Bullmastiff | |
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Esemplare di Bullmastiff |
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Dati generali | |
Etimologia | Dai nomi delle due razze incrociate per crearlo |
Genitori | Mastiff inglese x Bulldog inglese |
Presente in natura | No |
Longevità | 7-12 anni |
Impieghi | Cane da lavoro, cane da guardia, cane da compagnia |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 50 – 59 kg |
Peso femmina | 41 – 50 kg |
Prezzo | Tra i 800 e i 2000 € |
Colori | Tigrato, Fulvo, Rosso |
Il Bullmastiff è una razza canina di taglia grande originaria del Regno Unito, come si evince dal nome, ed è considerata il molossoide per eccellenza.
Un cane potente e molto attivo, ma nel complesso equilibrato, che sin dalle sue origini è stato utilizzato per la guardia e in effetti è conclamato che sia una delle razze più adatte a questo scopo.
Scruta già in lontananza il presunto malintenzionato che voglia avvicinarsi alla casa o al padrone e, non appena si accerta del pericolo imminente, lo attacca immobilizzandolo del tutto (ma senza morderlo).
Lo standard di razza è stato riconosciuto dalla FCI, la Federazione Internazionale che riunisce le associazioni degli allevatori canini, nel Gruppo 2 dei Molossoidi e bovari svizzeri, i classici cani da guardia e difesa che, fatta eccezione per Schnauzer e Pinscher, sono generalmente cani di taglia grande.
Scheda informativa del Bullmastiff | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, con la dovuta attenzione |
Per anziani | Sì, se hanno avuto esperienze con altri cani |
Con altri cani | Socievole |
Con gatti | Curioso, socievole se dovutamente socializzato |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Prove di forza |
Sebbene i primi molossoidi abbiano origini antichissime, il Bullmastiff nello specifico è una razza abbastanza recente e deriva dall’incrocio di alcune razze preesistenti. Secondo una teoria nasce probabilmente da una selezione di Bulldog inglese, Mastiff e Levriero irlandese, mentre secondo un’altra da Bulldog inglese, Mastiff e Alano. Non ci è dato saperlo perché purtroppo non esistono prove certe che possano dimostrare l’una o l’altra tesi.
Quel che possiamo affermare con certezza è che la selezione vera e propria della razza pure, per come la conosciamo oggi, si deve a Sam Mosley che nell’Ottocento impiegò soltanto Bulldog inglese e Mastiff, definendone i caratteri. In seguito a ciò la razza fu riconosciuta ufficialmente nel 1924 nel Regno Unito, iniziando a diffondersi rapidamente in tutto il territorio britannico.
Il prezzo di un cucciolo di Bullmastiff con regolare pedigree e proveniente da un allevamento certificato varia a seconda di diversi parametri, prima di tutto in base alla mole dell’animale. In media i cuccioli costano intorno agli 800 euro ma quando, ad esempio, gli esemplari hanno una stazza “gigante” possono arrivare a costare fino a più di 2000 euro.
Sebbene abbia un aspetto imponente e quasi minaccioso, il Bullmastiff è in realtà un cane molto affidabile e protettivo nei confronti della propria famiglia, verso la quale nutre un sincero affetto.
È un cane che nei primi mesi di vita sembra terrorizzato praticamente da tutto ciò che lo circonda, ma già dal primo anno comincia a cambiare atteggiamento mostrandosi per quello che è: sensibile, allegro e docile, coraggioso al punto che non si tira mai indietro quando è il momento di difendere la propria casa e le persone che vi abitano.
Con gli estranei dobbiamo fare molta attenzione, invece, perché essendo istintivamente portato per la guardia il Bullmastiff tende a vedere gli estranei indistintamente come delle minacce. Aspetto che va chiaramente smussato e corretto in fase di addestramento.
Questo gigante buono è, in definitiva, un compagno ideale per chi cerca un cane che sia amorevole e affettuoso ma allo stesso tempo utile per la protezione della casa. Non lasciamoci ingannare dal suo aspetto, perché il Bullmastiff è grande nel fisico ma ha anche un grande cuore e lo dimostra continuamente, specialmente verso i bambini con i quali lega tantissimo.
Va detto però che questo cane non mette il gioco al primo posto tra le sue priorità, piuttosto tende a essere molto tranquillo e a stancarsi con molta facilità.
Il Bullmastiff è un cane forte, grande e potente e tende a essere per sua natura molto protettivo con la famiglia ma, nonostante non sia un cane particolarmente aggressivo, è comunque difficile da gestire specialmente per un proprietario inesperto e alle prime armi. Il motivo principale è palese: è un cane enorme e pesante e di certo non è semplice “contenere” i suoi movimenti, soprattutto se inizia a correre.
Per addestrare un cane di questa stazza nel modo corretto occorre prima di tutto una grande dose di pazienza, tutta quella che serve per abituarlo a poco a poco a rispettare i comandi vocali. Occorre soprattutto tanto esercizio, che il Bullmastiff non disdegna affatto, ma soprattutto serve che il padrone si “imponga” come leader per non lasciarsi sopraffare da questo gigante a quattro zampe.
A tal proposito è importante concentrarsi sull’addestramento al guinzaglio, perché questo cane tende a essere un po’ “ribelle” quando si tratta di accessori di questo tipo. Sin da cucciolo è bene abituarlo a fare tante piccole passeggiate durante la giornata con collare e guinzaglio, badando bene di insegnargli a non tirare ogni volta che punta una possibile preda.
Abituare il Bullmastiff alle passeggiate al guinzaglio è importante anche per un altro motivo: essendo un cane tendenzialmente pigro, ha bisogno di fare molto movimento durante la giornata per evitare che ingrassi e che incappi in spiacevoli (e dolorosi) problemi alle articolazioni.
Il Bullmastiff è un cane di taglia grande, considerato addirittura una razza gigante, dalla corporatura solida, possente e simmetrica che, non possiamo nasconderlo, può incutere un certo timore a prima vista. Tuttavia nel complesso è un cane abbastanza agile e non pesante, nonostante la grande mole.
Le zampe sono dritte e ben angolate, forti e molto muscolose.
Il corpo è massiccio e forte, nel complesso simmetrico con le spalle possenti ed oblique, la schiena dritta e il petto profondo, quasi a forma di cuore nella parte del torace.
Secondo lo standard di razza il peso del Bullmastiff varia dai 50 ai 59 chilogrammi per i maschi e dai 41 ai 50 chilogrammi per le femmine, leggermente più piccole. Stessa cosa vale per l’altezza al garrese che è diversa a seconda del sesso dell’esemplare: da 63 a 69 centimetri per i maschi (fino a 68 centimetri per alcuni esemplari) e da 60 a 66 centimetri per le femmine.
La testa del Bullmastiff è progettata per avere una presa forte e alla quale è praticamente impossibile sfuggire, con un cranio ampio e quadrato e il muso corto, ma dalla mascella forte e ben piazzata. È tipica degli esemplari adulti una sorta di ruga che va dalla fronte fino alla zona vicino alla bocca.
Il tartufo è largo e piatto, di colore scuro come il resto del muso. Gli occhi sono di media grandezza e tondi, di colore scuro o nocciola e ben distanziati tra loro. Le orecchie, infine, hanno un’attaccatura alta e sono corte e piatte, nella gran parte dei casi a forma di “v” ma possono anche essere leggermente piegate all’indietro.
La coda è molto robusta e di lunghezza media con un’attaccatura alta rispetto alla linea dorsale, a pelo raso e portata incurvata oppure dritta.
Il pelo del Bullmastiff è corto e duro.
Lo standard di razza ammette il tigrato, il fulvo e il rosso in tutte le sfumature possibili. In ogni caso una caratteristica imprescindibile è la macchia nera che ricopre tutto il muso.
Per crescere bene un cucciolo di Bullmastiff, come per tutti i mastini, dobbiamo tener conto del fatto che nel primo anno di vita si presenta come un cane dal carattere molto timido e sensibile, quasi pauroso. Per questo motivo va abituato sin da piccolo alla presenza degli estranei o di altri animali, così come ai rumori molesti.
L’addestramento deve essere dolce, soprattutto per i primi tempi, mai violento o basato sul rimprovero (ma questo vale per tutti i cani indistintamente). Il piccolo Bullmastiff deve sentirsi al sicuro e imparare a fidarsi del suo padrone anche quando si trova in una situazione che per lui rappresenta una potenziale minaccia (come in presenza di estranei, appunto).
Deve imparare a non reagire in modo eccessivo, a non abbaiare indistintamente di fronte a qualsiasi cosa o persona. Affinare questa caratteristica è fondamentale se pensiamo che per indole il Bullmastiff è un cane ottimo per la guardia.
Nonostante il Bullmastiff sia un cane dalla robustissima costituzione purtroppo è soggetto a diverse patologie che accorciano notevolmente la sua aspettativa di vita, che infatti si aggira tra gli 8 e i 10 anni.
Un problema abbastanza diffuso è quello dell’ipertiroidismo, che compare soprattutto con l’avanzare dell’età. Inoltre, come molti cani di grossa taglia, può soffrire di displasia dell’anca motivo per cui i cuccioli non dovrebbero mai essere sottoposti a sforzi eccessivi, proprio per non danneggiarne le articolazioni.
Con il Bullmastiff dobbiamo prestare attenzione anche alle temperature eccessive, sia nell’uno che nell’altro senso. Con il freddo non ha particolari problemi, anche perché si tratta di una razza allevata nel Regno Unito che è rinomato per le sue temperature “invernali”, tuttavia non va lasciato a lungo in balia dell’umidità e occorre sempre assicurargli un riparo dalla pioggia.
Per il caldo il discorso cambia totalmente perché il Bullmastiff non sopporta le temperature troppo alte e ha bisogno sempre di un riparo all’ombra e di essere continuamente idratato. Nelle giornate troppo calde è altamente sconsigliato fargli fare esercizio.
Non vi sono particolari indicazioni sull’alimentazione del Bullmastiff, l’unica raccomandazione è di non esagerare con le quantità dei pasti perché è un cane che ama passare la gran parte del suo tempo in casa a dormire e potenzialmente tende molto a ingrassare.
La dieta deve essere ben bilanciata e con pochi grassi, prediligendo cibi freschi e salutari che gli conferiscano tutti i nutrienti necessari al corretto sviluppo e mantenimento: carni rosse e bianche per le proteine, verdure per le vitamine (e preferibilmente a crudo), cereali come pane duro, pasta o riso (ma in quantità minime). Quando necessario si possono integrare croccantini di ottima qualità e adatti a cani di taglia grande con la tendenza a ingrassare.
Attenzione però ai cibi confezionati perché il Bullmastiff è molto sensibile ad alcune sostanze come grano e soia e sono frequenti i casi di irritazioni o allergie.
Il Bullmastiff è il cane ideale per chi non sopporta di trovare ciuffi di pelo in giro per casa. Ne perde davvero poco per via del suo mantello corto e a pelo duro e di conseguenza possiamo dire che non è un cane che richiede una particolare manutenzione, basta spazzolarlo un paio di volte alla settimana.
L’unico inconveniente, come un po’ per tutti i molossoidi, è che è un cane che sbava molto perciò ci toccherà sempre girare per casa con un panno con cui asciugargli il muso. Per assicurarci di evitare questo problema dobbiamo controllare sempre la sua igiene orale, oltre alla salute dei denti.
Attualmente in Italia il Bullmastiff è una razza canina parecchio diffusa e sono attivi ben 23 allevamenti con regolare affisso ENCI in Campana, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto.
Il Bullmastiff è un cane fondamentalmente pigro che ama passare il suo tempo a sonnecchiare, specialmente quando diventa adulto. Perciò non è affatto un problema tenerlo in casa anzi avere il suo angolino di pace e serenità non può far altro che renderlo il cane più felice del mondo.
Attenzione però, perché si tratta pur sempre di un cane dalle grandi dimensioni e non è detto che qualsiasi casa o appartamento possa essere adatta a una razza canina simile. Dobbiamo sempre valutare i pro e i contro, come in tutte le cose.
Inoltre il Bullmastiff ha bisogno di fare movimento in modo regolare per ovviare alla sua tendenza a ingrassare, perciò l’ideale di certo sarebbe una casa con un giardino o con uno spazio esterno recintato in cui possa correre e giocare liberamente senza correre alcun rischio.
Per chi non se lo potesse permettere, basta assicurargli le sue passeggiate giornaliere, ancora meglio se in un’area attrezzata per cani o al parco dove c’è sicuramente più spazio per svolgere gli esercizi insieme al padrone e dove, perché no, potrebbe socializzare con gli altri suoi simili (sempre a patto che sia un Bullmastiff ben addestrato).
Il Bullmastiff, inoltre, è un cane che si affeziona in modo incredibile alla sua famiglia, quasi in maniera morbosa e ciò lo porta a soffrire molto la solitudine. Non va mai lasciato da solo per troppo tempo perché può essere tentato di andare a cercare la compagnia dei suoi cari o degli altri cani.
Gli antenati del Bullmastiff hanno una lunghissima storia tanto da essere citati perfino dal grande filosofo greco Aristotele in alcuni suoi scritti. Lo studioso rimase molto colpito da questi imponenti mastini tanto da descriverli come un incrocio tra un lupo e un cane. Anche Marco Polo nella sua opera “Il Milione” parla del Bullmastiff.
Classificazione FCI – n. 157 | |
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Gruppo | 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2 Molossoidi |
Standard n. | 157 |
Nome originale | Bullmastiff |
Origine | Regno Unito |