I cani possono trattenere il respiro? Ecco tutto quello che bisogna sapere
, tipico di tutti i mammiferi
I cani possono trattenere il respiro e possono stare in apnea quando nuotano? Ebbene sì, lo fanno proprio come noi esseri umani (ma con qualche distinguo).
Sicuramente ve lo sarete chiesti almeno una volta guardando Fido che sguazza allegramente in acqua.
Ci sono razze di cani che adorano nuotare e immergersi e per farlo è naturale che debbano trattenere il respiro, altrimenti affogherebbero!
Noi umani siamo in grado di restare in apnea a comando, tanto che spesso utilizziamo questa tattica per far passare un brutto singhiozzo.
Lo fanno anche gli sportivi che gareggiano proprio in competizioni di apnea in cui l’obiettivo è immergersi e trattenere il fiato per il maggior tempo possibile.
Il cane sa trattenere il respiro ma non lo fa con consapevolezza, piuttosto rispondendo a un riflesso incondizionato e quindi indipendente dalla sua volontà.
I cani possono trattenere il respiro: cosa dice la scienza
Gli studi più recenti sul fantastico mondo dei nostri amici a quattro zampe confermano che i cani possono trattenere il respiro.
Ciò dipende principalmente dalla conformazione del suo apparato respiratorio che è molto simile a quello umano e a quello di altri primati e mammiferi.
Ma ha a che vedere con un riflesso naturale e del tutto indipendente dalla sua volontà che viene chiamato proprio “riflesso dell’immersione”.
Vale a dire che i cani sanno trattenere il respiro ma a quanto pare non possono farlo di proposito, come invece possiamo fare noi umani.
La scienza da questo punto di vista, però, non ci può fornire risposte certe ma soltanto delle ipotesi perché, si capisce, non possono essere effettuati dei test per verificare che un cane possa trattenere il fiato sott’acqua volontariamente oppure no.
Non possiamo mica costringere un cane a farlo a comando perciò non ci resta che affidarci alle conoscenze che abbiamo.
Il riflesso dell’immersione nei cani
Se i cani possono trattenere il respiro è per via del “riflesso dell’immersione” (o diving reflex) che abbiamo già citato.
Questo riflesso spontaneo non è altro che un meccanismo di difesa grazie al quale il cane può andare in apnea quando si immerge.
Il riflesso dell’immersione funziona nei cani esattamente come negli altri mammiferi, incluso l’uomo, e ha il compito di “disattivare” alcune funzioni di base dell’organismo.
In sostanza quando il muso è completamente immerso in acqua fredda (e di solito la temperatura è parecchio bassa al mare o in fiumi e laghi) l’organismo del cane risponde attivando dei processi che gli consentono di resistere con minori quantità di ossigeno.
Innanzi tutto Fido va in bradicardia, cioè rallenta la sua frequenza cardiaca, dopodiché avviene la cosiddetta vasocostrizione periferica.
Significa che i vasi sanguigni presenti nelle estremità del corpo (zampe) si restringono con un notevole risparmio di ossigeno che viene trasportato nelle zone che ne hanno più bisogno, come il cuore e il cervello.
Infine il sangue si sposta man mano che il cane si immerge in profondità per affrontare il cambio di pressione, che sale vertiginosamente. Ma questo caso nei cani non si presenta perché non si immergono mai a grandi profondità.
Così grazie al riflesso dell’immersione i cani possono trattenere il respiro sott’acqua evitando il rischio di annegamento proprio come accade ai neonati.
Tutti i neonati possiedono questo riflesso innato che è collegato a una valvola speciale. In sostanza questa chiude automaticamente il passaggio di aria tra la bocca e i polmoni, inducendo l’apnea quando il neonato è in acqua.
Il neonato così non beve acqua, proprio come fa dentro all’utero materno in cui vive immerso nel liquido amniotico.
Tutti i cani possono trattenere il respiro sott’acqua?
La risposta è sì, tuttavia dobbiamo considerare che non tutti i cani amano nuotare, anzi alcuni hanno un pessimo rapporto con l’acqua.
I cani nuotano ed è una certezza, ma ci sono alcune razze maggiormente predisposte a questa attività mentre altre hanno difficoltà.
Principalmente è una questione anatomica perché i cani non sono tutti uguali e non sempre hanno “il fisico” per affrontare imprese acquatiche.
Diciamo che potenzialmente tutti i cani hanno il riflesso naturale del nuoto e quello dell’immersione ma solo alcuni riescono a sfruttarli.
I cani che adorano nuotare…
Le razze che si trovano totalmente a proprio agio in acqua sono il Labrador Retriever, il Golden Retriever, il Water Spaniel Inglese, il Barboncino, il Barbone, il Terranova, il Cane d’Acqua Portoghese e il Pastore Tedesco.
Alcuni di questi sono stati selezionati e vengono tuttora addestrati come cani da riporto in acqua mentre altri, come i Retriever, sono abilissimi nuotatori addestrati per il salvataggio in acqua.
Forse non lo sapete ma esistono addirittura delle razze di cani con le zampe palmate, caratteristica davvero speciale che li rende unici al mondo.
Questi cani, in sostanza, nel corso della loro evoluzione hanno sviluppato delle fasce tra le dita e così hanno le zampe “simili” a quelle di certi uccelli acquatici.
Il Terranova è proprio uno di questi, un gigante buono che riesce a camminare, correre e nuotare in acqua come un vero campione.
Non è un caso che venga impiegato per il salvataggio in mare insieme al Labrador e al Golden Retriever.
Anche il Cane d’Acqua Portoghese (quello di Barack Obama, per intenderci) ha le zampe palmate ed è un amico a quattro zampe praticamente nato per vivere e svolgere attività acquatiche.
Pensate che viene impiegato per aiutare i pescatori per radunare i banchi di pesce nelle reti. Semplicemente fantastico!
…e quelli che “non sanno” nuotare
Dire che alcuni cani non sanno nuotare non è del tutto corretto, abbiamo visto che tutti hanno il riflesso del nuoto e quinti sanno muoversi in acqua.
Il problema è che alcune razze di cani non nuotano perché non ci riescono ed è colpa di una conformazione fisica che gli impedisce di muoversi agilmente in acqua.
Uno degli esempi lampanti è il Bassotto con la sua tipica forma a “salsiccia”. Ha il corpo allungato e le zampe cortissime, perciò non riesce a nuotare come qualsiasi altro cane.
Anche un cane tozzo e pacioccone come il Bulldog Francese non riesce a nuotare perché ha un’ossatura troppo pesante e la testa sproporzionata rispetto al corpo.
Inoltre ha un altro problema tipico dei cani che non nuotano, ovvero è una delle cosiddette razze di cani brachicefale.
Appartengono allo stesso gruppo il Carlino, il Boston Terrier, il Bulldog Inglese, il Pechinese, il Cavalier King Charles Spaniel, il Boxer e lo Shih Tsu, per citarne alcune.
Questi cani hanno il muso schiacciato e non allungato come quasi tutti gli altri, in più hanno anche il cranio più stretto e le narici piccolissime.
Un cane brachicefalo ha difficoltà a compiere anche le più semplici attività come camminare, saltare o correre perché non respirano bene e quindi vanno subito in affanno.
I cani nati con la sindrome delle vie aeree brachicefale non solo non nuotano ma non possono trattenere il respiro.
Purtroppo i cani brachicefali sono razze che in natura non esisterebbero e frutto del mero capriccio di chi ha voluto creare delle razze più “carine”.
Tutto senza tener conto dei moltissimi problemi di salute che ne conseguono, tanto che spesso i problemi respiratori peggiorano nel tempo e hanno bisogno di trattamenti clinici e perfino della chirurgia per riuscire a sopravvivere.