CaniLeish per cani: cosa sapere sul vaccino contro la leishmaniosi
Il CaniLeish è un vaccino importantissimo per i cani, che li protegge dalla trasmissione della leishmaniosi. Ecco come funziona
La leishmaniosi è una brutta malattia, molto grave e comune a cane e uomo perché si trasmette a causa di insetti ematofagi (i pappataci) che pungono l’ospite, contagiandolo.
Fino a pochi anni fa non esisteva una vaccinazione contro questa malattia endemica e l’unico modo per combatterla e prevenirla era l’utilizzo di prodotti repellenti, ma oggi (per l’esattezza dal 2012) le cose sono cambiate.
Il vaccino per cani contro la leishmaniosi si chiama CaniLeish (falla fusione delle due parole) ed è importante conoscere come è fatto, per quali quattro zampe è indicato e che effetto ha su di essi. Scopriamolo insieme.
Come funziona
Il CaniLeish per cani è un farmaco composto da una parte liofilizzata (quella che contiene il principio attivo) e da un solvente per sospensione iniettabile. Prima di somministrarlo al cane, il veterinario deve mescolare le due parti per ottenere il vaccino vero e proprio. Naturalmente il tutto seguendo delle dosi ben precise (cosa importantissima).
Questo vaccino serve per l’immunizzazione attiva di cani negativi alla Leishmaniosi, che quindi non devono aver contratto la malattia. Si usa solo ed esclusivamente dai 6 mesi di età in su per ridurre il rischio di sviluppare l’infezione e poi la malattia dopo il contatto con il protozoo parassita chiamato Leishmania infantum.
Dosi e posologia
Come tutte le vaccinazioni anche il CaniLeish per cani deve essere somministrato seguendo dosi e posologia ben precise. Il veterinario deve iniettare la prima dose di vaccino (1 ml) a cani che non abbiano contratto la malattia e che abbiano almeno 6 mesi di età.
Poi si deve effettuare una seconda dose dose dopo 3 settimane e una terza dopo altre 3 settimane. Rispettare il calendario della vaccinazione è di fondamentale importanza se vogliamo assicurare l’immunità al nostro Fido.
Dopo aver effettuato queste prime tre dosi, le successive si devono fare ogni anno una sola volta, senza far trascorrere più tempo di quanto previsto.
Precauzioni speciali
Come riporta il bugiardino del CaniLeish per cani, ci sono delle precauzioni speciali da seguire per la sua somministrazione. Innanzitutto il fatto che non è consigliato per cani che abbiano già contratto la malattia, perché sarebbe assolutamente inefficace.
Poi teniamo conto del fatto che prima di fare una vaccinazione del genere è meglio chiedere al veterinario dei test sierologici, per verificare che in effetti il cane sia affetto o meno da leishmaniosi. Inoltre è importante considerare i possibili effetti collaterali del farmaco sul cane, cosa che talvolta accade e che generalmente non è nulla di preoccupante.
Infine non dimentichiamo che prima di somministrare il CaniLeish al cane è opportuno sverminarlo e che la vaccinazione non esclude altre forme di prevenzione della malattia, come l’uso di antiparassitari.
Contagio della Leishmaniosi
Il CaniLeish non è raccomandato per tutti i cani indistintamente e per capire questo dobbiamo conoscere meglio la leishmaniosi e le sue caratteristiche. Prima di tutto si tratta di una malattia endemica, cioè legata ad alcune zone specifiche della Penisola ma stabile, sempre presente.
La Leishmaniosi si trasmette per azione di un protozoo parassita chiamato Leishmania infantum che può colpire sia i cani che le persone, perché viene “trasportato” dai flebotomi (o pappataci). Questi insettini che somigliano a zanzare pungono l’animale e lo infettano.
La trasmissione della malattia è legata non solo al luogo ma anche al clima tipico. Considerate che i pappataci sono insetti che agiscono prevalentemente di sera in zone dal clima moderato ma caldo. Ecco perché ci sono alcune aree d’Italia considerate maggiormente a rischio come la Liguria e le regioni costiere del centro e del sud, isole incluse. Purtroppo nel tempo la malattia si è diffusa anche in aree dove è stata completamente assente per decenni, come la Lombardia e il Veneto, persino in Trentino Alto-Adige.
Sintomi
Non è sempre facile capire se il cane ha contratto la leishmaniosi perché spesso gli esemplari non mostrano alcun sintomo per tanti mesi. E poi tenete conto del fatto che l’incubazione può essere molto lunga e il cane potrebbe manifestare i primi effetti della malattia anche dopo 10 o 13 mesi dalla puntura del flebotomo.
Nei soggetti in cui la malattia è sintomatica, possiamo individuare cambiamenti ben precisi come la presenza di forfora nel mantello oppure la perdita di pelo intorno agli occhi, sul naso e sulle orecchie. Più la malattia si aggrava, più i sintomi diventano pesanti: ulcere e noduli sul tartufo, sulle labbra, sulle palpebre e sulle zampe; perdita di peso; crescita abnorme delle unghie; sanguinamento dal naso; ingrossamento dei linfonodi e della milza.
In stadio avanzato la leishmaniosi provoca aumento della sete e della minzione e, purtroppo, a quel punto il cane è già in insufficienza renale, che poi è la principale causa di morte nei cani affetti da questa malattia.
Si può curare?
Nessuna terapia è in grado di curare la leishmaniosi e non esiste un farmaco che debelli completamente il parassita. Perciò no, la malattia non si può curare ma esistono dei trattamenti efficaci nel controllo dei sintomi e nella gestione del cane infetto.
Fido dovrebbe fare dei regolari test sierologici, specialmente se vive nelle aree interessate dal contagio, per capire se ha la malattia ed eventualmente agire in tempo. Perciò è davvero importante portarlo sempre dal veterinario e assicurarci che effettui diagnosi tempestive. Prima si agisce meglio è!
Anche se il cane non può guarire dalla leishmaniosi, può comunque vivere in modo dignitoso e soprattutto tenere i sintomi sotto controllo prima che sia troppo tardi e la malattia sfoci in insufficienza renale. A quel punto le sue condizioni di salute sarebbero fortemente compromesse e rischierebbe la sua stessa vita.
Prevenzione
La prevenzione è la migliore arma per scongiurare il rischio che il cane si infetti. E ciò non riguarda soltanto la leishmaniosi, ma tutta quella serie di malattie infettive alle quali potrebbe essere esposto: leptospirosi, parvovirosi, cimurro, epatite canina infettiva.
Oggi abbiamo a disposizione vaccini come il CaniLeish per prevenire queste malattie nei nostri cani ma non dobbiamo dimenticare che assumere il farmaco non esclude le altre forme di prevenzione. Talvolta i cani vengono punti dai flebotomi ma non manifestano sintomi, tuttavia sono comunque vettori della malattia. Perciò facciamo sempre attenzione e non abbassiamo mai la guardia.
Sono utilissimi e vanno sempre usati (anche dopo il vaccino) i prodotti repellenti specifici per i pappataci. Li troviamo sotto forma di collari oppure di spray e altri da applicare direttamente sul mantello e sulla pelle. Gli antiparassitari non sono tutti uguali perciò facciamoci consigliare dal veterinario quello giusto per questo tipo di infezione.