Cani randagi malati soppressi in Turchia, la decisione delle autorità

Animalisti e cittadini in rivolta in Turchia per la decisione delle autorità di procedere con l'eutanasia per i cani randagi malati

Fa discutere la decisione del governo che ha previso l’eutanasia per i poveri animali di strada. Per i cani randagi malati soppressi in Turchia sono scesi in piazza non solo gli esponenti delle associazioni animaliste, ma anche semplici cittadini. Tutti contrari a una decisione che ucciderebbe tantissimi animali che non hanno nessuna che si prende cura di loro.

Cani randagi malati soppressi in Turchia

Il Parlamento turco ha approvato alcuni emendamenti alla legge sulla “protezione degli animali”, introducendo delle misure che stanno facendo storcere il naso a moltissimi cittadini turchi. Secondo il governo sarebbero circa 4 milioni i cani senza un padrone che vivono nelle strade delle città turche e anche nelle aree rurali del Paese. Potrebbero diventare un problema di salute pubblica e talvolta sono protagonisti di aggressione che mettono a repentaglio le persone. Per questo motivo il partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan ha deciso di procedere con l’abbattimento tramite eutanasia dei cani randagi malati.

Vari media turchi riportano la decisione di approvare alcuni emendamenti che causerebbero la morte di molti animali. In particolare il dito è puntato contro i primi 5 articoli della proposta di emendamento. All’articolo quinto si parla proprio dell’uccisione per iniezione letale di tutti quegli animali che sono malati e che vivono per le strade della Turchia. L’opposizione ha chiesto di rimuovere quei passaggi dal provvedimento, ma le forze del governo hanno respinto le loro lamentele, nonostante le tante proteste non solo in sede di discussione in Parlamento, ma anche fuori. Le associazioni animaliste sono sul piede di guerra.

Cani si baciano

Il presidente Erdogan ha difeso questa decisione. Secondo lui è una manovra necessaria a causa dei continui attacchi da parte di cani randagi alle persone. È sua opinione che in un Paese sviluppato non debba esserci posto per così tanti cani di strada. Il suo partito sostiene che non sarà un’eutanasia di massa.

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