Drever | |
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Esemplare di Drever |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome di origine svedese, la parola Drev, si riferisce ad un genere di caccia in cui il cane guida la selvaggina in direzione del cacciatore |
Genitori | Probabile autoctono svedese |
Presente in natura | No |
Longevità | 12-14 anni |
Impieghi | Cane da compagnia, cane da caccia |
Taglia | Piccola |
Peso maschio | 14 – 16 kg |
Peso femmina | 11 – 13 kg |
Prezzo | Non quantificabile |
Colori | Bianco pezzato in varie colorazioni |
Il Drever è un cane di origine svedese, anche se ci sono diverse teorie sulle modalità della sua nascita e diffusione.
È una razza di taglia piccola, riconosciuta ufficialmente nel 1953 dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini. Appartiene al Gruppo 6, Segugi e cani per pista di sangue, alla Sezione dei Segugi.
Questo cane è un ottimo segugio, rapidissimo e abbastanza intelligente: è il classico cane da caccia e ben addestrabile.
Scheda informativa del Drever | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, con la giusta educazione e rispetto |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | Socievole, molto attivo. Caccia bene anche in gruppo |
Con gatti | Il suo istinto di caccia non lo rende un buon compagno per loro |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Canicross, Agility, ricerca |
Il Drever è un cane di origine svedese, molto diffuso soprattutto in Scandinavia e nelle regioni dell’Europa del Nord. Il suo nome originale in lingua svedese è Schwedische Dachsbracke.
Ci sono varie ipotesi riguardo l’origine reale di tale razza. Fra tutte, ce ne sono due più accreditate delle altre. La prima presuppone che il Drever sia un cane molto molto antico, nato in Svezia in tempi remotissimi, che poi col tempo si è sviluppato, modificato e diffuso fino ad arrivare all’esemplare che è oggi.
La seconda invece afferma un’origine più recente: sostiene che il Drever sia il frutto di un incrocio fra razze già esistenti, provenienti dell’Europa centrale, tipo il Dachsbrake tedesco e quello della Westfalia. Addirittura c’è chi sostiene, in base a questa seconda teoria, che questi esemplari citati siano stati incrociati anche con altri tipi di Segugi presenti sui territori di Germania e Svezia e che abbiano dato l’attuale razza del Drever.
Ovviamente sono ipotesi che non si possono confermare ufficialmente. Ciò che è certo è che lo standard di questo cane è stato riconosciuto solo nel 1953 e l’origine che gli si attribuisce è quella svedese.
Alcuni lo considerano la versione svedese di quello che comunemente, per noi, viene definito Bassotto: effettivamente, alcune caratteristiche del Drever sono simili a quelle del Bassotto, data soprattutto la sua struttura del corpo.
Il Drever è una razza non molto diffusa nel mondo. In Italia non si registrano allevamenti riconosciuti e di conseguenza non si può stimare un prezzo standard per tale razza. Il cane è diffuso soprattutto in Svezia, Scandinavia e in Europa del Nord.
La sua indole da cacciatore gli permette di essere un ottimo segugio, il suo olfatto sviluppatissimo è in grado di scovare qualunque preda che si nasconde in ogni angolo più remoto.
È abbastanza intelligente e sveglio da capire ogni comando, ogni esigenza del padrone o di chi gli sta intorno. È estremamente docile e coccolone con gli umani, sempre pronto ad aiutarli e a fargli compagnia.
Il Drever sa essere dolcissimo e molto affettuoso, soprattutto con colui che riconosce essere il suo padrone, ma in generale con tutta la famiglia che amerà e a cui sarà devoto e leale per sempre.
Allo stesso tempo è un ottimo cacciatore, fedelissimo e sempre pronto alle battute di caccia che gli vengono proposte: sarà difficile che dica di no!
Oltre a questo, è importante sottolineare quanto ami stare all’aria aperta, correre liberamente nei prati e finire le sue energie, facendo ciò che più gli piace.
Scorrazzare e girovagare, alla costante ricerca di qualche preda, purché piccola, da acciuffare anche solo per divertimento, è il suo gioco preferito!
Il suo addestramento risulta abbastanza semplice: è molto disponibile nei confronti dell’uomo e di chi riconosce come capo e padroncino. Essendo poi un ottimo segugio e dedito completamente alla caccia e alla ricerca incessanti di “qualcosa”, eseguirà ben volentieri gli ordini che gli vengono imposti.
Bisogna usare un po’ di polso, perché è un cane un po’ testardo e cocciuto e a volte vuole fare di testa sua: bisogna avere un minimo di autorità per fare in modo che ci ascolti. Sarà comunque disponibile a farlo.
Di solito viene addestrato al meglio, per aumentare e accrescere le sue capacità di caccia, già molto sviluppate di per sé. Ama gli spazi aperti, soprattutto i paesaggi delle regioni di origine, quelli a cui è abituato: è ottimo per la caccia di qualunque animale selvatico in cui si può imbattere.
Si rende fin da subito disponibile all’educazione e all’addestramento perché la caccia è la sua ragione più grande di sfogo e anche di divertimento. Il suo fiuto e olfatto molto accentuati e la sua corporatura estremamente agile gli permettono di acciuffare prede anche molto difficili, come volpi, cinghiali o caprioli.
Il Drever è un cane di taglia piccola, con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 12-14 anni.
Le sue zampe sono molto corte ed è per questa sua conformazione che spesso è associato al nostro Bassotto. Questa è una caratteristica molto importante che, in realtà, gli permette di cacciare anche in terreni impervi o di infilarsi e scavare in spazi molto piccoli e strani.
Il suo corpo ha una forma che rimanda al rettangolo. Il tronco è lungo e le zampe sono corte corte. In generale, comunque, risulta armonioso e proporzionato, con una muscolatura ben sviluppata, per le funzioni che va a svolgere, che gli permette anche una grande agilità.
Un esemplare maschio che rispetta le proporzioni dello standard riconosciuto del Drever ha un peso che si aggira circa intorno ai 14-16 kg; la femmina sta sui 11-13 kg.
L’altezza al garrese di un maschio vai dai 32 ai 40 cm; quella di una femmina dai 30 ai 38 cm.
La testa ha dimensioni medie e una forma allungata, lo stop non è eccessivamente marcato.
Ha un collo lungo che si pone perfettamente in asse con il tronco, molto lungo e proporzionato nel complesso.
Ha le classiche orecchie a goccia, ovvero pendenti verso il basso e aderenti alla testa, abbastanza lunghe e pelose, con estremità arrotondata.
Gli occhi sono profondi e danno al cane un aspetto sempre molto vispo. Generalmente, il colore preferito è scuro, soprattutto nero.
La coda è presente. È attaccata relativamente alta ed è abbastanza lunga: va ben oltre, addirittura, la metà delle zampe posteriori. Generalmente è tenuta bassa, ma assume una posizione più dritta quando il cane è in movimento. Non si arriccia mai verso l’alto.
Il pelo del Drever è dritto, molto folto, spesso e resistente. Sulla testa, alla base delle zampe e nella parte superiore della coda rimane più corto, aderente alla pelle. Nel resto del corpo, è più morbido e appena più lungo.
Non c’è un colore specifico per questa razza, tanto che lo standard li ammette praticamente tutti. C’è però una caratteristica che deve sempre essere presente, ovvero quella della presenza sparsa di grandi macchie bianche. Queste specialmente si possono trovare nella parte ultima della coda, nel muso, nel collo, nell’addome e alla base delle zampe: spesso sembra che il cagnolino porti dei calzini!
Un esemplare di Drever di razza ha i colori puri, vividi e molto brillanti.
Il cucciolo di Drever è molto affettuoso e docile con la famiglia e con le persone che considera amiche. Fin da subito si pone in modo positivo e accomodante. È un coccolone e ha forte bisogno di avere compagnia e di ricevere le dovute attenzioni.
Sa essere anche un ottimo cane da compagnia, sia per la famiglia sia per i bambini.
Anche da piccolino, è molto attivo, tenace e simpatico. Emerge da subito la sua attitudine verso la caccia e le passeggiate: non è da dimenticare, quindi, di portarlo a spasso costantemente e avere sempre a disposizione un po’ di tempo per giocare con lui.
È un giocherellone: il gioco che sicuramente preferisce è quello di dare la caccia a qualcosa. Per educarlo fin dalla tenera età, sarà allora possibile dargli dei compiti da svolgere, soprattutto addestrarlo alla “caccia” di qualcosa. Inizierà a farlo per gioco e per divertimento, ma poi si renderà conto che è nato per questo e non smetterà più di farlo.
Non soffrono di grandi problemi di salute, tipici della razza stessa. Le dovute cure e le giuste attenzioni sono la base per far vivere al nostro Drever una vita serena e in salute.
L’alimentazione corretta per un esemplare di Drever non richiede particolari attenzioni specifiche della razza. Sicuramente dalla sua alimentazione non deve mai mancare la carne, data la sua natura e la sua indole primitiva che lo portava a procacciarsi il cibo, cacciando altri animali.
Il contatto sempre più stretto con l’uomo, poi, lo ha portato a mangiare ogni tipo di cibo. Questo deve essere sempre di ottima qualità e deve dare all’animale la giusta dose di nutrimento, necessaria per affrontare ogni giornata.
Avendo il pelo abbastanza corto, non necessita di troppe attenzioni, in quanto qualunque problema alla pelle risalta subito all’occhio ed è ben evidente per l’umano. Controllare costantemente il cane sarà d’obbligo, in quanto è spesso in giro all’aperto a scorrazzare ovunque.
Il bagno può essere fatto regolarmente una volta al mese, a meno che non ci sia uno sporco eccessivo da dover subito pulire per mantenere alta l’igiene del cane.
In Italia non è un cane molto diffuso né troppo conosciuto. Infatti, non sono presenti allevamenti di Drever riconosciuti ufficialmente. Non sarebbe, comunque, una razza adatta o abituata ai tipi di paesaggi presenti in Italia, né alla tipologia di rapporto che si sviluppa qua con un cane.
Lui ha bisogno di correre nei grandi spazi scandinavi e cacciare quella tipologia di animale selvatico che si trova lì.
È un cane d’appartamento, in quanto sa essere molto dolce, docile e affettuoso nei confronti della famiglia e anche dei bambini. Sarà un ottimo compagno di vita e di avventure. L’unica cosa che non bisogna mai sottovalutare è quella di farlo correre e camminare molto spesso: il Drever è un cane che ama l’aria aperta e i grandi spazi sconfinati! Il movimento e lo sfogo di energie, alla ricerca delle sue prede non dovranno mai mancare.
Il Drever è un ottimo cane da caccia, che viene spesso utilizzato per cacciare animali selvatici anche molto difficili da acciuffare. Il suo olfatto e il suo udito sviluppati gli permettono di accorgersi di ogni movimento percepito intorno a lui e di prendere la preda senza troppe difficoltà.
Per lui la caccia è sia un gioco, sia un divertimento sia una ragione di vita: questa è la sua indole, che lo accompagna in ogni momento della giornata.
La cosa curiosa è che un cagnolino così tenero e dolce come il Drever sia abilissimo nella caccia di animali come il cervo o il capriolo: quest’ultima è la sua specialità! Per questo è una razza molto famosa nelle zone del Nord Europa, come la Svezia, la Norvegia o la Finlandia (qua la caccia al cervo è vietata, ma questa razza viene comunque utilizzata per prendere volpi e lepri), dove questo tipo di caccia è molto comune.
Il Drever è ottimo perché sa muoversi agilmente, ma allo stesso tempo in modo silenzioso, paziente e lento: la sua corporatura particolare, corpo lungo e zampe molto corte, sono funzionali anche nei climi rigidi del Nord Europa, dove le temperature d’inverno raggiungono gradi bassissimi e la neve si fa sentire. Nei territori ricoperti di neve, un cane come il Drever è nel suo posto ideale per cacciare.
Classificazione FCI – n. 130 | |
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Gruppo | 6 Segugi e cani per pista di sangue |
Sezione | 1A Cane da seguita |
Standard n. | 130 del 29/11/2000 |
Nome originale | Dogue de Bordeaux |
Tipo | Segugi di piccola taglia |
Origine | Svezia |