I cani possono vivere senza gli occhi? E come?
A chi non è capitato di vedere un amico a quattro zampe cieco? I cani possono vivere senza gli occhi, l'importante è sapere come aiutarli. Ecco tutti i dettagli
I cani possono vivere senza occhi. L’enucleazione – l’operazione chirurgica attraverso la quale avviene la rimozione di uno o entrambi gli occhi – non è mai un’esperienza positiva, ma molto spesso è indispensabile per salvare la vita a un amico a quattro zampe.
Nella maggior parte dei casi non riduce la qualità della vita e non disturba le attività di tutti i giorni: Fido ha dei sensi molto sviluppati, l’olfatto e l’udito gli permettono di ricevere tutte le informazioni di cui ha bisogno, basta che gli si lasci il tempo di abituarsi.
Le cause principali
Spesso i nostri fedeli amici subiscono infezioni, lesioni e contraggono malattie che danneggiano gli occhi. L’unica strada a volte è la rimozione. Ci sono casi poi in cui nascono privi del bulbo oculare.
Niente paura: i cani possono vivere senza occhi. Se impariamo alcuni trucchi per aiutarli e accoglierli, è probabile che non si accorgano nemmeno di cosa hanno perso. Questo è il nostro obiettivo: dare dei consigli utili per affrontare la vita di tutti i giorni anche se Fido dovesse essere cieco.
Quando è necessaria l’enucleazione
Se notiamo alcuni sintomi è bene andare subito dal veterinario per intervenire tempestivamente nel caso in cui dovesse essercene bisogno. Le cause che rendono necessaria l’operazione chirurgica non sono mai da sottovalutare.
Dobbiamo tenere bene gli occhi aperti (noi che possiamo). Il nostro amico a quattro zampe infatti potrebbe essere bravo a mascherare i problemi alla vista attraverso l’utilizzo di altri sensi altrettanto sviluppati. Preoccupiamoci se:
- Sente prurito e si gratta spesso gli occhi;
- Va a sbattere contro qualcosa che normalmente eviterebbe;
- Non si accorge di cose che dovrebbe vedere;
- Ha gli occhi rossi e gonfi;
- Piange (soprattutto quando gli tocchiamo la parte interessata);
- Presenta una notevole opacità oculare;
- Non risponde agli stimoli.
In questi casi è bene procedere per gradi. La prima cosa da fare è farsi confermare l’eventuale diagnosi dallo specialista: sarà lui poi a prescrivere il trattamento migliore o a consigliarci l’intervento.
Attenzione al linguaggio del corpo
Potrebbero esserci dei comportamenti che, se ben interpretati, ci darebbero dei segnali inequivocabili circa lo stato della vista del nostro fedele amico. Attenzione se:
- Ringhia;
- Fissa il vuoto, piangendo;
- Ha le orecchie verso il basso.
Comunque è necessario escludere altre patologie, e questo può farlo solo il veterinario attraverso una visita accurata e degli esami specifici.
Cause genetiche e predisposizioni
È ovvio che vorremmo vedere Fido sempre in ottima salute e con gli occhi vispi e allerta. Ci sono però delle cause genetiche o legate alla razza di appartenenza che potrebbero incidere sulla scelta da parte dello specialista di procedere con la rimozione degli occhi.
I cani possono vivere senza occhi, ed è bene che lo facciano, nel caso in cui viene diagnosticato il cancro, un glaucoma, una perforazione o un’infezione, se presentano lesioni. La maggior parte degli interventi chirurgici toccano a esemplari brachicefali – vale a dire cuccioli che hanno facce piatte e occhi prominenti che li rendono più inclini a eventuali lesioni – come i carlini, i boxer e i bulldog.
L’intervento chirurgico
La chirurgia di rimozione dell’occhio nei cani è una procedura abbastanza comune a cui quasi tutti si adattano senza problemi. L’obiettivo dell’operazione è quello di alleviare dolori e fastidi, o eventuali complicazioni che potrebbero insorgere se non si interviene.
Il processo non è complesso: dopo che il bulbo oculare è stato rimosso, le palpebre saranno cucite insieme in modo permanente. Fido in genere guarisce bene, rapidamente e con lievi dolori dopo l’intervento.
Questione di abitudine
Dobbiamo essere noi ad aiutarlo ad affrontare la sua nuova vita in maniera normale e con ottimismo. Come per qualsiasi tipo di addestramento, la coerenza è la chiave. Per prima cosa resistiamo alla tentazione di spostare i mobili e riorganizzare la casa in funzione della sua condizione.
Manteniamo le ciotole e tutto il resto nelle posizioni di sempre, in modo tale da favorire uno sviluppo della routine e ricordargli dove si trova tutto quello di cui ha bisogno. Se non lo abbiamo già fatto, facciamo sì che Fido abbia, e sappia raggiungerla, una comfort zone dove rifugiarsi quando siamo assenti. L’utilizzo del clicker per cani, in questo caso più che in altri, può essere un valido supporto per guidarlo alla scoperta delle nuove abitudini.
Come prepararsi
Prendiamo in considerazione l’acquisto di attrezzature speciali per cani non vedenti. Parliamone con il veterinario, in modo tale da preparare un programma formativo per tutti i componenti della famiglia, bipedi e quadrupedi.
Facciamo passeggiare il nostro amico a quattro zampe in zone che conosce, familiari all’udito e all’olfatto. Non lasciamogli libero accesso alle scale o ad altre aree potenzialmente pericolose e, non dimentichiamolo, lasciamo tutto nelle posizioni a cui è abituato.