Cucciolo di cane, come capire se è stato poco con la mamma?
Come capire se il cucciolo di cane è stato poco con la mamma? Quali sono le sue reazioni? E i suoi comportamenti?
Esattamente come succede per i bambini appena nati, anche i cuccioli di cane hanno un grandissimo bisogno del calore, dell’affetto e della presenza della loro mamma. Lei è fondamentale non solo perché sa offrire ai suoi figli tutto l’amore che meritano, ma perché si rende un punto di riferimento imprescindibile anche per la loro educazione.
I piccolini, infatti, imparano tutto quello che c’è da sapere da mamma-cane. Ogni avventura della vita e ogni aspetto importante di essa deve essere affrontato con lo spirito adeguato e con la giusta dose di insegnamento.
Ma cosa succede se la mamma non c’è? Come capire se un cucciolo di cane è stato poco con la mamma? Cosa comporta la sua assenza? Ecco qualche informazione che ci aiuta a capire anche come gestire al meglio un cagnolino orfano.
Importanza di mamma-cane
Il ruolo di mamma-cane è davvero molto importante per i cuccioli. Appena nati, i piccolini sono completamente ignari del mondo e non conoscono minimamente tutto quello che significa affrontare l’esterno. In questo senso, è proprio mamma-cane che assume un titolo determinante per la loro educazione.
Le prime due settimane di vita sono fondamentali. Il cucciolo di cane appena nato è sordo e cieco, non riesce ad adattarsi all’ambiente circostante, non sa mantenere o misurare la sua temperatura corporea, non è in grado di provvedere autonomamente ai suoi bisogni.
Come impara a vivere? Lo fa grazie a mamma-cane! Lei prende cura di lui in ogni singolo momento della sua vita. Col tempo, poi, man a mano che cresce, il rapporto fra i due diventa sempre più intenso: comincia il periodo d’attaccamento forte. Già dalla terza/quarta settimana in poi, infatti, il piccolo comincia a riconoscere in lei un’autorità da cui dipendere e da cui imparare tutto quello che c’è da sapere.
Come capire se il cucciolo di cane è stato poco con la mamma? L‘assenza della mamma, molto spesso, implica una vera e propria mancanza di volontà o capacità esperienziale. Ma spieghiamoci meglio! Cosa significa tutto ciò? Il piccolo, in assenza di un modello da seguire, è completamente catapultato nel mondo, senza capire come interagire con lui.
I primi due o tre mesi sono i più importanti nella crescita del cagnolino. Per questo, infatti, è sempre meglio evitare di portarglielo via precocemente, al fine di non creare già da piccolissimo dei disagi e degli scompensi evidenti e che si ripercuoteranno anche in futuro.
Il piccolo, infatti, imitando ogni movimento della mamma, imparerà tutto quello che c’è da sapere sul mondo e sulla possibilità di affrontarlo nel modo migliore possibile. Addirittura, è sempre lei a insegnare ai cuccioli tutto quello che serve. Fra questo, è lei a spiegare come defecare, stimolando gli organi genitali e anali mentre i cuccioli stanno digerendo il latte assorbito.
Oltre alle cose essenziali per la sopravvivenza, mamma-cane è anche bravissima a insegnare come comportarsi in un contesto sociale. Ad esempio, è lei che spiega come “mordere“, o meglio quando è necessario stringere e quando, invece, non si deve assolutamente fare.
Lei è impeccabile: quando si accorge che i piccolini, giocando fra loro, esagerano e rischiano di farsi male involontariamente, interviene all’istante e cerca di gestire la situazione, spiegando come agire nel modo migliore. Dunque, è tutto nelle sue mani: la crescita del cucciolo e l’interazione col mondo dipendono dai primi mesi di vita e dall’intervento essenziale di mamma-cane.
Quando la mamma non c’è?
Dopo aver analizzato nello specifico quant’è importante la presenza di mamma-cane, bisogna ora sottolineare un altro aspetto: se il cucciolo dovesse crescere da solo? Se lei non fosse presente durante i suoi primi mesi di vita?
Chi insegna al cucciolo come comportarsi? E soprattutto: come capire se il cucciolo di cane è stato poco con la mamma? La cosa, in realtà, non è difficile: Fido non saprà minimamente come integrarsi nel contesto che ha intorno.
La sua crescita, se non seguita a dovere da un supporto adeguato e da un sostegno adatto alle sue esigenze, potrebbe essere un po’ compromessa dall’assenza della principale figura di riferimento. Il cagnolino, infatti, arrivato ai tre mesi, potrebbe non essere ancora in grado di fare alcune cose fondamentali alla vita.
Fra queste, ci sono fare i bisogni in autonomia, relazionarsi con altri animali in modo funzionale, mangiare e trattenersi dall’ingurgitare troppo cibo, non stringere al morso. Insomma, il piccolo che non ha avuto a che fare con la mamma nei primi mesi della sua vita è abbastanza destabilizzato e potrebbe non imparare nel momento opportuno tutto quello che deve sapere sul mondo.
Il cucciolo che è stato poco tempo con la mamma non è minimamente in grado di sostenere tutto questo, dunque assumerà dei comportamenti strani e di certo non adeguati all’età che ha. Quello che possiamo fare noi per aiutarlo è provvedere a fargli da “genitore”: assumiamo il ruolo di mamma-cane e sosteniamo il piccolo nella sua scoperta della vita.
Prendersi cura di un cucciolo senza mamma
Dopo che ci siamo preoccupati di come capire se il cucciolo di cane è stato poco con la mamma, dobbiamo scovare il metodo migliore per prenderci cura di lui e insegnargli tutto ciò che è necessario sapere. Gli elementi essenziali su cui dovremmo soffermarci, prima di ogni altra cosa, sono: igiene, alimentazione, temperatura corporea, sistema immunitario.
Riguardo l’alimentazione, quello che è certo è che bisogna chiedere al veterinario quale sia l’alimentazione più corrette di quello specifico cucciolo, in base a tanti fattori, quali età precisa, salute, stile di vita, condizioni etc.
Per allattare un cucciolo senza mamma potremmo utilizzare il latte artificiale presente in commercio o da fare in casa, sempre su consiglio veterinario. Esso dovrà essere somministrato tramite biberon, siringhe apposite oppure un contagocce.
Come insegnargli, invece, a fare i bisogni? Dovremmo assumere lo stesso comportamento di mamma-cane: stimolare i suoi organi per urinare e defecare durante o subito dopo i pasti. Per farlo, potremmo servirci di un panno morbido e soffice, un po’ inumidito. Questo dovrà essere sfregato con estrema delicatezza su tali parti del corpo del cucciolo.
Inoltre, ci si deve prendere cura di lui in un ambiente caldo e accogliente, dove tepore e calore dominano l’intera stanza. Il cucciolo, essendo ancora molto sensibile a qualunque colpo di freddo o soffio di vento, potrebbe facilmente ammalarsi alla prima boccata d’aria fresca.
Dato che il suo corpo non è ancora pronto per mantenere un certo livello di temperatura e il suo sistema immunitario si sta pian piano sviluppando, dobbiamo essere bravi a provvedere a tutto ciò.
Il discorso salute, inoltre, è anche legato a un fattore particolare. Il latte materno è ricco di colostro! Esso è una sostanza che permette lo sviluppo ottimale delle risorse immunitarie del cucciolo. Mamma-cane, tramite le sue mammelle, trasmette al piccolo alcune delle sue difese corporee. Lo scopo di questo è quello di proteggerlo, fin da piccolo, da eventuali problematiche.
Nel caso di un cucciolo orfano, dunque, è fondamentale scegliere la giusta dieta e la quantità necessaria di sostanze nutritive, pronte per proteggere Fido e farlo crescere in perfetta salute.
Oltre a questo, è determinante anche abituarlo alla socializzazione e all’interazione con gli altri, sia umani che animali. Stimolare la sua intelligenze, educarlo a rispettare le regole, i turni e l’incolumità degli altri sono tutti fattori importantissimo per la sua crescita.
Ci vorrà sicuramente più tempo. Piano piano, poi, se riusciamo a seguire passo dopo passo tutte le accortezze che il piccolo richiede, otterremo di certo i risultati sperati.