Alabai | |
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Esemplare di Alabai |
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Dati generali | |
Etimologia | Dal turkmeno “alabai”, ovvero “con tante chiazze”. |
Genitori | Derivazione incerta, realisticamente selezione naturale incrociando molossi dell’Asia Centrale |
Presente in natura | Sì |
Longevità | 12-15 anni |
Impieghi | Cane da pastore, cane da guardia |
Taglia | Grande |
Peso maschio | 55 – 80 kg |
Peso femmina | 40 – 65 kg |
Prezzo | Tra i 1000 e i 2000 € |
Colori | Nero, Bianco, Grigio, Marrone, Rosso, Tigrato |
Gli Alabai rientrano fra i cani da montagna. È una razza con origini molto antiche, che si caratterizza in primis per la taglia imponente.
Per lungo tempo gli Alabai sono stati impiegati nella protezione delle greggi. A sottolinearne la forza e l’efficacia nello svolgimento delle loro mansioni, i russi inserivano la razza alabai tra i cosiddetti Volkodav, letteralmente “distruttori di lupi”.
Originaria delle aree adesso appartenenti al Turkmenistan, la razza alabai non è stata riconosciuta dalla FCI (Fédération Cynologique Internationale).
Scheda informativa dell’Alabai | |
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Anallergico | No |
Per bambini | Sì, molto affettuoso |
Per anziani | No, per il bisogno di esercizio |
Con altri cani | Molto socievole |
Con gatti | Se addestrato dal padrone, addirittura difensivo |
Rumoroso | Moderatamente |
Sport | Amante degli sport canini e attività all’aperto |
Come accennato, gli Alabai sono originari dell’Asia Centrale. Si sono sviluppati naturalmente dall’incrocio di più tipologie di molossi circa come 4.000 anni fa, riuscendo a sopravvivere nelle regioni montuose del Turkmenistan.
Si diffusero dalla Cina al Mar Caspio, fino a raggiungere i monti Urali e l’Afghanistan. La forma e le caratteristiche fisiche sono conseguenza di un ambiente molto ostile, dove il clima rigido e la presenza di numerosi predatori rendevano la sopravvivenza difficile.
Le prime civiltà del luogo sfruttarono gli Alabai principalmente per la protezione delle greggi e come cani da guardia. A partire dagli anni ‘30 del secolo scorso l’Unione Sovietica iniziò a studiare la razza e ad allevarla.
Il prezzo di un cucciolo di alabai oscilla oggi dai 1.000 ai 2.000 euro.
Come buona parte dei cani da pastore gli Alabai hanno imparato, nel corso dei secoli, a prendere decisioni con una certa autonomia, dovendo sopperire in tanti casi alla mancanza dell’uomo.
Di conseguenza ci si può aspettare un carattere piuttosto indipendente, fiero, ma anche piuttosto calmo. È infatti una razza che tende a conservare le proprie energie, e a riposare per periodi prolungati, pur mantenendo un certo livello di allerta.
Gli Alabai sono coraggiosi, non temono il confronto e lo scontro con predatori di grossa taglia e si dimostrano estremamente protettivi verso quello che considerano come il proprio territorio.
Hanno una notevole agilità, tanto da venire spesso descritti come gatti nelle vesti di cani.
Trattandosi di una razza molto autonoma, è bene iniziare l’addestramento non appena il cucciolo entrerà nella nuova abitazione.
È imperativo mostrarsi rigidi non appena il cane compie delle azioni sbagliate, o verremo percepiti come deboli e non meritevoli di rispetto.
Bisogna infatti tenere presente che l’Alabai è parecchio intelligente, capisce bene quando fa qualcosa che non dovrebbe. È giusto quindi lasciare che si sviluppi un legame di affetto, ma senza sacrificare la chiarezza nella definizione dei ruoli.
Nel corso dei secoli, gli Alabai sono stati abituati a vivere in zone remote, dove la presenza degli esseri umani era molto ridotta. Per questo motivo, il cane potrebbe andare in confusione passeggiando in luoghi affollati. In questo caso è opportuno rassicurarlo alle prime manifestazioni di nervosismo o ansia.
Gli Alabai sono estremamente forti dal punto di vista fisico. Hanno una struttura muscolare imponente, che però non compromette la loro straordinaria agilità.
Godono tra l’altro di una resistenza notevole, e sono capaci di sostenere sforzi intensi per lassi di tempo prolungati. Si stima che un alabai viva in media fra i 12 e i 15 anni.
Le zampe sono larghe, arrotondate, con le dita arcuate. I polpastrelli sono piuttosto spessi, a loro volta di dimensioni considerevoli.
Il corpo dell’alabai è muscoloso, possente, ben proporzionato. La schiena è dritta, mentre la cassa toracica risulta profonda e ampia.
I maschi di Alabai sono alti fra i 65 e gli 80 centimetri, mentre le femmine oscillano tra i 60 e i 70 centimetri.
Il peso di un maschio può variare dai 55 agli 80 chili. Più piccole e leggere le femmine, che pesano tra i 40 e i 65 chili.
La testa è piuttosto grande, ma sempre proporzionata al resto del corpo. Guardandola di fianco ha una forma quasi rettangolare.
Il muso ha invece una lunghezza tutto sommato moderata, si stringe leggermente verso il naso, mentre il mento è pronunciato.
L’alabai ha una coda spessa alla base. In assenza di sollecitazioni viene portata in una sorta di curva a falce o leggermente arricciata.
Se il cane si sente sospettoso o in allerta la solleva fino all’altezza della schiena, in linea retta.
Il pelo è corto e piuttosto fitto sia sulla testa che sulle zampe anteriori. Gli Alabai possono essere a pelo lungo o corto. Nel primo caso la lunghezza si ferma intorno ai 4-6 centimetri. I
In quelli a pelo lungo si raggiungono anche i 10 centimetri, in particolare all’altezza del collo.
L’Alabai può avere un pelo di svariati colori, dal nero al bianco, passando per rosso, marrone, grigio e tigrato. Quelli completamente neri tendono ad avere un pelo molto luminoso.
La gravidanza di un Alabai consiste in media di 5-7 cuccioli. Sono molto attivi, ed è opportuno iniziare da subito l’addestramento in maniera rigorosa.
Come spesso accade nei cani di taglia grande, possono insorgere dei problemi legati alle anche e ai gomiti. A tal proposito è consigliabile effettuare un controllo per cercare eventuali problemi genetici.
Tra i disturbi più diffusi che colpiscono gli Alabai abbiamo inoltre costipazione, ostruzione intestinale, emorroidi, fistole rettali e parassiti intestinali.
È bene nutrire il cane allo stesso orario ogni giorno. Nel caso di croccantini o pasto secco si consiglia di utilizzare prodotti di alta qualità, specifici per cani di taglia grande.
Volendo utilizzare cibi più tradizionali si consiglia la carne di manzo, ma non quella di maiale, i cui nutrienti non vengono bene assorbiti da questa razza.
Né l’Alabai a pelo corto, né quello a pelo lungo hanno bisogno di cure particolari. È sempre opportuno spazzolare l’animale sia nel verso del pelo che contropelo.
Il fitto strato di peluria a contatto con la pelle comporta una muta importante due volte l’anno, che è opportuno rimuovere con una spazzola.
In Italia esistono più allevamenti amatoriali di Alabai. Sono discretamente diffusi su tutta la penisola, con una maggiore presenza nel Nord Italia.
Gli Alabai possono essere abituati a vivere in appartamento con relativa facilità, ma non è raccomandato. Amano gli spazi aperti, che diano una visuale chiara del territorio che difendono.
Nascono infatti come cani da guardia e da pastore, hanno un retaggio che li porta a preferire una vita più rurale.
Il pelo degli Alabai veniva utilizzato nell’antichità per realizzare indumenti considerati tra i più caldi e soffici dalle popolazioni dell’Asia Centrale.
Classificazione FCI – n. 335 | |
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Gruppo | 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri |
Sezione | 2 Molossoidi |
Standard n. | 335 del 09/02/2011 (en fr) |
Nome originale | Sredneaziatskaâ ovčarka |
Origine | Russia |