Cani reagiscono sentendo abbaiare altri cani: ecco perché lo fanno
Le occasioni in cui ci capita di vedere cani che reagiscono sentendo abbaiare altri cani sono molteplici e celano delle ragioni precise. Scopriamole insieme
Sarà capitato a tutti di sentire cani che reagiscono sentendo abbaiare altri cani. Chi ama gli amici a quattro zampe non ci farà quasi caso, sentirli comunicare è quasi musica per le loro orecchie (a patto che non accada in piena notte svegliando tutto il vicinato). Diverso è per chi non nutre particolare simpatia per il migliore amico dell’uomo.
Che accada mentre si divertono al parco o passeggiano segnando il territorio all’interno del proprio quartiere, c’è sempre una motivazione. Forse, se le analizziamo insieme, anche i più ostici si mostreranno più pazienti nei confronti di bipedi con quadrupedi.
Fido abbaia dal balcone
I cani che reagiscono sentendo abbaiare altri cani, se si trovano al balcone, il più delle volte non lo fanno perché celano aggressività e vorrebbero scendere a mettere su una maxirissa. Il motivo per cui protestano è legata a un senso di frustrazione. Gli esperti cinofili, infatti, hanno dato un nome ben preciso a questo fenomeno: “frustrazione da barriera.
Nasce a seguito della presa di coscienza di non poter avvicinarsi al loro simile per annusarlo e scoprire informazioni, reciprocamente. A volte capita anche con le persone che passeggiano sotto casa e attirano, per qualche motivo, l’attenzione del nostro amato Fido.
La condizione ideale in cui vorrebbe trovarsi un amico a quattro zampe è un mondo perfetto, senza ostacoli, difficoltà, pericoli. Vorrebbe avere la massima libertà di movimento e di espressione, poter incontrare il maggior numero di propri simili ed esseri umani possibile.
E quando si trova al guinzaglio
Non è un caso, infatti, che la stessa situazione si verifichi quando il nostro amico a quattro zampe si trova al guinzaglio durante le passeggiate quotidiane in zona o quando organizziamo una gita fuori porta pet friendly. La ragione? Avrebbe l’istinto di raggiungere gli altri cani, ma ne è impossibilitato.
Ecco perché, soprattutto se appartiene a una razza particolarmente energica e bisognosa di incanalare correttamente le proprie forze con dell’esercizio fisico, è importante portare Fido al parco. In questo modo potrà incontrare altri pelosi, muoversi in libertà e dare libero sfogo – nel rispetto del prossimo presente – ai propri desideri.
Anche il quadrupede con il carattere più mite e mansueto, quindi, verrà sorpreso ad abbaiare tra le sbarre del proprio balcone. È il suo modo di esprimere disappunto per non poter socializzare come vorrebbe. Niente di strano, allora, se farà più rumore del solito.
Nostro compito, da bravi compagni di avventura, sarà quello di ridurre al minimo la frustrazione del cane e di salvaguardare anche la quiete pubblica. Ebbene sì, se disturbiamo un consistente numero di persone, rischiamo fino a tre mesi di reclusione e 309 euro di multa. Per saperne di più ecco quali sono le conseguenze per i proprietari e i cani che abbaiano in condominio.
Una questione di territorio
I cani che reagiscono sentendo abbaiare altri cani potrebbero farlo per una questione legata alla territorialità. Capita spesso infatti che Fido voglia, ma non possa, fare conoscenza con un cagnolino che gli passa relativamente vicino. Questo desiderio scatta nella misura in cui si vuole proteggere il territorio, ma non se ne ha l’opportunità.
Quando i quadrupedi si annusano, infatti, emettono degli odori e adottano dei comportamenti che dicono tantissimo all’interlocutore, se così vogliamo chiamarlo. In questa maniera scoprono e comunicano se vengono in pace, se vogliono fare amicizia o se hanno intenzioni decisamente più bellicose perché la new entry mette in pericolo lo status quo territoriale.
Degli sconosciuti che si aggirano nel quartiere di appartenenza, per le razze più protettive e che non vogliono invasioni di campo, rappresentano una vera e propria minaccia da eliminare. Ecco che scatta la protesta, la richiesta di allontanamento e il dispiacere di non poter fare di più perché magari al guinzaglio, in terrazza o al balcone di casa.
Fido, abbaiando con tutta l’energia che ha in corpo e senza sosta, sta marcando il territorio. Esattamente come quando fa la pipì ‘a rate’ durante le passeggiate giornaliere. È il suo modo di mandare un messaggio di limitazione ai suoi simili che stanno invadendo un’area che non è di loro competenza. Dice: “State lontani, non vi avvicinate oltre, questa è casa mia”.
Una maniera per mitigare istinti di questo tipo, ed evitare denunce dei vicini un giorno sì e uno no, è pensare a una corretta socializzazione già a partire dai primi mesi di vita. A tal proposito, potrebbe essere una buona idea affidarsi a un professionista esperto e certificato che organizzi ad hoc corsi di addestramento per cuccioli. Un discorso a parte, poi va fatto per il cane traumatizzato che si mette sulla difensiva a causa di esperienze negative più o meno recenti.
Questione di possesso
Ebbene sì, la gelosia non è una prerogativa solo umana. Anche il nostro amico a quattro zampe può rivelarsi iperprotettivo e particolarmente legato al proprio padrone, agli spazi che considera casa e che – in quanto tali – vanno salvaguardati.
Il rapporto bipede-quadrupede non è più quello di una volta, in cui l’adozione avveniva quasi esclusivamente per una questione di opportunità. I cani non vengono più considerati uno strumento per gestire le greggi, per proteggere la casa dagli estranei o per un salvataggio in mare più semplice.
Fido adesso è un componente della famiglia alla stessa stregua degli umani e con il proprio padrone si verifica, spesso e volentieri, una sorta di imprinting. Ci si sceglie a vicenda e si dimostra fedeltà incondizionata (questo vale per chi prende l’adozione seriamente e non abbandona il quadrupede alla prima difficoltà, e nemmeno alla seconda o alla centesima).
Sul fatto che il nostro amico sia disposto a qualsiasi cosa per tenerci al sicuro, poi, possiamo metterci la mano sul fuoco. Per lui noi siamo l’essere vivente più importante che esista, colui per il quale darebbe anche la vita se ce ne fosse bisogno.
Questo spiega perché i cani reagiscono quando sentono abbaiare altri cani. Soprattutto quando entrano in casa e noi siamo presenti: sono meglio di una guardia del corpo!
Tutto molto bello, romantico se vogliamo, ma potenzialmente pericoloso se non abbiamo perfetta padronanza della situazione. Ecco perché, anche in questo caso, l’addestramento è importante. Fido deve conoscere la linea sottile che non va oltrepassata.
A conferma di quanto detto, spesso succede invece che Fido sia assolutamente tranquillo e socievole quando noi compagni di avventura a due zampe non siamo presenti.
Attenzione, comunque, soprattutto durante le uscite e quando il nostro cane è al guinzaglio e si accorge di un suo simile libero: la sensazione di minaccia, chiaramente, si amplifica.
Modalità di controllo e prevenzione di incidenti
Più il nostro amico a quattro zampe verrà assecondato nei suoi bisogni, più conosciamo il suo carattere e ne teniamo conto, meno dovremo avere a che fare con sentimenti negativi come stress, ansia e frustrazione. Le sessioni di gioco al parco e una buona dose di socializzazione, rendono certamente più sereno il nostro adorato peloso.
Fondamentale è l’addestramento. Non dimentichiamo che esistono metodi specifici a seconda dell’obiettivo da raggiungere, che ogni lezione non deve durare più di venti minuti e che deve svolgersi all’insegna del gioco e del divertimento. Se notiamo nervosismo nell’aria, interrompiamo e proviamo di nuovo in un secondo momento.
La gestione della gelosia prevede un investimento rapporto bipede-quadrupede e sui rinforzi positivi dati quando la minaccia è in avvicinamento.