I cani riescono a capire i gatti?
I cani riescono a capire i gatti, non sempre e in maniera specifica. Soprattutto quando vengono adottati insieme capita che diventino migliori amici
I cani riescono a capire i gatti e viceversa, ci sono testimonianze di amici a quattro zampe che sembrano non sapere di appartenere a specie diverse e che si influenzano a vicenda.
Comportamenti tipici del felino vengono acquisiti da Fido e alcuni tipici del cane da Miao. Possono nascere rapporti di complicità davvero speciali.
Linguaggi diversi ma compatibili
I cani riescono a capire i gatti. Sembrano comunicare effettivamente, anche se i linguaggi del corpo sono abbastanza differenti.
Per esempio, se Fido muove la coda, il più delle volte, esprime felicità; Miao invece è nervoso e aggressivo quando adotta un comportamento simile. Anche così però, se riescono a creare un legame profondo, possono l’uno interpretare i segnali dell’altro.
Naso contro naso
Emblematico è il saluto naso a naso, molto tenero a vedersi. Così si studiano a vicenda: è segno che si piacciono, che c’è compatibilità. Cani e gatti che sono stati adottati insieme si fermano appositamente per questo, quasi ogni volta che si incrociano.
In questo caso è Fido ad adeguarsi a Miao, si tratta infatti di una pratica tipicamente felina. Il nostro amico a quattro zampe è solito annusare tutto, per reperire quante più informazioni possibili. Durante la passeggiata quotidiana o quando conosce una persona nuova, ma di stare naso contro naso glielo ha insegnato il gatto.
Lo studio scientifico
Secondo una ricerca di Turkel e Feuerstein, che studia i comportamenti di cani e gatti che vivono sotto lo stesso tetto, nel 66% dei casi l’interazione è positiva. Non sempre sono migliori amici, ma spesso hanno un atteggiamento di comprensione reciproca. Questo conferma ciò che gli etologi pensavano già da anni.
Circa un quarto dei casi, invece, ha mostrato che le due specie possono anche ignorarsi completamente, vivere vite a sé senza sentire l’esigenza di comunicare l’un l’altro. Solo meno del 10% degli animali a campione ha adottato un comportamento naturalmente aggressivo.
Come favorire la comunicazione
La scelta migliore è quella di adottarli insieme in giovane età, meglio nell’arco dei primi sei mesi di vita. Se ciò non è possibile, è molto più facile che Fido si adatti a Miao e al suo ambiente, quindi avranno più chance i cinofili che adottano un cane dopo avere adottato un gatto in precedenza.
Queste due specie comunicano anche attraverso ringhi e grida. In entrambi i linguaggi indicano aggressività, paura e dolore. I suoni possono essere diversi, ma il significato è perfettamente comprensibile.
Un altro modo simile di comunicare è con la bocca e il movimento i baffi. Come gli esseri umani, cani e gatti mostrano tensione e paura in questo modo. I felini esprimono amore attraverso un lento battito di ciglia, gli amanti dei gatti lo sanno; ma, a quanto pare, anche Fido fa la stessa cosa. Se si guardano fissi, al contrario, vuol dire che c’è una sfida in atto, uno scontro. Soprattutto capita durante i pasti, attenzione che non si prendano per la gola, letteralmente.
Se si ha la fortuna di condividere la vita con entrambe le specie, osservarli interagire è davvero molto affascinante. Hanno dei comportamenti simili, o si influenzano l’un l’altro: quando si vogliono bene sono uno spettacolo della natura.