Piccolo Brabantino | |
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Esemplare di Piccolo Brabantino |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome prende spunto dall’area d’origine: significa “del Brabante“, regione attualmente divisa in due provincie tra Belgio e Olanda |
Genitori | Smousje x King Charles Spaniel x Carlino x Epanieul nano x Yorkshire terrier |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-15 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da guardia |
Taglia | Piccola |
Peso maschio | 3 – 6 kg |
Peso femmina | 3 – 6 kg |
Prezzo | Circa 800 € |
Colori | Rossiccio, Nero focato |
Il Piccolo Brabantino è un cane di origine belga, allevato come guardiano e quadrupede da compagnia. Condivide lo standard di razza ufficiale con altre due razze belga abbastanza conosciute: il Griffone di Bruxelles e il Griffone Belga.
Tutte e tre provengono da una razza chiamata Smousje. Affettuoso nei confronti di chi considera famiglia, è anche un cane estremamente versatile e si adatta a qualsiasi stile di vita.
Scheda informativa del Piccolo Brabantino | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, ottimo compagno di giochi, ma che sia rispettato |
Per anziani | Sì, perfetto come cane da compagnia casalinga |
Con altri cani | Socievole, molto attivo |
Con gatti | Tollerante se cresciuti insieme |
Rumoroso | Abbaia molto, al minimo stimolo |
Sport | Esercizi per tenerlo attivo, passeggiate ma nulla di eccessivamente faticoso |
Il Piccolo Bramantino, conosciuto anche come Petit Barbançon e Kleine Brabander, ha delle origini di tutto rispetto che affondano le proprie radici in Olanda, in Belgio e a nord della Francia.
Il suo nome dà la prova che questo cane sia stato selezionato nel Bramante, in Belgio. Visto che la mancanza di peli ruvidi non basta a farne una razza a sé, viene considerata da molti una semplice varietà del Griffone Barbet.
Il Bramantino, o Griffoncino, raggiunge il proprio standard di razza dopo il 1863. L’omogeneità delle tre varietà coinvolte, invece, viene raggiunta solo nel 1905. In Italia è un esemplare raro.
Il prezzo varia a seconda delle sue origini, dell’età e del sesso. In ogni caso si aggira attorno agli 800, se ha il pedigree in ordine. Le linee di sangue più ricercate arrivano a costare anche 1000 euro. La spesa media mensile è, invece, di 20 euro.
Questo amico a quattro zampe si dimostra affettuoso, ha una grande voglia di vivere ed è facile da gestire anche da una famiglia numerosa. Ama giocare e ha un temperamento vivace, se poi questo significa compiacere il proprio padrone per lui è il massimo.
Nonostante sia brillante ed energico, è anche molto equilibrato: adatta il comportamento al contesto e all’amico a due zampe che lo ha adottato. La sua intelligenza, se serve, la impiega per eludere le indicazioni del padrone.
In passato inpiegato per cacciare topi e piccoli animali dalle stalle, ha mantenuto questa attitudine. In mezzo alla natura è un po’ timoroso, e ha bisogno di tempo prima di potersi fidare completamente.
Pretende di stare al centro dell’attenzione, soprattutto di quella del padrone che seguirebbe ovunque. È il migliore amico dell’uomo, e non solo per modo di dire. Tuttavia, non soffre la solitudine come ci si potrebbe aspettare. L’importante è che non sia lasciato da solo troppo a lungo.
L’indole appena descritta permette di pianificare e seguire senza troppa difficoltà le sessioni di addestramento. A patto che non durino più di venti minuti ciascuna e che vengano condotte all’insegna del relax e del divertimento. Qualora si dovesse scorgere del nervosismo, è meglio sospendere.
Inoltre, non bisogna mai dimenticare il rinforzo positivo: un premio goloso da dare nel caso in cui segua correttamente le indicazioni date. Se capisce che l’obbedienza ripaga con un boccone succulento, il gioco è fatto.
Il Piccolo Brabantino è un cane compatto, di costituzione e con un portamento eleganti. La testa – larga e rotonda – deve essere ricoperta di un fitto manto duro e arruffato sugli occhi, sul tartufo, sul mento e sulle guance. Lo sguardo profondo cattura chiunque lo incontri.
Queste variabili cambiano a seconda del sesso dell’esemplare in questione. In età adulta, al garrese, sono alti tra i 24 e i 26 centimetri (anche se la femmina è generalmente più minuta).
Il peso si aggira attorno ai 3 e i 6 chili, e anche in questo caso i soggetti di genere femminile sono più longilinei.
Gli arti, sia quelli anteriori che quelli posteriori, risultano essere dritti, in appiombo e di media lunghezza. Le zampe sono corte, rotonde e compatte; i cuscinetti plantari sono neri, come le unghie. La muscolatura è ben sviluppata e contribuisce a regalare un’andatura regolare e vivace.
La corporatura del Piccolo Brabantino è ben proporzionata rispetto alla testa e agli arti. Il suo tratto distintivo è il torace, largo e profondo, che gli consente di avere un’ottima respirazione e una resistenza fuori dal comune.
La testa è larga e arrotondata. La fronte appare leggermente bombata e ricoperta di peli duri e arruffati; un po’ più lunghi rispetto alla media contornano gli occhi, il tartufo, le guance e il mento.
Quest’ultimo risulta essere pronunciato e largo, tanto da oltrepassare la mascella superiore.
Le labbra sono orlate di nero e gli incisivi della mascella inferiore sono più sporgenti di quelli superiori.
Il tartufo deve essere sempre nero, largo, con una fenditura ben pronunciata; la canna nasale è corta. Il collo è anch’esso ben proporzionato, di giuste dimensioni rispetto al cranio e alla testa.
Le orecchie sono dritte, ben tese. Gli occhi sono molto grandi, rotondi, neri, con ciglia lunghe (pure loro scure), le palpebre sono orlate di nero, ben distanziate e sporgenti.
La coda risulta essere sollevata e può capitare che venga tagliata ai 2/3, a meno che non ci si trovi in un Paese in cui è illegale.
Il pelo, a eccezion fatta di alcune parti del volto, è corto e aderisce bene al corpo.
I colori ammessi sono il rossiccio o il nero-focato. Inoltre, la maschera nera non è considerata un difetto.
I cuccioli dimostrano sin dai primi mesi di vita di essere energici e vivaci, ma docili e molto attaccati al padrone: quasi fosse un imprinting. Passerebbero le giornate a farsi coccolare da chi considerano famiglia.
Se ben educati vanno d’accordo con grandi e piccini, è bene che seguano fin da subito una corretta socializzazione per evitare che siano aggressivi con chi non conoscono: come già accennato, è necessario che passi un po’ di tempo prima che riescano a fidarsi completamente di qualcuno.
L’aspettativa di vita media è di 14 anni. Si tratta infatti di un amico a quattro zampe molto robusto e forte. È difficile che si ammali e non soffre di particolari patologie genetiche. Un accorgimento da tenere a mente, però, è quello di proteggerlo dal alte temperature: non le tollera. Questo fa sì anche che non sia adatto a vivere all’aperto.
A seconda dello stile di vita che conduce, potrebbe soffrire di obesità. Una condizione pericolosa perché porta con sé patologie anche di una certa entità. Le dosi giornaliere devono essere approvate dal veterinario di fiducia, che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.
Il Piccolo Brabantino, al netto dell’attenzione alle quantità in relazione all’esercizio fisico svolto, non è un cane difficile da nutrire. Mangia di tutto (e spesso un po’ troppo). Il consiglio che sicuramente darà anche il nutrizionista è quello di suddividere la razione quotidiana in due pasti e di rispettare sempre gli stessi orari.
La cura del pelo può essere più o meno facile, dipende da quanto tempo Fido passa all’aria aperta e a contatto con possibili insetti o parassiti. Se sta spesso fuori, al ritorno dalla passeggiata, è sempre meglio fare un controllo generale, con particolare attenzione al mantello, alle orecchie, agli occhi e alle zampe.
Di norma, poi, necessita di essere spazzolato con una certa regolarità, almeno una volta al giorno, per fare in modo che il manto si mantenga lucente e in buona salute. La perdita del pelo è moderata, aumenta leggermente nel periodo della muta (due volte all’anno, in primavera e in autunno).
L’Ente nazionale cinofilia italiana ha inserito questa razza nel Gruppo 9 (Cani da compagnia), Sezione 3 (Cani belgi di piccola taglia e Brabantini, senza prova di lavoro).
Nel nostro Paese è presente un discreto numero di allevamenti riconosciuti. Uno si trova a Cosenza, in Calabria; uno a Udine, in Friuli Venezia Giulia, e uno a Viterbo, nel Lazio. Ce ne sono due in Piemonte, a Cuneo e a Novara; e poi uno a Bari, in Puglia; a Palermo, in Sicilia; a Perugia, in Umbria; e a Padova, in Veneto.
Questa razza può vivere bene sia in campagna che nel caos della città: la vita in appartamento, infatti, non gli sta affatto stretta. A patto però che gli venga concessa almeno un’ora di esercizio fisico al parco. Nulla di eccezionale: passeggiate regolari e momenti di gioco che lo stimolino mentalmente.
Se ben addestrato, può viaggiare senza difficoltà. D’altra parte la stazza e il peso contenuti non rappresentano certo un ostacolo. In questo caso però è bene pianificare gli spostamenti nel dettaglio. Ogni nazione (così come ogni regione e comune) ha delle normative in materia di un certo tipo, conoscerle in anticipo e sapere quali sono le strutture che accettano Fido permette di non avere inconvenienti durante le vacanze.
L’indole particolarmente equilibrata del Piccolo Brabantino fa sì che riesca ad andare d’accordo sia con i cani che con i gatti, in questo ultimo caso però devono essere cresciuti insieme.
La sua voglia di giocare lo rende perfetto anche per la compagnia dei più piccini, a patto che non siano troppo irruenti e che rispettino la sua indole: si tratta sempre di un animale con i propri istinti.
È un amico a quattro zampe adatto anche alle persone anziane. È perfetto per chi vive da solo e soffre questa condizione. In alcuni casi è anche utilizzato come cane da pet therapy, nelle corsie degli ospedali e nelle case di riposo.
Classificazione FCI – n. 82 | |
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Gruppo | 9 Cani da compagnia |
Sezione | 3 Cani belgi di piccola taglia |
Standard n. | 82 del 05.05.2003 |
Nome originale | Petit Brabançon |
Tipo | cane da compagnia |
Origine | Belgio |