Alano Spagnolo | |
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Esemplare di Alano Spagnolo |
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Dati generali | |
Etimologia | Da “Alani”, popolazione nomade originaria dell’Iran, migrata in Spagna all’inizio del V Secolo insieme ai propri cani. |
Genitori | Alano Iraniano x Molossi Spagnoli |
Presente in natura | No |
Longevità | 10-12 anni |
Impieghi | Cane da guardia, da caccia, da pastore. Anticamente, cane da guerra. |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 35 – 40 kg |
Peso femmina | 32 – 27 kg |
Prezzo | Tra i 600 e i 800 € |
Colori | Rosso, Grigio, Giallo, Tigrato, Nero-Tigrato |
L’Alano Spagnolo è una razza imponente, utilizzata in passato per attività quali combattimenti contro i tori nelle corride e nella caccia all’orso.
La razza non è ancora stata riconosciuta dalla FCI. Di contro, il Ministero Spagnolo per l’Agricoltura lo ha riconosciuto come razza indigena spagnola, e lo Spanish Kennel Club lo vriconosce ufficialmente dal 2004.
Scheda informativa dell’Alano Spagnolo | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, con la dovuta attenzione, sa essere affettuoso con loro, ma data la forza e la stazza è buona regola tenere entrambi d’occhio |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio e la forza |
Con altri cani | Va fatto socializzare molto bene con i suoi simili per evitare comportamenti aggressivi |
Con gatti | Sconsigliato: tenderà a cacciarli |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Frequente movimento ed attività all’aperto |
Intorno al V Secolo D.C, il gruppo nomade iraniano degli Alani migrò in Spagna insieme ai propri cani. Nel corso dei decenni questi si incrociarono con le varietà di molossi presenti sul territorio, fino a dare vita, in epoca medievale, all’alano spagnolo.
Questi cani venivano utilizzati per svariate mansioni, coprendo ruoli che ne sfruttassero la forza fisica e la stazza imponente.
Inizialmente erano cani da pastore, ma nel corso dei secoli vennero impiegati anche per la caccia (tra cui quella all’orso), come cani da guardia e, più di recente, nelle corride, dove più esemplari venivano sguinzagliati contro i tori.
A partire dal 1880, il loro impiego nelle corride fu proibito per legge. Questo portò a un calo di interesse da parte degli allevatori, e una conseguente diminuzione della popolazione mondiale di alani spagnoli.
La modernizzazione dei pascoli fece il resto, e nel corso dei decenni il numero di esemplari continuò a scendere. Nel 1963 si riteneva che la razza si fosse del tutto estinta.
Successivamente – negli anni ’70 – degli studenti di veterinaria rinvennero alcuni esemplari, e partendo da essi riuscirono a ricostituire una piccola popolazione di alani spagnoli. Nei primi anni ’90 vennero coinvolti anche degli allevatori, che offrirono il proprio supporto per proteggere la razza.
Oggi l’Alano Spagnolo continua ad essere poco diffuso perfino in Spagna. Alcuni esemplari sono stati portati in Nord America in tempi recenti, cercando di sensibilizzare gli allevatori e stuzzicarne gli interessi.
Pur essendo piuttosto raro, il prezzo di un cucciolo di alano spagnolo oscilla fra i 600 e gli 800 euro.
Essendo stato abituato a combattere in gruppo con animali quali orsi e tori, l’Alano Spagnolo ha sviluppato un temperamento molto socievole verso gli altri cani, che vede come compagni. Non è aggressivo, va d’accordo con le altre razze ed ha un carattere piuttosto calmo.
È altrettanto vero che le sue principali mansioni riguardavano caccia e combattimento, dunque ha una natura che tende a prevalere sugli altri cani. L’istinto da cacciatore può rendere problematico il rapporto con gatti o altri piccoli animali domestici.
Sono comunque dei cani molto obbedienti, ed è quindi possibile addestrarli senza troppe difficoltà. Si mostrano parecchio protettivi nei confronti dei bambini, con i quali amano giocare.
Discorso opposto per gli sconosciuti, che vengono visti con sospetto, e che possono attaccare anche senza alcun preavviso o indicazione di nervosismo.
Per evitare comportamenti del genere è opportuno abituarli fin da cuccioli alla presenza dell’uomo. In particolare è bene che si relazionino con più persone, specie se mai viste prima.
Si sconsiglia di cercare di addestrare un alano spagnolo se non si possiede una certa esperienza con razze similari. Pur essendo obbedienti, questi cani hanno un carattere dominante, ed è quindi necessario mostrarsi inflessibili.
È importante insegnare rapidamente dei comandi di base, ad esempio il classico “Seduto” o “Qui”, in modo da poter tenere a freno il carattere dell’animale. È consigliabile far socializzare i cuccioli sia con altri cani che con altre persone.
Il rapporto con gli estranei è importante per smorzare la natura sospettosa del cane verso gli sconosciuti, elemento che in età adulta potrebbe portare a problematiche da non sottovalutare.
L’Alano Spagnolo è muscoloso, possente, di dimensioni considerevoli e dotato di una struttura ossea importante.
Assomiglia esteticamente al Dogo Canario, simbolo animale dell’isola di Gran Canaria. A dispetto della stazza, si muove con eleganza e con sorprendente agilità.
Le zampe anteriori hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle di tanti cani altrettanto grandi. Le gambe anteriori sono inoltre più possenti rispetto alle posteriori.
La struttura corporea è molto proporzionata, con ossa grandi e fasci muscolari evidenti. L’alano spagnolo ha una cassa toracica piuttosto arcuata, formando un petto che scende fino al livello dei gomiti.
Gli esemplari maschi sono alti in media dai 58 ai 63 centimetri, per un peso compreso fra i 35 e i 40Kg. Leggermente più piccole le femmine, alte fra i 55 e i 60cm alle scapole, e con un peso che oscilla fra i 32 e i 27Kg.
La testa è grande, dalla forma simile a quella dei Bulldog, molto squadrata. Il muso si interrompe con una linea verticale. Mentre cammina, l’alano spagnolo la tiene bassa, cosa che lo fa apparire per certi versi più simile a un grosso felino.
Il naso è piuttosto largo, nero. Anche i denti sono grandi, il morso è a forbice, con mandibole estremamente forti. Le orecchie sono ripiegate in avanti.
La coda è spessa alla base e si assottiglia progressivamente. L’Alano Spagnolo la utilizza a mo’ di timone negli inseguimenti, quando deve eseguire cambi di direzione acuti e repentini.
Per questo motivo anche in passato era piuttosto raro che i padroni la tagliassero.
Il pelo è molto fitto e corto, adatto alle temperature spagnole. Richiede poca cura da parte dei padroni, non ha bisogno di particolare assistenza.
Dal giallo al grigio a svariate tonalità di rosso, il pelo dell’alano spagnolo può essere tigrato o meno. Ne esiste anche una variante nera tigrata. Possono essere presenti degli accenni di bianco, specie sul collo, petto, punta della coda e zona inferiore delle gambe.
Una cucciolata consiste in genere di 4-8 piccoli. È consigliabile abituarli da subito alla presenza di altri cani e soprattutto di persone estranee.
Sospettoso per natura, l’Alano Spagnolo può imparare a non innervosirsi più di tanto se in presenza di esseri umani che non conosce bene, a patto che lo si addestri fin da molto piccolo.
L’Alano Spagnolo è molto resistente, anche per merito delle sue antiche origini. Non è incline a sviluppare malattie particolari, anzi tende a guarire più velocemente del normale in caso di ferite, influenza e simili.
È una razza geneticamente forte, che non ha bisogno di un grande lavoro di prevenzione, né di assistenza da parte dei padroni.
Si è sviluppata in un contesto in cui solo i più forti riuscivano a sopravvivere, ed è quindi il risultato di una selezione naturale estremamente rigida.
Essendo un cane di grossa taglia, l’Alano Spagnolo deve consumare cibo di alta qualità, specifico per le sue dimensioni.
È bene che la razione quotidiana venga suddivisa in un minimo di due pasti, in maniera tale da evitare problematiche legate al gonfiore.
L’Alano Spagnolo ha un pelo molto corto, che richiede poche attenzioni. È possibile spazzolarlo di tanto in tanto per assisterlo nella rimozione del pelo morto o più debole.
Si tratta comunque di una razza che ama vivere all’aperto, e che è sconsigliato tenere in appartamento. Di conseguenza, la perdita del pelo non dovrebbe rappresentare un problema.
È consigliato procedere con un bagno solo quando necessario, in modo da rimuovere le secrezioni naturali della pelle. Anche in questo caso, è bene non esagerare.
Non esiste in Italia alcun allevamento di Alano Spagnolo. Si sconsiglia inoltre di fidarsi di sedicenti allevatori non certificati.
L’Alano Spagnolo non è un cane da appartamento. È sicuramente possibile abituarlo a spazi ristretti, ma non è di certo la condizione ideale. Qualora si decidesse di tenerlo in casa è imperativo portarlo a passeggiare con una certa frequenza.
Si raccomandano, nello specifico, almeno tre uscite al giorno, una delle quali dovrebbe essere più lunga e in ambienti dove il cane possa essere liberato, in modo che possa correre e giocare.
L’Alano Spagnolo viene chiamato anche Bulldog Spagnolo. Ha un’alta capacità di adattamento alle temperature, sopportando senza problemi dai 40 ai -5 gradi centigradi.