Cani randagi delle piramidi, la nuova attrazione in Egitto non priva di pericoli

In Egitto c'è una nuova attrazione turistica che preoccupa tutti quanti: tutti vogliono fare le foto ai cani randagi delle piramidi

Il fenomeno dei cani randagi delle piramidi, nuova attrazione turistica in Egitto, sta destando molto allarme. Si tratta di un fenomeno non privo di pericoli e di rischi. Sia per le persone sia per i poveri animali che vengono inseguiti o circondati per fare delle foto memorabili da scattare sui social. Purtroppo nel Paese sono tanti i randagi costretti a vivere di espedienti.

Cani randagi delle piramidi in Egitto

I turisti vanno in Egitto non solo per fare una crociera sul Nilo. O per vedere le piramidi di Giza. Ma anche per fotografare i cani randagi che vivono ai piedi di queste antiche costruzioni degli Egizi. Gli animali sono diventati il simbolo di resilienza tra un passato fastoso e un presente fatto di turismo. Un turismo che spesso non si ferma a considerare i bisogni di queste creature. Qualche tempo fa è diventato virale il video di un uomo che dall’alto ha ripreso un cane in cima alla Grande Piramide di Giza. Questo è un luogo vietato alle persone, ma, a quanto pare, non agli animali temerari come lui.

Da quando è diventato virale il video di Apollo, come è stato chiamato il cane filmato in cima alla piramide di Chefren, a 136 metri d’altezza, mentre abbaiava ad alcuni uccelli che gli svolazzavano intorno, tutti si sono accorti dei randagi presenti in questa zona turistica. Zona solitamente frequentata per le sue antichità. Per molte persone incontrare questi animali significa vedere di persona l’incarnazione dell’antico dio egizio Anubi, spesso raffigurato con la testa di un cane. Tutti i turisti fanno a gara per fotografare questi cani e postarli sui social.

Randagio in Egitto

La popolarità degli animali ha giovato all’economia locale, che assiste a un aumento esponenziale dei visitatori. Il rischio, però, è che diventi un fenomeno da baraccone. E che non ci si soffermi a riflettere con serietà sulla condizione di vita in cui sono costretti a vivere i cani randagi in Egitto. “L’ascensione di Apollo sulle piramidi potrebbe essere un simbolo per migliorare la vita di tutti i cani in Egitto”. Il problema è anche la non sempre facile convivenza tra i randagi abituati alla strada e le persone che potrebbero risultare invadenti. Potrebbero finire per infastidire gli animali che potrebbero rispondere con morsi ben piazzati.

Articoli correlati