Carlino salvato atterra in Canada e diventa virale: la storia

Il Carlino Molly è andato virale per aver avuto una reazione un pò esagerata appena arrivata in Canada

Non sapremo mai per quale motivazione alcune persone maltrattano i cani. Non c’è nessuna giustificazione valida a questo. Per fortuna, però, a fronte di queste persone che fanno del male ai quattrozampe, ce ne sono molte altre che invece cercano in tutti i modi di farli stare bene. Volontari, ma anche singoli privati che si spendono affinchè quanti più quattrozampe possibile abbiano una vita migliore. La reazione di cani e gatti che si rendono conto che inizieranno finalmente a stare bene poi è impagabile. A proposito di reazioni, oggi vi parliamo di quella di una cagnolina di razza Carlino di nome Molly.

Questa povera cucciola si trovava in Cina e, insieme ad altri 12 cani della stessa razza, viveva in condizioni orribili. Tutti loro erano rinchiusi in sporche e strette gabbie di metallo. Nessuno di loro aveva idea di cosa fosse l’amore e il sentirsi amati.

Screenshot: TIKTOK/@PANIZLAUTNER

Per fortuna, però, la vita di tutti loro stava per cambiare. Infatti, grazie ad un’associazione il cui nome è Pug Queen Foundation, Molly e i suoi amici sono riusciti a volare dalla Cina fino a Vancouver, in Canada.

Il processo ovviamente non è stato immediato. Infatti, anche solo per volare dalla Cina al Canada le ore sono moltissime. Tutte queste ore, questi cuccioli le hanno passate in delle gabbie. Quando però, sono finalmente giunti a destinazione, la reazione di Molly è stata davvero emblematica.

Approfondimento: Tutto sulla razza Carlino

A riportare questa reazione sul social TikTok è un uomo, Paniz Lautner. Paniz ha scritto nel video: “POV: Sei un Carlino che è appena atterrato in Canada dopo 24 ore in una gabbia e non hai idea di cosa stia succedendo.” Il video è diventato virale in rete.

Tutti i Carlini atterrati in Canada hanno trovato una casa. Ad attendere ciscuno di loro c’è una famiglia che lo amerà per sempre. Dopo tanta sofferenza, finalmente per loro c’è una seconda chance.

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