietro delle sue orecchie. Ma non temere, il piccolo levriero non è impaurito, rispetta solo l’armonia delle sue forme.
La posizione della coda di questa razza è visibilmente molto bassa. Il piccolo levriero tende a tenerla in mezzo alle gambe, ma ciò non significa che lo faccia per paura o timidezza, è soltanto una sua particolare caratteristica. Quando raggiunge il massimo della sua estensione, la coda dovrebbe essere in grado di raggiungere almeno la punta del garretto. La sua lunghezza è direttamente proporzionale al pregio che le si attribuisce.
Il pelo del Piccolo Levriero Italiano è corto, fine e presenta un aspetto setoso. È distribuito in tutto il corpo con le stesse caratteristiche.
Questa razza di cane, presenta una vasta gamma di colorazione del pelo. Tra gli esemplari diffusi, ne troviamo col pelo di colore nero, nero con delle sfumature che ricordano il blu, marrone, marrone con riflessi rossi, grigio, ardesia e caffelatte.
Da cucciolo, presenta un corpo abbastanza fragile viste le sue caratteristiche fisiche. È magro e quasi privo di grasso, per questo ha bisogno di molte cure e molto calore. È un cane che adora la vita in famiglia e la compagnia. Per quanto riguarda la passeggiata, è bene addestrarlo ed educarlo già da piccolo: è molto vivace ed incline al movimento, non stupirti se durante le prime passeggiate da l’impressione di essere un cane davvero indisciplinato. Se arriva in una casa con dei bambini, bisogna prestare molta attenzione: è fragile ma non lo sa e si comporta come un cane robusto, rischiando di farsi del male.
Come anticipato, da cucciolo, il Piccolo Levriero Italiano, è molto fragile. In aggiunta a questo, si presenta quasi privo di pelo, e per questo molto incline a soffrire il freddo. È bene quindi prendersene cura ed evitare, all’inizio, di lasciarlo per molto tempo fuori durante le stagioni fredde. Per quanto riguarda la sua esile corporatura, bisogna solo aspettare che grazie all’alimentazione e ad un allenamento graduale, sviluppi la sua muscolatura che lo renderà più forte di quanto possa sembrare. Non presenta ulteriori problemi di salute caratteristici della razza.
L’alimentazione del piccolo levriero deve essere equilibrata e controllata costantemente. Perché? Perché vista la sua conformazione fisica, non può permettersi di prendere peso eccessivo. Inoltre, è un cane atletico e sportivo e la sua alimentazione deve essere adattata al suo fabbisogno energetico. Nonostante questo, però, non è un cane che ha particolari esigenze dal punto di vista del gusto: sembra essere abbastanza goloso e si adatta a qualsiasi genere di pasto gli si prepari. Attenzione però, non bisogna mai lasciarsi convincere dalla sua faccia dolce e dal suo aspetto apparentemente fragile: spesso approfitta proprio di questo per far cedere il suo padrone quando si tratta di cibi proibiti.
Il piccolo quattro zampe presenta un pelo corto e setoso. Non richiede particolare impegno per la toelettatura, rigenera il suo pelo in continuazione che, grazie alla sua lunghezza ridotta, non provoca particolari fastidi all’interno di un appartamento.
Nonostante il Piccolo Levriero Italiano non sia omogeneamente diffuso in tutta Italia, l’ENCI rileva allevamenti riconosciuti in diverse zone della nazione: Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Umbria, Lazio, Toscana e Campania.
È un cane sportivo, attivo e voglioso e bisognoso di movimento, ma nello stesso tempo non disdegna la vita in famiglia. In via definitiva, si può affermare che sia adatto alla vita di appartamento, purché non gli manchino le passeggiate regolari e le giornate al parco in cui può sbizzarrirsi. Sebbene schivo e timido da piccolo, una volta sperimentata la vita in famiglia, ne diventa un componente a tutti gli effetti. Adora stare vicino al proprio padrone, soprattutto nei momenti di relax in cui può godersi compagnia, coccole e calore. La sua statura, tra l’altro, gli permette di potersi godere lunghe serate sul divano accanto al suo migliore amico.
Fin dai tempi antichi il Piccolo Levriero Italiano è stato apprezzato per le sue forme armoniose e le sue prestazioni fisiche. Arrivato in Italia, fu subito utilizzato come cane di caccia per le piccole prede, ma successivamente divenne un vero e proprio vip di quei tempi. Sembra infatti che in ogni casa nobiliare ve ne fosse uno, tenuto come cane da compagnia e protagonista dei ritratti dei nobili. Proprio così, questa razza di cani fu così tanto apprezzata che averlo come protagonista all’interno del proprio ritratto era motivo di orgoglio e di dimostrazione di benessere economico.
Classificazione FCI – n. 200 | |
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Gruppo | 10 Levrieri |
Sezione | 3 Levrieri a pelo corto |
Standard n. | 200 del 17/06/1998 (en fr) |
Nome originale | Piccolo levriero italiano |
Tipo | cani da corsa |
Origine | Italia |