Cane da Pastore Kangal | |
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Esemplare di Cane da Pastore Kangal |
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Dati generali | |
Etimologia | Nome che indica il distretto turco da cui ha origine, appunto Kangal |
Genitori | Probabile originato da altri cani pastori custodi asiatici |
Presente in natura | No |
Longevità | 13-15 anni |
Impieghi | Cane da guardia, cane pastore |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 55 – 70 kg |
Peso femmina | 45 – 60 kg |
Prezzo | Circa 1000 € |
Colori | Tutti i colori sono ammessi |
Il Cane da Pastore Kangal, conosciuto anche con il nome di Pastore dell’Anatolia, è un cane dalle origini molto antiche, che si distingue per il forte spirito protettivo nei confronti della famiglia e del territorio.
Al tempo stesso, però, riesce ad essere un incredibile tenerone, in grado di “sciogliere” letteralmente il cuore di chiunque incontri.
Scheda informativa del Cane da Pastore Kangal | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, con la giusta educazione |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio e spazi aperti |
Con altri cani | Socievole, molto attivo se abituato da cucciolo |
Con gatti | Socievole specie se abituato da piccolo |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Esercizi, giochi e corse all’aperto quotidiani |
Il Pastore dell’Anatolia è un cane dalle origini davvero molto antiche. Alcuni scavi archeologici, infatti, hanno portato alla luce i resti di animali simili in Mesopotamia, dove erano probabilmente impiegati per la caccia e il combattimento. Ma non è certo la sola testimonianza storica. Questo cane da pastore è raffigurato in molti bassorilievi databili prima di Cristo, il che testimonia l’importanza della sua storia.
Nel XIV secolo, ad esempio, fu il fedele compagno dei Giannizzeri, un corpo ottomano di uomini scelti costituito da Maometto. In realtà, però, la razza rimane pressoché sconosciuta fino al 1965, anno in cui In Gran Bretagna è stato fondato il primo club della razza e, di conseguenza, redatto un primo standard che ne definisse le caratteristiche. Qualche decennio più tardi, nel 1989, la FCI ha ufficialmente riconosciuta questa razza, ancora poco conosciuta in Italia.
Il costo per l’acquisto di un cucciolo del cane da pastore Kangal oscilla attorno ai 1000 €.
Il Pastore dell’Anatolia vanta un carattere davvero unico nel suo genere. È un grande lavoratore, equilibrato, e in grado di resistere alla fatica e al clima: caratteristiche che nel tempo lo hanno reso un animale perfetto per la guardia alle greggi. Al tempo stesso, però, è un cane incredibilmente affettuoso, che si lega molto al padrone e al suo nucleo familiare, verso i quali dimostra un atteggiamento protettivo (soprattutto in caso di pericolo).
Nei confronti degli estranei, infatti, tende ad essere diffidente e sospettoso, il che richiede un’educazione attenta, che permetta al vostro amico a quattro zampe di rimanere tranquillo anche quando si trova insieme a qualcuno che non conosce. Non vi sarà comunque difficile addestrarlo, dato che questo pastore è intelligente e reattivo, il che gli permetterà di imparare facilmente i vostri comandi. Un cane da guardia, sì. Ma anche uno splendido animale da compagnia.
Per quanto il cane si dimostri intelligente e reattivo, ha comunque bisogno di un’educazione ferma e curata, il che richiede generalmente padroni esperti. Si tratta infatti di una razza di dimensioni fisiche notevoli, per cui è molto importante che l’addestramento si concentri anzitutto sulla socializzazione dell’animale, sia nei confronti delle persone che non conosce sia dei suoi simili. La sua indole di “guardiano” può renderlo sospettoso verso gli estranei e il cane può reagire in modo piuttosto forte nel caso in cui percepisca un pericolo. Ecco perché è importante che sin da cucciolo sia educato a socializzare, così che possiate avere un cane adulto il più possibile equilibrato.
Nell’addestramento di non è importante soltanto essere fermi e coerenti, ma anche creare un rapporto di fiducia con il pastore, in modo tale che questo possa seguire i vostri comandi senza remore. Gli esemplari della razza si dimostrano fedeli al padrone, e questo vi aiuterà senza dubbio nell’educazione del vostro amico a quattro zampe. Sarà fondamentale per voi insegnargli quali sono i limiti reali del territorio in cui può muoversi, perché il cane tende spesso a correre in totale libertà. È importante allora che gli forniate i confini dello spazio da sorvegliare, così da assicurarvi che non se ne costruisca dei propri.
Il cane da pastore Kangal è di taglia grande, classificato morfologicamente come Molossoide.
Gli arti anteriori sono ben distanziati tra loro, dritti, lunghi e dotati di una struttura ossea forte. Gli arti posteriori sono possenti, ma dotati di una muscolatura più leggera. I piedi sono robusti, con dita arcuate e unghie corte.
La razza si distingue per una corporatura imponente, muscolosa e priva di grasso superfluo. Il torace è disteso, le costole ben aperte e il dorso piuttosto corto rispetto alla lunghezza degli arti. La testa è larga e pesante, il collo piuttosto grosso e poderoso. Nel complesso, il cane si dimostra ben piantato e caratterizzato da un’andatura che esprime a pieno la sua forza: tronco, testa e collo sono allineati durante il movimento, così da dare un’impressione di potenza.
Il cane da pastore Kangal non bada alle misure. I maschi sono alti tra i 74 e gli 81 cm, mentre le femmine tra i 71 e i 79 cm. Quanto al peso, invece, i maschi oscillano tra i 55 e i 70 Kg, le femmine tra i 45 e i 60 Kg.
La testa è grande e larga – in particolare, i maschi hanno una testa ben più larga di quella delle femmine -, con il muso pari ad 1/3 della lunghezza totale del cranio, che tende ad assottigliarsi leggermente all’estremità. Lo stop è leggermente marcato, il tartufo è di colore nero (fatta eccezione per gli esemplari dal mantello color fegato) e le labbra sono lievemente pendenti. Le mascelle sono forti, così come pure la dentatura, caratterizzata da una perfetta chiusura a forbice. Gli occhi sono piuttosto piccoli rispetto alla testa, ben distanziati e infossati nelle orbite: la congiuntiva non è visibile, le palpebre hanno un bordo di colore nero e gli occhi variano dal dorato al bruno a seconda del mantello del cane. Le orecchie sono di media grandezza, hanno forma triangolare e tendono a ricadere sulle guance. In genere sono portate basse, ma quando il cane è in allerta tendo ad alzarsi.
La coda è attaccata piuttosto alta. Lunga, arriva in genere fino al garretto. A riposo, il cane tende a portarla bassa e lievemente ricurva, ma quando invece è in allerta questo pastore la porta alta, con l’estremità quasi arrotolata sul dorso.
Il pelo è corto o medio-lungo, fitto e con sottopelo spesso. Ci sono però variazioni importanti nella lunghezza del pelo a seconda delle condizioni climatiche: in inverno tende infatti ad essere più lungo per proteggere il cane dal freddo e dalle intemperie.
Per questa razza, sono ammessi tutti i colori del pelo.
I cuccioli di pastore dell’Anatolia hanno senza dubbio un aspetto unico e si distinguono soprattutto per l’indole giocherellona, che tendono un po’ a perdere nell’età adulta. È importante quindi intrattenere questo cane con giochi e attività fisiche di ogni genere, in modo tale da evitare che si annoi. In questo caso, infatti, il cane potrebbe assumere un atteggiamento piuttosto distruttivo.
Al tempo stesso, i cuccioli si dimostrano incredibilmente diffidente verso i loro simili, per cui è importante sin da subito educarli a rimanere tranquilli e sereni nei confronti degli altri cani. Trattandosi di un cane di taglia grande, conviene addestrarlo sin dai primi mesi di vita a qualunque tipologia di attività e rapporto, in modo tale da abituarlo a vivere anche al di fuori di un contesto di sua proprietà.
Il pastore dell’Anatolia è un cane incredibilmente robusto, che si ammala di rado e vanta un’aspettativa di vita di 11 anni. Resiste bene sia al caldo sia al freddo, ma ha una tendenza naturale ad ingrassare, il che impone una dieta ben equilibrata associata alla pratica di attività fisica quotidiana. Fortunatamente, questo cane non soffre di particolari patologie ereditarie e non viene colpito dalla displasia dell’anca, piuttosto comune nei cani di taglia grande.
Come tutti i cani di taglia grande, anche il pastore Kangal ha bisogno sin da cucciolo di un’alimentazione che contribuisca quanto più possibile al corretto sviluppo muscolo-scheletrico dell’animale. Nel primo anno di vita, quindi, avrà bisogno di una dieta con maggior apporto proteico. Ma c’è da fare attenzione a non sovralimentate il cucciolo, e mantenerlo anzi asciutto e magro, così da evitare eventuali sovraccarichi sulle articolazioni. In ogni caso, sono consigliati due pasti al giorno, uno leggero al mattino ed uno abbondante alla sera, per un totale di circa 950 grammi di crocchette giornaliere.
Data la mole del pelo, questo cane necessita di spazzolate piuttosto regolari, così da mantenerlo sempre brillante e sano. In particolare, nei periodi di muta è necessario spazzolarlo ogni giorni, poiché tende a perdere molto pelo. Grande attenzione va fatta alla pulizia del cane, poiché rischia di essere attaccato da parassiti.
Come anticipato, il cane da pastore Kangal non è molto noto in Italia, per cui non sono presenti allevamenti sul territorio nazionale.
Assolutamente no, trattandosi di un cane di taglia grande, che ha pertanto bisogno di molto spazio, soprattutto all’aperto.
In Nambia, questo cane è impiegato per proteggere le greggi dagli allevatori di ghepardi.
Classificazione FCI – n. 331 | |
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Gruppo | 2 – Cani di tipo pinscher e schnauzer – Molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2A – Molossoidi |
Standard n. | 331 del 1990 ([- en] [- fr]) |
Nome originale | Kangal Çoban köpeği |
Tipo | Cani da Montagna |
Origine | Turchia (Anatolia) |