Alaskan Malamute | |
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Esemplare di Alaskan Malamute |
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Dati generali | |
Etimologia | Dalla tribù Inuit Mahlemuts, il popolo nomade dell’Alaska, di cui è stato compagno per decenni. |
Genitori | Grandi lupi del Nord x Malamute |
Presente in natura | Sì |
Longevità | 10-12 anni |
Impieghi | Cane da slitta, cane da caccia, cane da compagnia, cane da guardia |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 38 – 43 kg |
Peso femmina | 32 – 38 kg |
Prezzo | Tra i 900 e i 1300 € |
Colori | Nero, Grigio chiaro, Bruno, Rosso-marrone, Sabbia, Dorato |
Gli Alaskan Malamute, comunemente noti come Malamute, sono i cani-mascotte ufficiali dell’Alaska. La razza rientra tra le più antiche dei cani da slitta del nord.
La razza è riconosciuta dalla FCI, la federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini, ed è inserita nel gruppo degli Spitz e dei Cani Primitivi.
Gli Alaskan Malamute appartengono alla categoria delle razze nordiche che si sono adattate a vivere in zone dai climi molto rigidi come la Groenlandia, la Siberia, l’Alaska e la Lapponia.
Si tratta di razze che rientrano nella categoria dei “Cani del Gran Nord” come il groenlandese, l’esquimese, l’Iceland Dog e il Siberian Husky con cui il malamute viene spesso confuso, per somiglianza.
Si tratta però di due razze molto diverse tra di loro.
Scheda informativa dell’Alaskan Malamute | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, con la dovuta attenzione, sa essere paziente e tranquillo ma meglio che non venga strapazzato dai bambini più piccoli |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio ed il carattere troppo forte |
Con altri cani | Bisogna fare molta attenzione al rapporto con gli altri cani, rischioso il rapporto tra due esemplari maschi |
Con gatti | Sconsigliato: tenderà a cacciarli |
Rumoroso | Non abbaia molto, di norma ulula quando si annoia |
Sport | Agility, freestyle, sport da trazione e da rintracciamento. |
Anche se si ritiene che i primi cani siano arrivati nelle Americhe 12.000 anni fa, le persone e i loro cani non si stabilirono nell’Artico fino al popolo paleo-eschimese, la cui presenza si attesta 4.500 anni fa.
Proprio in quest’era apparvero i primi, antichissimi esemplari di Alaskan Malamute, che prese questo nome ufficiale solo successivamente grazie alla combinazione tra il luogo geografico in cui è stato avvistato per la prima volta, l’Alaska appunto, e la popolazione indigena con cui entrò subito in sintonia, i Mahlemutes.
L’Alaskan Malamute è stato identificato come una razza di base, ovvero come una di quelle che precede l’emergere delle razze moderne nel diciannovesimo secolo.
Uno studio del 2013 ha dimostrato che l’Alaskan Malamute ha nel DNA delle tracce che riconducono all’Asia orientale in modo simile, ma non chiaramente correlato, al cane della Groenlandia e al cane eschimese canadese.
Ad ogni modo, furono i Mahlemutes, cacciatori, a impiegare questi cani come compagni delle loro battute e a stringere con loro un legame d’elezione: si resero infatti conto che questi cani non erano solo dei grandi faticatori, ma anche degli amici fedeli e leali, affettuosi e coraggiosi.
A causa della colonizzazione americana, però, i Mahlemutes si estinsero e con essi scomparvero anche molti esemplari originali di Alaskan Malamute.
Con la corsa all’oro del 1896, che portò un grande afflusso in Alaska di cani di molte taglie e razze diverse, infatti, ci furono diversi incroci che tuttavia diedero vita a una razza sempre più resistente, impiegata per spedizioni e grandi missioni.
Nel 1935 si formò ufficialmente l’Alaskan Malamute Club of America e l’American Kennel Club riconobbe la razza lo stesso anno. Durante la seconda guerra mondiale, la maggior parte degli Alaskan Malamute registrati furono mandati in servizio di guerra perché c’era una grande richiesta di cani da slitta.
Tragicamente, molti di loro morirono in Antartide. Nonostante questa tragedia, gli Alaskan Malamute sono arrivati fino ai giorni nostri perché fortemente resistenti e molto amati.
Il prezzo di un esemplare originale di Alaskan Malamute dotato di pedigree va dai 900 ai 1300 euro, tenendo conto dell’allevamento autorizzato di provenienza.
L’Alaskan Malamute è un cane fiero, indomito e coraggioso. È anche un lavoratore instancabile tanto da essere considerato il cane ideale per trainare le slitte da neve senza sosta e a temperature anche molto rigide.
Ha un’indole molto buona, eppure può essere a tratti schivo e discreto, caratteristica che lo spinge ad essere anche molto indipendente. A differenza dell’husky che è più estroverso e chiassoso, il Malamute è più introverso e non aspettatevi dunque che corra a farvi le feste al vostro ritorno a casa.
Ciò non vuol dire che sia una razza scostante e diffidente ma dimostra il suo affetto con l’assoluta fedeltà e obbedienza.
Quando avrà individuato la sua persona di riferimento gli rimarrà fedele per la vita. Per un Malamute infatti è adatto un amico umano che sappia dominarlo ma senza sgridarlo o usando metodi violenti a cui non ubbidirà mai.
Si tratta infatti di un cane dalla spiccata intelligenza che non cede all’aggressività. Una volta stabilite le regole, l’Alaskan Malamute è un cane affidabile e fedele al suo padrone, alla sua famiglia e molto socievole nelle relazioni anche con gli altri cani.
Quella degli Alaskan Malamute è una razza molto docile, dolce e facilmente addestrabile. Anche se il suo aspetto e il suo temperamento sono nordici e molto seri, in realtà si tratta di un cane molto affabile.
Il malamute è un cane fedele e disponibile all’addestramento purché si inizi da cuccioli. Si tratta pur sempre di una razza molto vicina al lupo, dominante all’interno del branco e detto per questo motivo gerarchico. Bisogna quindi fin da subito assumere la posizione di comando per evitare comportamenti dissociati in futuro.
Quando si guarda per la prima volta un Alaskan Malamute si puà facilmente restare colpiti dalla loro stazza e dalla somiglianza a un lupo. Sono possenti e molto forti.
L’Alaskan Malamute è un cane di grossa taglia, dalla muscolatura solida e molto possente e dalle zampe muscolose, robuste e lunghe fino al garrese di circa 60/70 centimetri.
La sua fisicità è sviluppata e muscolosa sebbene i maschi risultino più grandi rispetto agli esemplari femmina che invece sono più minuti.
Come per molte razze, c’è una differenza tra maschi e femmine. L’Alaskan Malamute maschio arriva a pesare da 38 a 43 kilogrammi, mentre la femmina tra i 32 e 38 kilogrammi.
Per quanto riguarda l’altezza, le femmine vanno dai 56 ai 61 centimetri, mentre i maschi da 61 a 66 centimetri.
La testa è più grossa e sproporzionata rispetto al corpo. Il muso, con mascella potente e prominente, invece è più simile a quello del lupo che a quello del cugino husky e incute timore. Gli occhi sono a mandorla e solitamente marrone scuro.
Gli occhi azzurri, molto comuni nell’husky, nel malamute sono invece considerati un difetto. Le orecchie sono piccole, triangolari, dritte, smussate alla fine e distanziate tra di loro.
Dall’espressione inoltre è possibile capire l’indole e il carattere dell’esemplare: l’apparente sorriso infatti trasmette simpatia e dolcezza.
La coda ha un pelo solitamente molto folto, è lunga e sontuosa e sempre dritta e ripiegata sul dorso. Quando ondeggia poi assume la forma di una piuma al vento.
Il pelo dell’Alaskan Malamute è molto folto con un sotto-pelo lanuginoso adatto a sopportare le temperature invernali più rigide.
Il manto è solitamente grigio chiaro o nero ma possono trovarsi anche esemplari bruni, dorati, color sabbia o rosso-marroni.
La qualità che accomuna comunque tutti i malamute sono il muso, le orecchie, le zampe e il ventre assolutamente bianchi.
I cuccioli di Alaskan Malamute si sfideranno per ottenere una posizione di spicco in famiglia. Bisogna arginare il loro entusiasmo e stabilire chiaramente chi comanda. Sono estremamente energici e sono degli scavatori provetti: meglio tenerli sott’occhio se stanno in giardino.
È necessario tenerli molto impegnati con esercizio fisico e giochi: il loro dinamismo, se represso, può portare allo sviluppo di atteggiamenti distruttivi.
Dal momento che gli Alaskan Malamute sono abituati a ritmi di vita intensi e ambienti che richiedono una forte tempra, non necessitano di grandi cure o attenzioni.
L’unica parte del loro corpo vulnerabile sono le orecchie che richiedono una pulizia e un’igiene settimanale, senza mai dimenticare anche il bagno e la toelettatura mensili.
Anche se hanno un istinto da cacciatori che li porterà a fiondarsi sul bancone o sul tavolo con il cibo, è bene tenere lontani gli Alaskan Malamute da cibi troppo grassi.
La loro alimentazione deve essere composta per lo più da crocchette di alta qualità (circa 600 grammi di secco più circa il 10% di umido al giorno).
Sì all’integrazione di ortaggi, frutta e olio d’oliva, per mantenere il pelo sempre lucente e soffice.
Il pelo degli Alaskan Malamute richiede qualche trattamento in più rispetto a quelli di altre razze. Ha bisogno infatti di una spazzolata giornaliera contropelo per evitare nodi e fastidi ed per essere sempre morbido al tatto.
Perdono molto pelo due volte all’anno (d’estate e d’inverno) e hanno bisogno di molte attenzioni onde evitare il formarsi di nodi o di chiazze di nudo.
In Italia esistono moltissimi allevamenti di Alaskan Malamute, soprattutto al Nord, dove il clima è sicuramente più adatto a questo gigante buono.
Gli allevamenti più affidabili sono quelli che scelgono la genealogia dei cani e li crescono con attenzione. Un buon allevamento di Alaskan Malamute deve fornire l’iscrizione all’anagrafe canina, il pedigree ENCI/FCI Roi (per l’Italia) e il Pedigree Export (per l’estero) e il libretto sanitario.
Sì e no. Per quanto sia estremamente adattabile, l’Alaskan Malamutes vive meglio in situazioni in cui ha molto spazio per fare esercizio fisico in modo da non annoiarsi e agitarsi.
Nel caso in cui fosse costretto a vivere in appartamento, il padrone dovrebbe assicurargli lunghe sessioni giornaliere di sgambamento e gioco, onde evitare problemi di stress e problemi muscolari.
Tra le cose più curiose che riguardano gli Alaskan Malamute c’è una nota storica del 1933 che riguarda Richard Byrd. Durante una spedizione artica infatti come compagni di viaggio scelse proprio alcuni esemplari di questa razza.
Sebbene inoltre non siano cani che tendono ad abbaiare molto però ululano e quando lo fanno, solitamente per noia, non c’è nulla che tenga.
Ultima curiosità: dopo una campagna di alcuni giovani studenti, nel 2010 l’Alaskan Malamute è diventato ufficialmente il cane che rappresenta lo Stato dell’Alaska.
Classificazione FCI – n. 243 | |
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Gruppo | 5 Cani tipo Spitz e tipo primitivo |
Sezione | 1 Cani nordici da slitta |
Standard n. | 243 del 14/08/96 (en) |
Nome originale | Alaskan Malamute |
Tipo | Cane da slitta |
Origine | Stati Uniti d’America |
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